LUISA CHIUMENTI


Tiepolo

E? stata recentemente allestita in Roma, Complesso del Vittoriano Salone Centrale, Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali), la mostra ?I Sabini popolo d?Italia. Dalla storia al mito?. Di carattere storico, artistico e archeologico l?esposizione vuole raccontare le vicende dell?antico popolo dei Sabini e la fortuna del loro mito attraverso i secoli, attraverso  reperti archeologici, antiche carte geografiche e  disegni (insieme a codici, manoscritti, miniature , etc.).

Il fine storico culturale della mostra è stato quello di offrire ai visitatori un approfondimento ed una nuova visione dell?importanza che ha avuto per il territorio laziale e in particolare per quello  reatino, il passaggio di questo popolo, intorno al quale i secoli hanno poi dato vita ad un mito così vasto, che ha suggestionato fortemente gli artisti di ogni tempo.


Così ad esempio la sezione curata da Maria Carla Spadoni, docente di Epigrafia Latina presso l?Università di Perugia, attraverso una serie di carte storiche della Sabina e ed un interessante contributo video, introduce storicamente all?itinerario della esposizione.

E poi si susseguono le rappresentazioni pittoriche del mito del Ratto delle Sabine, nei vari tempi, ma anche preziosi manufatti di oreficeria ed oggetti di vita quotidiana, tutti rinvenuti nei più importanti siti archeologici  della Sabina, documentati anch?essi ampiamente e per inediti.  Tra questi il ?Cippo di Cures?, con una rarissima iscrizione in lingua sabina; i pendenti aurei e un rarissimo strumento che veniva usato dai re-sacerdoti per le previsioni.

Ricostruzioni didattiche e pannelli esplicativi aiutano il visitatore a ben comprendere il rapporto fra gli oggetti esposti e le attività quotidiane e i riti funerari.


Promossa dalla Provincia di Rieti con il sostegno della Regione Lazio e della Provincia di Roma, l?esposizione nasce sotto l?Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Rieti.

Si compone così, attraverso 120 opere,  un suggestivo panorama  sulla esistenza di un tale così vasto ?mito? che ha portato ad una straordinaria fortuna del celeberrimo episodio del Ratto delle Sabine nell?arte dall?epoca dei Romani, attraverso il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo fino alle testimonianze dell?arte contemporanea.

Oltre alla cura scientifica di Maria Carla Spadoni per la sezione storica, la mostra si è avvalsa di quella di Giovanna Alvino per la sezione archeologica, di Maria Grazia Bernardini per la sezione dedicata al mito dei Sabini nell?arte e di Alessandro Cosma e Roberta Cerone per la sezione sui Sabini tra letteratura, musica e cinema.
Alessandro Nicosia ha curato la direzione e il coordinamento generale della mostra.

 


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