LUISA CHIUMENTI



Una grande mostra di scultura presenta, al Museo del Corso in Roma, lo scultore Umberto Mastroianni, uno dei più importanti protagonisti della cultura del ?900, che ha svolto un percorso di ricerca e di sperimentazione di grandissimo interesse, che l?attuale esposizione, ha messo per la prima volta in piena luce in tutto il suo articolato sviluppo.
La retrospettiva romana inizia infatti il suo tracciato da quel primo bozzetto de ?La Deposizione?, che il maestro di Fontana Liri aveva eseguito nel ?28, e lo segue fino a quel ?Teatro Magico XII? del 1998 attraverso  bronzi ( una trentina , per lo più inediti ), ma anche legni, ori, argenti, arazzi, acciai, ottoni,  terrecotte, vetri, plastiche, stoffe, etc. che da ?materia? si trasformano in arte, nelle mani dell?Artista, che di ciascun materiale si  servì pienamente senza distinzione, per creare gioielli, come particolari  opere di piccola dimensione o grandi  monumenti.


Fra il ?30 e il ?45 Mastroianni ebbe modo di studiare con scultori torinesi dell?Accademia , aprendosi così  a tutte le novità ed inserendosi appieno   nel tessuto culturale di Torino.
Felice Casorati  ?conduceva? allora la cultura a Torino , ma Torino era anche con Persico,  che vi aveva portato il suo profondo antiformalismo e con  Pagano e con  Carlo Mannino, mentre fotografi e letterati, scrittori e articolisti si scambiavano le proprie appassionate esperienze, mentre fervevano i dibattiti al ?Bar Pace? in piazza Castello e Mastroianni partecipava  a tutte le polemiche, pro e contro, e Spazzapane, che andava spesso la sera a cenare da lui, lo incitava ad esprimersi e lo sollecitava a comunicare e ad esprimere la grande carica vitale che possedeva.


Fu il grande periodo classico-figurativo, in cui l?A. produsse sculture di grandissima qualità: una figurazione ?lirica?, legata ai sentimenti, al senso del dolore, come alla gioia, che egli esprime curando soprattutto i volti , molto più del corpo.
Ma nel 1939 ci fu la grande svolta, determinata in gran parte dalle emozioni ed esperienze legate alla sua  partecipazione  alla seconda guerra mondiale.
Si susseguono poi le esperienze, nella stagione  neo-cubista dal1941 al 1954, contrassegnate dalla sua ricerca formale che tre le origini dalla geometria: dalla linea curva, dal segmento, dall?ellisse e da qui si evince il rapporto con le avanguardie scultoree. Mastroianni viene a buon titolo considerato ?membro? della stessa ?famiglia universale dei Moore e dei Lipchitz? , ma è forse  con  ?Battaglia? e ?Apparizione alata? del 1957, presentate alla XXIX  Biennale di Venezia del 1958 che, ottenuto l?elevatissimo riconoscimento del  Gran Premio Internazionale per la Scultura, inizierà il suo periodo informale  ( 1957 ? 1968 ), con bronzi, cartoni graffiati, rilievi policromi solcati da ferite e laceranti mutilazioni.


Seguirà, dal ?69 all?88, il periodo del ?macchinismo fantastico? , sotto la guida di una ?intenzionalità costruttiva?,  peraltro tipica  dell?industria moderna, pur sempre nell?arco di una ?ideologia dell?arte? ?artigianale ad oltranza?.

L?ultima fase della sua vita è stata caratterizzata da cicli plastici e pittorici  come ?Metamorfosi? . ?Kaos?,  ?teatro Magico?,  ?Giochi del Tao? e ?infinito cosmico? e dalla stagione delel ?Figure dell?inconscio?.

Numerosissimi i premi che Mastroianni conseguì nel corso della sua interessantissima vita d?Artista ; ricorderemo soltanto, fra i molti, a coronamento della sua carriera il ?Premium Imperiale?  ( una sorta di ?Nobel? del Sol Levante? ).


Nel 1990 prese vita ad Arpino la Fondazione Mastroianni e, tre anni dopo,  a Roma, il ?Museo Donazione?, con sede nel complesso di San Salvatore in Lauro. Nel 1994 a Torino si inaugurò il grande lavoro bronzeo della cancellata del Teatro Regio.

Nella notte del 25 febbraio 1998, Mastroianni, dopo lunga malattia, si spense nella sua casa-Museo di Marino, la cittadina laziale dove l?Artista si era trasferito fin dal 1970.

La bella ed esaustiva antologica, ideata ed organizzata da Edieuropa,  molto bene allestita nei grandi spazi del Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, presieduta dal Prof.Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele,  è stata curata  dal professor Floriano De Santi e  si è avvalsa anche di un ottimo Catalogo  edito da Edieuropa, cui rinviamo per ogni utile approfondimento.

 

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