a cura di ANNA MARIA ARNESANO



Con il mese di settembre ritorna l?appuntamento enogastronomico ?L?Appennino vien mangiando?. Si tratta della rassegna enogastronomica tra gusto e natura? in versione autunnale. La ghiotta manifestazione, che porta in tavola vecchie tradizioni culinarie di una zona collinare a pochi chilometri da Parma, accompagnerà l?arrivo dell?autunno con i suoi piatti e le sue iniziative organizzate dalle amministrazioni locali degli otto comuni coinvolti. Ogni fine settimana dal 10 settembre al 31 ottobre (dal venerdì alla domenica) trentacinque strutture tra osterie, rifugi, ristoranti e agriturismi si passeranno il testimone proponendo prodotti di stagione da riscoprire, come gli immancabili salumi tipici, il Parmigiano-Reggiano, il Tartufo Nero di Fragno, la zucca e i funghi Porcini, tutti presentati in differenti ricette sfiziose. E ancora: piatti come i tortelli di patate, gli anolini, le pappardelle, il cinghiale e la selvaggina con polenta, la spongata, i Marroni di Campora e le castagne. Sono questi alcuni dei cibi della cucina tradizionale dell?Appennino Parma Est che si potranno gustare insieme ai Vini dei Colli di Parma, presentati in menù a tema che valorizzano le produzioni della terra sposando tradizione e innovazione. Tutti sapori intimamente legati al territorio, sapori le cui diversità rappresentano però il filo conduttore di una terra ricca di eccellenze. I prezzi vanno dai 20 ai 35 euro.

 Sono inoltre a disposizione diversi pacchetti turistici per uno o più weekend, offerti da Argante Viaggi, Food Valley e Parma Incoming, che abbinano ai sapori della rassegna la visita nei luoghi di produzione dei prodotti tipici come caseifici, prosciuttifici e salumifici, tartufaie e cantine vinicole. Ma anche proposte culturali e all?aria aperta nel centro storico di Parma, al castello di Torrechiara con la mostra temporanea dedicata al soprano Renata Tebaldi, ai Musei del Cibo e non ultimi, i trekking guidati o le escursioni libere nei parchi dell?Appennino parmense.


Sono numerosi infatti gli itinerari da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike. Altrettanti i borghi da scoprire, e poi le pievi, i piccoli casali, gli antichi vigneti e i laghi dove scorgere per la prima volta, se si è fortunati, l?aquila, il capriolo o addirittura il lupo, fermandosi a pernottare in B&B, agriturismi e hotel della zona.

 I luoghi coinvolti nella rassegna sono i tranquilli comuni di Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano De? Bagni, Monchio Delle Corti, Neviano Degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma: piccoli borghi con castelli e musei che vanno a braccetto con una cucina genuina e tradizionale.

 Per la rassegna d?autunno si parte con Palanzano (10, 11 e 12 settembre), paese dalle architetture in pietra e candide ?maestà? che riportano alla mente tempi antichi in cui questa zona era conosciuta come ?Valli dei Cavalieri?. Tracce di arte romanica si possono ammirare nelle chiese di Ranzano e di Zibana, che si presentano oggi in tutto il loro fascino, impreziosite dall?illuminazione notturna. A seguire Monchio Delle Corti (17, 18 e 19 settembre), terra dai boschi ricchi di funghi, dove è possibile incontrare tratti di sentieri selciati ai lati dei quali si trovano edicole con ?maestà? in marmo, come nel vicino comune di Palanzano, che ha vissuto le stesse vicende storiche. Simbolo di Monchio è il ponte in pietra ad arco di Lugagnano. Chi volesse intraprendere una caccia al tesoro artistica potrà divertirsi andando alla ricerca dei portali con gli stemmi di famiglia e dei mascheroni apotropaici sparsi per le numerose frazioni. L?ultimo weekend di settembre (il 24, il 25 e il 26 settembre) coinvolgerà il borgo di Calestano che, da ottobre a novembre, per un mese intero, celebrerà il suo prodotto tipico più famoso con la Fiera del Tartufo. Ma il paese offre anche tante bellezze artistiche e architettoniche nel capoluogo e nelle frazioni: come Chiastre, con i segni degli scalpellini impressi nella roccia, o il castello medievale di Ravarano. E ancora case-torri, portali scolpiti e immagini devozionali, senza dimenticare le curiose formazioni geologiche chiamate “Salti del Diavolo” e i calanchi scolpiti nei terreni argillosi della zona.


Diverse mete culturali le offre anche il territorio di Tizzano Val Parma (1°, 2 e 3 ottobre): a partire dai resti del castello nel capoluogo e della torre di Rusino, con il vicino borgo interamente in pietra, sulle pendici del Monte Fuso. Piccoli tesori di architettura sacra romanica punteggiano la montagna e le vallate: sono le antiche pievi come quelle di Costa e Moragnano: la prima in posizione panoramica, la seconda all?interno di un pregevole borgo antico. Sarà poi la volta di Lesignano De? Bagni (8, 9 e 10 ottobre), un tempo famosa località termale, la cui chiesa di epoca medievale, la Pieve di San Michele, conserva ancora alcune parti risalenti all?epoca romanica. A pochi chilometri dal centro, a Rivalta, si possono osservare i Barboj, piccole eruzioni gassose del sottosuolo. Il comune di Neviano Degli Arduini (15, 16 e 17 ottobre) durante la stagione autunnale celebra il suo prodotto più tipico: il Marrone di Campora (domenica 17 ottobre). Ai piaceri della tavola si unisce l?offerta culturale: le chiese medievali di Sasso, Scurano e Bazzano, e poi diverse case-torri, borghi in pietra e tre piccoli musei: quello dei lucchetti a Cedogno, quello dedicato alla Resistenza a Sasso e il museo Uomo-Ambiente ospitato in una suggestiva casa-torre a Bazzano. Il comune di Corniglio (22, 23 e 24 ottobre) si estende dalle colline fino al crinale appenninico dell?alta Val Parma e in autunno presenta uno scenario fatto di tinte calde regalate dalla foresta demaniale ricca di alberi ad alto fusto e di laghi, luoghi ideali per escursioni e passeggiate. La località di Sesta Inferiore è un piccolo gioiello che custodisce vie e case decorate da pitture murali di Walter Madoi, realizzate negli anni Sessanta, che rappresentano volti famosi e locali o scene di vita quotidiana.


C?è poi il castello con il suo centro storico nel capoluogo e la parte antica della borgata di Bosco con portali scolpiti e i ruderi della rocca. Chiude la rassegna Langhirano (29, 30 e 31 ottobre 2010), luogo di nascita del pregiatissimo prosciutto, che custodisce il museo a lui dedicato appartenente al circuito dei Musei del cibo della provincia di Parma. Sono questi luoghi ideali per approfondire le origini di prodotti (come appunto il prosciutto) che trovano la loro eccezionalità unicamente nelle terre del parmense. Orgoglio del territorio comunale è il maniero di Torrechiara, gioiello dei numerosi Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che si erge con il suo borgo a dominare l?ingresso nella Val Parma. Poco distante c?è anche la coeva Badia benedettina, altro scrigno di arte e di fede.

 La rassegna enogastronomica, organizzata da Parma Turismi, è un progetto promosso dal Distretto Turistico Appennino Parma Est, dalla Comunità Montana Unione Comuni Parma Est, dagli otto comuni coinvolti e dalla Provincia di Parma con il sostegno di Banca Monte Parma.

 

 

Per informazioni: Parma Turismi

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