CLARA DI MEGLIO



    

?I vigneti che scalano il cielo? bella questa immagine-slogan per mostrare che anche un paese noto per le montagne e la neve, come la Svizzera, abbia delle aree dove attecchisce bene la vite, e da dove si ottengono degli ottimi vini. E questo avviene nel Vallese, dove le condizioni climatiche e geologiche sono particolarmente favorevoli, estati calde e autunni miti.

Nel Vallese, che è la regione vitivinicola più importante della Svizzera, si coltivano 47 varietà d?uva, i terreni coltivati a vite, circa 5.200 ettari, sono molto frazionati e vi sono 22 mila produttori,  la produzione annua è di 50 milioni di litri di vini, bianchi e rossi. Il Vallese è il primo cantone svizzero ad aver introdotto nel 1990, in tutta l?area vinicola, la DOC (denominazione d?origine controllata).

Anche nel Vallese, anziché la via del vino,  vi è il Sentiero del vino che si snoda lungo la valle del Rodano, nei paesi vi sono i musei della vite e del vino, e un sentiero didattico attraversa i vigneti della Noble Contrée e collega il Chateau Villa di Sierre, splendido edificio barocco, con la casa patrizia Zumofen, nel villaggio vitivinicolo di Salgesh, entrambe le costruzioni ospitano un museo del vino con antichi oggetti e tesori dell?arte orafa, utensili e attrezzi per i vigneti e le cantine, in modo da raccontare la storia della viticoltura vallesana.


    
Tra le curiosità da segnalare il vigneto più alto d?Europa, tra i 650n e i 1150 m. s.l.m. dove si produce un ottimo vino bianco molto aromatizzato, dalla varietà Savagnin, qui denominata ?Heida? e definita ?la perla dei vini delle Alpi?. Ma nel Cantone c?è anche il vigneto più piccolo del mondo, in memoria di Farinet, il generoso falsario  definito il Robin Hood delle Alpi, a Saillon è stato impiantato il più piccolo vigneto del mondo, vi sono appena tre viti, padrino della vigna di appena 1,67 metriquadrati è il tibetano Dalai Lama. Il piccolissimo vigneto è circondato da pietre provenienti da tutto il mondo, e su un blocco di marmo di 600 chili ? la pietra della libertà ? sono segnalate le distanze dai più mitici luoghi di culto del pianeta, dalle piramidi egiziane alla Mecca, il Monte Sinai, la Statua della Libertà, l?Ayers Rock australiano, e così via. Al vigneto di Farinet vanno spesso a lavorare le celebrità mondiali di ogni paese. Il vino che si produce da queste tre viti, tagliato con altre nobili uve del Vallese, viene travasato in 1000 bottiglie e messo all?asta. Il ricavato della vendita permette di finanziare un fondo annuo di 20 mila franchi  con cui si sostengono varie attività culturali e sociali.


    
A presentare non solo la novità enologica del Vallese sono venuti a Roma i rappresentanti del Cantone, con a capo la responsabile comunicazione Natalie Kennemeugni-Schmidt. Non si poteva quindi ignorare la caratteristica della stagione invernale che avanza.

Il Vallese ha a disposizione degli amanti dello sci ben 121 stazioni di sport invernali, alcune portano a 3 mila m. d?altitudine, per facilitare anche gli spostamenti con gli sci è in vigore la Valais SkiCard, una carta unica che permette l?accesso a 40 comprensori sciistici e a più di 2 mila chilometri di piste oltre a tre bagni termali. Ma sono numerose le novità per l?inverno 2007, non solo per chi va a sciare, sorprese piacevoli anche per  chi cerca  l?aspetto culturale: a dicembre si apre il nuovo museo del Cervino, Zermatlantis dedicata all?ascesa di Zermatt che da paese contadino è diventato una stazione climatica internazionale, mentre a novembre è stato inaugurato il nuovo museo delle Guardie Svizzere a Naters, considerata la culla delle guardie pontificie. Nella vecchia santabarbara della fortezza locale vi sono documenti sui 500 anni di servizio agli ordini del Papa.

Senza dimenticare tutto ciò che significa l?inverno e la neve per la Svizzera, la novità del vino vallesano ha incuriosito positivamente i partecipanti all?incontro romano, che naturalmente hanno potuto degustare i rossi e i bianchi del Cantone svizzero.