CLARA DI MEGLIO
Lo chiamano, giustamente, oro bianco, e non solo per via del prezzo ma come le pepite si cercano sottoterra e quando si trova un filone lo si tiene ben nascosto. Ne sanno qualcosa i tartufai che nei boschi hanno le loro zone che conoscono soltanto loro. E? così dappertutto, sono varie le località in Italia dove si cercano e si trovano tartufi, il Magnatum Pico, per il tartufo bianco quella più nota è Alba in Piemonte, e altrettanto bianco è quello della provincia di Siena. A S. Giovanni d?Asso nelle Crete senesi, così dette per le sue colline d?argilla, il tartufo è il fiore all?occhiello della sua economia. Al tartufo è dedicato ogni anno una mostra, per questa XX edizione si è intrecciato un percorso culturale legato alle opere d?arte, con la mostra capolavori ritrovati in terra di Siena organizzata dalla Fondazione Musei Senesi. A S. Giovanni d?Asso per l?occasione è tornato il Trittico di San Pietro in Villore, la chiesa romanica vicino al castello, trittico raffigurante al centro la Madonna col Bambino, San Pietro e San Paolo ai lati, opera di Ugolino di Nerio, allievo di Duccio da Boninsegna. E? tornato nella sua collocazione originaria, e gli abitanti locali vorrebbero che rimanesse per sempre, perché nel 1938 fu portata via per volere della famiglia Gori Pannilini che approfittando di una presunta proprietà di patronato della chiesa di S. Pietro in Villore, e dopo varie vicende legali, lo vendette al collezionista conte Alessandro Contini Bonaccossi, alla sua morte nel 1955, con altre opere si conserva nelle sale degli Uffizi di Firenze destinate alla Donazione Contini Bonaccossi.
Polittico,1353.
Museo civico di San Gimignano
L?Arte in vari modi è entrata anche nella degustazione dei prodotti del territorio, ricordiamo che nel senese oltre al formaggio e all?olio si produce il vino, tra i più rinomati quelli Doc della Val d?Orcia, il Montepulciano, il Brunello di Montalcino. A beneficio dei presenti si è svolta la ?degustazione ad arte? con i ?capolavori dei sensi?, abbinando l?assaggio di un vino con l?illustrazione approfondita dell?opera, da parte di un esperto, con un percorso che ne esaltava soprattutto le similitudini cromatiche. I ?laboratori sensoriali? continueranno fino a gennaio 2006 in varie zone della provincia di Siena .
Una manifestazione quella della XX edizione della Mostra del Tartufo, variamente articolata. Visita al sito archeologico di Pava, visita della Grancia vicino Monteroni d?Arbia, quella di Serre di Rapolano del XIII sec. strutture fortificate, eranoantichi magazzini, deposito di grano e generai alimentari di proprietà dello Spedale di S.Maria della Scala, oggi proprietà privata, la cui manutenzione diventa un problema, alcune andrebbero ristrutturate.
Collegata alla mostra anche il premio internazionale ?Un tartufo per la pace? giunto alla 18° edizione, un riconoscimento che viene dato a personaggi che si sono distinti in varie attività di solidarietà e fratellanza. Per il 2005, il Tartufo della Pace è andato al TG3 e a Giuliana Sgrena.
Un riconoscimento ?all?attenzione per la comunicazione dei problemi concernenti la pace, la guerra e la povertà del nostro pianeta? e per la giornalista del Manifesto rapita in Iraq e liberta da Nicola Calipari ?per il diretto impegno professionale ed umano?, secondo la motivazione espressa da Michele Boscagli sindaco di S.Giovanni d?Asso. Il premio a Giuliana Sgrena e al direttore del TG3 Antonio Di Bella, un tartufo in uno speciale contenitore di terracotta artigianale, è stato consegnato dall?assessore regionale Susanna Cenni., e la medaglia speciale del Presidente della Repubblica dal Prefetto di Siena Giuseppina Di Rosa. Giuliana Sgrena ha ricordato i momenti drammatici della sua liberazione e ha detto ?l?impegno mio e della vedova di Calipari è rivolta ora al presidente Ciampi perché si arrivi alla verità su quel giorno, sulla morte di Nicola Calipari?.
Ponte del Garbo
La manifestazione si è svolta nel castello, un monumento anch?esso ricco di storia e di storie, è un complesso architettonico formato da 3 corpi originati dall?unione di altre costruzioni realizzate nel corso dei secoli, dal 1100 al 1400 e poi al 1900. Nel suo interno, nel sotterraneo, è stato realizzato il Museo del tartufo, aperto l?anno scorso, unico in Italia, vi è qualcosa di simile in Francia, un anno e mezzo di lavori e costo di 500 mila euro, questo museo diretto dal prof. Gianfranco Molteni, è nato innanzitutto per valorizzare un prodotto che contraddistingue la zona, ha fini didattici, articolato intelligentemente nelle sue varie sale, a parte l?habitat che viene messo in evidenza c?è la sezione il tartufo e i sensi, e permette al visitatore un percorso sensoriale attraverso il tatto e la vista e l?olfatto, perché il tartufo coinvolge tutti i sensi dell?uomo, Quest?anno è stato aperto anche il centro di documentazione con un computer per ?vedere e sapere? tutto, postazioni multimediali per navigare nella mappa delle aree tartufigene e visualizzare i filmati esplicativi.
Conoscere tutto sul tartufo è anch?esso un fatto culturale, non basta il gusto per sapere cosa è questo tubero, che nasce sotto terra e la leggenda la lega a Giove che scagliò sulla terra un fulmine che penetrò nella terra e creò questo ammasso, spesso liscio, più spesso rugoso e di un odore inconfondibile.
ruderi del Castello di Crevole
Nella zona vi sono 300 tartufai uniti in un?associazione e tra qualche mese, come ha detto il sindaco di S. Giovanni d?Asso Michele Boscagli, nascerà il consorzio dei tartufai delle crete senesi con un centro di trasformazione. I tartufai ?cercano? l?oro bianco in 70 ettari di bosco, naturalmente hanno ciascuno la propria zona e i propri cani, sono loro infatti che accompagnano i tartufai. Qualche settimana fa è stato trovato un tartufo di 600 grammi, un piccolo tesoro, in vendita come tutti gli altri tartufi trovati durante e dopo la mostra. La mostra a S. Giovanni d?Asso rientra nella manifestazione ?Crete d?Autunno? che dura tutto il mese di novembre, cui partecipano i componenti del Circondario Crete Senesi, sono 5 comuni, Asciano, Buonconvento, Monteroni d?Arbia, Rapolano Terme, S. Giovanni d?Asso cui si è aggiunto anche Murlo.
La porta della città
Alla realizzazione della manifestazione hanno partecipato enti istituzionali, la Regione, consorzi e associazioni locali.
Per i laboratori didattici legati alle opere d?arte l?APT di Siena ha offerto varie proposte per week- end con agevolazioni e sconti per degustazioni, escursioni, ecc..
Centro Servizi turistici APT Siena
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