LUISA CHIUMENTI


Heinrich Cotta (1791 – Rudolstadt ? 1856)
Dall’album -65 vedute di Roma e Napoli-:
Castel S. Angelo

    

In occasione del suo decimo anniversario la Casa di Goethe ha organizzato, nella sua sede, di Via del corso, 18 a Roma, la mostra ?Paesaggi italiani all?epoca di Goethe?, esponendo una vasta parte della propria preziosa collezione. Di stampe e disegni.

E si può veramente compiere  un ?itinerario in Italia, con i paesaggisti del Nord?, percorrendo le sale in cui visse Goethe (ora ?Casa di Goethe?) dove sono esposti i disegni e le incisioni con cui gli artisti hanno saputo esprimere le emozioni provate di fronte alla forza del paesaggio italiano.

Paesaggisti famosi e meno noti hanno infatti reso celebri le visioni del paesaggio italiano della fine del? 700, con le loro incisioni e mentre i  dipinti a olio venivano generalmente eseguiti su commissione e quindi acquistati, la  divulgazione delle incisioni era molto più capillare, anche perché si andò formando spontaneamente un pubblico vasto per amatori del paesaggio italiano rappresentato con tanta efficacia da  tali cicli di incisioni di così alto livello qualitativo.

Balthasar Anton Dunker (Saal 1746 ? Berna 1807),
da Jakob Philipp Hackert
12 Vues de la Sicilie

    
E pensiamo così ai tre artisti tedeschi Johann Christian Reinhart ( Hof 1761 ? Roma 1847), Christoph Albert Dies (Hannover 1755 ? Vienna 1822) e Jacob Wilhelm Mechau (Lipsia 1745 ? Dresda 1808), che realizzarono un importante studio artistico delle zone intorno a Olevano e Subiaco, fornendo ai viaggiatori vedute che , non solo venivano molto apprezzate ed acquistate, ma anche stimolavano al viaggio, per riscontrare la corrispondenza con la realtà dei luoghi.

E vediamo anche il bellissimo ciclo realizzato da Jakob Philippe Hackert nel corso del suo primo viaggio in Sicilia del 1777: 12 incisioni, da considerarsi come la prima importante sequenza di immagini dal nostro sud (v. Claudia Nordhoff in Catalogo della mostra).

In occasione della mostra ?Paesaggi italiani all?epoca di Goethe. Disegni e serie di acqueforti della Casa  di Goethe?), curata da Ursula Bongaerts, è stato anche pubblicato un interessantissimo Catalogo, a cura di Claudia Nordhoff  (con prefazione di Ursula Bongaerts), dei Disegni e del Fondo della Casa di Goethe ( ed. Casa di Goethe 2007).

Gli artisti venuti dal nord fissavano nei loro disegni quel paesaggio che noi oggi possiamo ancora in gran parte ammirare.

Wilhelm Friedrich Gmelin (Badenweiler 1760 – Roma 1820)
11 fogli con vedute di Tivoli e dei dintorni di Roma:
Veduta del luogo sepolcrale per gli Acattolici
presso la Piramide di Caio Cestio in Roma

    
Riconosciamo così in Johann Christian Reinhart Castelgandolfo, Subiaco, Nemi ed Ariccia o la Villa di Mecenate, tutte opere del 1793.   E nello stesso anno ecco Christoph Albert Dies che si ferma soprattutto ad osservare e rappresentare  gli acquedotti, ancora oggi fondamentali  nell?alimentazione di Parchi e Giardini come quello della Villa D?Este o di Villa Gregoriana a Tivoli: dall?Aniene Vecchio, fuori porta San Giovanni, all?Acqua ?Marzia?, alla Claudia e così via.

E come non riconoscere, esattamente, quell?arco di Druso e quella Porta San Sebastiano, che vediamo ancor oggi far parte della cinta muraria Aureliana, nell?immagine che ci viene data da Mechau. E ancora in  Roma, a Testaccio, potremmo ritrovare le indicazioni del ?sito di ricreazione dei Pittori Fiamminghi del secolo passato?.

Il visitatore si ferma con interesse a riconoscere ogni luogo, anche perché accanto ai disegni è rappresentata una mappa che può fornire ogni indicazione, per un viaggio da ripercorrere, attraverso le immagini rappresentate.

Esposto in mostra è anche un interessante Album di grande rarità: vi è rappresentato, attraverso schizzi e disegni, il viaggio in Italia di un viaggiatore sconosciuto, i cui appunti però vennero più tardi ?adottati? da un turista, che se ne servì per il suo ?viaggio in Italia? che, ponendo un titolo sotto ogni disegno, trasformò quell?album in una vera e propria ?Guida?.

Joseph Anton Koch (Obergiblen/Tirolo 1768 – Roma 1839)
17 vedute romane

    
Tutti i viaggiatori ebbero in comune un profondo amore per l?Italia, percorsa con cura analitica, dal Lazio ( con Olevano, i Colli Albani o Tivoli) alla Sicilia, rappresentando luoghi ancora oggi immutati e  ricordati negli appunti di viaggio con la nostalgia per un vero e proprio ?Paradiso? , verso il quale alcuni artisti e lo stesso Hackert  sentivano  legami particolarissimi, definiti addirittura ?morali?.

 

 

 

 

Per informazioni:

Casa di Goethe

Via del Corso, 18, 00186

T/F : + 39 06 32650412