LUISA CHIUMENTI



    

In concomitanza con la visita di Stato del presidente della Repubblica Turca Sezer , è stata allestita in Roma, nella Sala delle bandiere del Palazzo del Quirinale, la preziosa mostra ?Turchia. 7000 anni di storia?.

Louis Godart, consigliere del Quirinale  per la conservazione del patrimonio artistico e grande  esperto dell?Anatolia preclassica,  ha organizzato questa mostra, per poter ripercorre alcune tappe della storia che i popoli dell ? Anatolia hanno tracciato nel loro cammino  che affonda le radici nel periodo Neolitico, intorno all? VIII millennio a. C. , per giungere fino ai nostri giorni. 

Un percorso segnato dalle manifestazioni artistiche di un mondo affascinante di creatività e fantasia, dove comunque appaiono anche due importanti pezzi bizantini: da  un bellissimo medaglione all?icona marmorea di Sant?Eudossia ( dalla moschea di Fenari-Isa Camili), che raffigura la Santa ?orante?. Il suo abito appare intessuto di pietre colorate e il suo nome è inciso ai lati sinistro e destro del capo.


    
Ma se affascina lo splendore delle ceramiche Iznik, dalle coppe alle caraffe, agli specchi, le tabacchiere e gli splendidi gioielli del tesoro Topkapi,  è di grande bellezza il Corano che è stato esposto, incrostato d?oro e arricchito da turchesi, smeraldi e rubini ed  assunto in effetti quasi a simbolo della mostra. Considerato tanto prezioso e quasi intoccabile, tanto che, sulla parte decorata in oro e turchese, appare la scritta: ?Non toccare senza abluzione?, esso è stato  scritto su fogli bianchi, con calligrafia ?nesich? e mostra, nella rilegatura del dorso e nella parte posteriore della copertina, una elegante decorazione ottenuta con una catena d?oro. La superficie esterna anteriore  e posteriore della copertina è d?oro  ed è stata disegnata in base allo schema del libro classico: al centro lo ?semse? ( marchio a forma di sole), circondato dal ?salbek?  ( disegni ovali attorno al disco solare), sui due lati quattro decorazioni angolari e sui bordi esterni una cornice ( cfr. ?Turchia 7000 anni di storia?, Catalogo della mostra ? MoMo ? Mondo Mostre ? Segretariato Generale della Presidenza della repubblica ? Roma Palazzo del Quirinale ? fino al 31 marzo 2007).


    
Ed ecco anche gli sfolgoranti pennacchi multicolori: tra essi, con la forma di un fiore a sei petali, appare in mostra il  pennacchio con oro e rubini, lavorato con la tecnica a sbalzo e con l?incisione, la cui parte superiore del manico è decorata da fiori. La parte interna delle foglie  che ne formano il corpo, è ornata invece dai rubini applicati nei castoni. Due catene con ganci a i bordi, sono saldate al corpo, per consentire al pennacchio di mantenersi diritto sopra il turbante. Infatti, i pennacchi che si trovano ( come quello esposto alla mostra del Quirinale) nella collezione del Museo delle Arti Turche e Islamiche  di Istanbul appartenevano a sultani,  principi o  membri della dinastia imperiale ottomana. Alla morte di un membro della dinastia, anche il pennacchio lo seguiva nel suo mausoleo; così ad esempio l? esemplare esposto, datato al secolo  XVII,  proveniva in origine dal Mausoleo del sultano Ahmet I, anche se  in effetti non si conosce con esattezza a quale  membro della dinastia  sia da attribuire.


    
Oggetti di importazione asiatica, ma anche oggetti di provenienza occidentale: dall?incensiere di giada Ming, alla brocca borgognona di cristallo di rocca, al bacile di diamanti e smalto dell?ambasciatore d? Asburgo: la Turchia appare come reale crocevia di culture, portatrice e ?mediatrice? di civiltà nel bacino del Mediterraneo. Una radice comune tra la nostra civiltà e il mondo turco è stata soprattutto in mostra, attraverso l?archeologia, come ha sottolineato il professor Louis Godart che ha posto fra l?altro l?accento sulla grande creatività di un popolo in cui si distinsero anche ?i primi contadini della storia? (che inventarono appunto l?agricoltura nella piana di Konja)  e la mostra, ponendo sotto gli occhi del visitatore statuette, idoli iscrizioni e monili di rara bellezza, si sofferma passo passo sull?età neolitica, su quella del bronzo, e quelle assira, ittita,  neo-ittita e così via nei secoli, cogliendone anche la straordinaria diffusione.

 

Per informazioni:  www.quirinale.it