Comunicazione emozionale : “Parole in 3D” : 20 opere di Alberto Orioli
( fino al 20. 07.2013)
Comunicazione multimediale –Inaugurazione del DipMuVico - Dipartimento Multimediale e di Videocomunicazione – Work in progress
di Artifex
La mostra “Parole in 3D”, ideata e curata dall’architetto Renata Bizzotto propone al visitatore la visione-lettura molto interessante di venti opere di un noto giornalista, Alberto Orioli, noto editorialista e Vice-Direttore de “Il Sole 24 ore” . Legato sempre a temi inerenti alla politica economica e alle dinamiche sociali, ma da tempo (seguendo peraltro una sua antica predisposizione), si presenta al pubblico, come egli stesso afferma, non come “artista”, ma sempre come “autore che però utilizza supporti diversi da quelli consueti”, servendosi, in effetti, dei nuovi mezzi che i linguaggi più recenti gli ha messo a disposizione. Così, pur sempre utilizzando come materiale fondamentale proprio quella carta del giornale su cui sono sempre apparsi i suoi “messaggi scritti”, ricompone quei fogli ad oggetto nuovamente “leggibile”, fissandoli con chiavistelli, chiodi, moschettoni e viti (a documentare la forza della comunicazione), attorno ai quali i ritagli vengono sapientemente avvolti: “Parole in 3D” appunto.
Molto appropriato è il titolo “Menabò” (termine comune nelle redazioni dei giornali, per indicare un modello di impaginazione), dato alla serie, in quanto l’Autore intende comunicare un certo numero di “messaggi” capaci ancora, senza esasperare l’uso della multimedialità, di suscitare le giuste emozioni che l’arte sa dare. In tal modo oggetti che sembrano avere esaurito la propria funzionalità, che possono rivivere nella capacità di scambiarsi forza e leggerezza, trasparenza e valori cromatici, in un rapporto tra la “forma mentis scultorea”, che li inserisce nello spazio, ed altri “nuovi” codici del linguaggio artistico, appartenenti all’era attuale. La parola scritta su carta continua quindi a mantenere un suo fascino, una sua intrinseca bellezza e capacità emozionale, attraverso quelle “minuterie metalliche rivisitate” che non solo danno la tridimensionalità, ma danno un’idea precisa della forza di penetrazione che ha l’informazione di per se stessa. E se è vero che si capta una larvata “nostalgia del Novecento”, in un mondo che “sembra” tutto “digitale”, ecco presentato in questa mostra una sorta di mondo analogico che dà ancora la possibilità alle menti “di sognare” anche solo guardando un giornale che, se anche scritto in una lingua sconosciuta, ancora ci può emozionare
Comunicazione multimediale – Inaugurazione DipMuVico ( Dipartimento Multimediale e di Videocomunicazione).
Presentato dal prof. arch. Livio Sacchi – Presidente f.f. OAR e dalla Responsabile prof. Arch. Renata Bizzotto, si è inaugurato il DipMuVico ( Dipartimento Multimediale e di Videocomunicazione).
Renata Bizzotto, responsabile del Dipartimento, ha chiarito al folto pubblico intervenuto alla inaugurazione, come proprio attraverso la raccolta, e la successiva pubblicizzazione della documentazione, da un lato si possa dare testimonianza della “complessità” e soprattutto della “ “collegialità” da cui sempre scaturisce un progetto di architettura e dall’altro si evidenzia il valore soprattutto formativo, che ha , per le future generazioni, la pubblicizzazione delle architetture qualificate, firmate da progettisti di elevato livello creativo, appartenenti all’area romana. Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Roma, come ha sottolineato il Presidente f.f. Livio Sacchi, crede molto nella attività che saranno portate avanti dal Dipartimento, perché, essendo ormai veramente “immersi” nell’età della comunicazione è apparso inderogabile che l’Ordine si “assumesse l’onere e l’onore” di provvedere all’archiviazione di un materiale tanto importante che altrimenti sarebbe stato destinato ad una inevitabile dispersione.
Sappiamo bene che oggi ormai le ricerche vengono fatte tutte on line e molto raramente su supporto cartaceo ed è quindi opportuno mettere a disposizione dei ricercatori una sede dedicata , perché nell’età del digitale è ancora più importante che esista un luogo quale polo di aggregazione “fisica” oltre che “ideale”, per permettere agli studiosi di approfondire professione e formazione, studi professionali e ricerca universitaria, in modo che momento formativo e momento professionale, possano interagire, facendo altresì confluire in una comune ricerca il lavoro di tutti coloro che lavorano in ambito architettonico (architetti, ingegneri, geometri, artigiani, tecnici e costruttori) : “sulla cena per darsi una buona architettura”. Ed ecco anche l’opportunità dell’abbinamento, in un evento congiunto, con la mostra di Orioli, in cui la responsabile e ideatrice dell’una e dell’altro, Renata Bizzotto, ha visto la comune esigenza di “esprimere e comunicare la bellezza”. Comunicazione che il Dipartimento intende fare comprendere all’esterno “che cosa c’è dietro un progetto di architettura”: dal sogno alla fantasia, alla tecnica, all’economia”.
Roma – Casa dell’Architettura – Acquario Romano a Roma
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