LUISA CHIUMENTI


G Van Vittel
Tivoli

Viaggiare nella provincia, attraverso le immagini del suo territorio proposte da artisti, scrittori,  musicisti e le grandi committenze di famiglie nobili, pontefici e cardinali , tra il Cinquecento e il Settecento: questo l?obiettivo della mostra allestita a Roma, nel complesso del Vittoriano, con il titolo ?Terra di Miti. Arte e Cultura in Provincia dal Cinquecento al Settecento?.

Nell?ambito della grande iniziativa  ?La Festa della Primavera?, il percorso si snoda attraverso oli,  incisioni, appunti di viaggio , racconti, note musicali, che compongono le affascinanti immagini del mito di quella terra che tanto fu cercata, sognata  ed amata  dai grandi viaggiatori.

I castelli romani, la costa del Lazio tra Civitavecchia e Nettuno, i Colli Alani, la Sabina meridionale, la Tuscia, i monti della Tolfa, quella Italia arcadica, ancora un po? legata forse al paganesimo, ma  soprattutto vista come ?terra della bellezza? , vagheggiata da Winckelmann e descritta da Goethe nel suo ?Viaggio in Italia?, si snoda davanti agli occhi dei visitatori, passo dopo passo, da Albano, ad Ariccia, ai Castelli Romani, a Velletri.

Articolata in cinque sezioni, la mostra ( sostenuta da: Gioco del Lotto ? Lottomatica e Istituto Luce, che collabora alla promozione dell?arte ), è tata curata da Claudio Rendina, profondo conoscitore dei miti e della storia del territorio romano e si è avvalsa dle lavoro attento di un prestigioso Comitato Scientifico

J.F. Voet
E. Boncompagni Borghese

L?organizzazione si deve a ?Comunicare Organizzando?  e il bel Catalogo, a cura di Claudio Rendina, con la collaborazione di Sissi Aslan, è stato pubblicato da Gangheri Editore.

La sezione principale è quella che presenta il Lazio attraverso le immagini dei pittori italiani e stranieri: come in una vera e propria ?galleria?, attraverso il tempo, ecco le decorazioni delle nobili dimore arricchite da temi paesisstici e religiosi, accanto al corredo di cappelle gentilizie  e chiese dei vari feudi. Ed ecco poi tutta la serie delle bellissime incisioni  che hanno ?fotografato? la provincia in una ?mitizzazione classica del paesaggio?, nella riscoperta dell?antico attraverso l?interpretazione rinascimentale e barocca.

Da Montaigne a Montesquieu, a Sade e a Goethe: questi gli scrittori scelti per illustrare il percorso della mostra, con brani trascritti nei pannelli illustrativi.  

La terza sezione della mostra celebra la musica, con due nomi di altissimo prestigio: Pierluigi da Palestrina  e Giacomo Carissimi di Marino, che sono ricordati con i loro ritratti, gli spartiti ed alcuni pannelli esplicativi delle loro opere musicali.

P. da Cortona
Allumiere di Tolfa

L?aspetto nobile della provincia appare invece nella presentazione di quattro importanti famiglie romane che, oltre ad aver dato cardinali alla Chiesa, si adoperarono per lo sviluppo culturale ed artistico del territorio, con illuminato mecenatismo, ciascuno nel proprio feudo: dai Chigi, agli Este, ai Borghese agli Aldobrandini, nei centri di Ariccia, Tivoli e nelle ville del  Tuscolano.

L?ultima sezione è dedicata ai Papi, localizzati a Castelgandolfo, con Urbano VIII Barberini, Alessandro VII Chigi e Benedetto XIV Lambertini, con   l?illustrazione delle opere compiute per potenziare le vocazioni urbanistiche e architettoniche del territorio, che un filmato illustra poi nella sua attualità.

Nel complesso dunque la mostra evidenzia Roma e la sua provincia proprio come era stata definita da Petrarca in una nota a margine di un manoscritto della Storia Naturale di Plinio il Vecchio ( conservato alal Biblioteca Nazionale di Parigi ), ossia ?Roma sola mirabilis toto orbe terrarum? intendendo il Rinascimento non come un ritorno all?antico, ma come consapevolezza che le fonti del ?vero? e del ?bello? risiedano nella civiltà classica.

 

 

Per informazioni:

Tel. 06 6780664

Comunicare Organizzando

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