LUISA CHIUMENTI
E? stata presentata a Roma la ?3^ edizione di VisiTuscia?, promossa dall?Assessorato al Turismo della Provincia di Viterbo e dalla Camera di Commercio di Viterbo, con il supporto dell?Assessorato al Turismo della Regione Lazio, dell?Enit-Agenzia Nazionale per il Turismo e dell?Agenzia di Promozione Turistica di Roma e del Lazio, il patrocinio di Assotravel-Confindustria, Assoviaggi-Confesercenti e Fiavet-Confturismo e l?assistenza tecnica del CAT (Centro Sviluppo Imprese) di Viterbo.
La sede scelta per l?edizione di quest?anno, che si svolgerà dal 1 al 4 ottobre 2009, è particolarmente affascinante, poiché si tratta di un borgo di meno di quattromila abitanti, San Martino al Cimino, che mostrerà ai partecipanti una sua interessante compattezza nell? equilibrio dei suoi spazi secenteschi bene articolati nella loro impostazione barocca.
Il borgo si raggiunge facilmente da Roma, percorrendo la consolare via Cassia fino a Monterosi, deviando poi per Ronciglione in un percorso di circa 70 chilometri da Roma.
Due porte permettono l?accesso al centro storico, ed ecco apparire, in posizione dominante, la chiesa abbaziale e il palazzo Doria-Pamphili.
La prima, uno dei più singolari esempi di arte gotica nel Viterbese, costituisce la testimonianza più spettacolare di un?antica abbazia eretta dai cistercensi di Pontigny agli inizi del XIII secolo.
Nella facciata, affiancata dalle due torri campanarie seicentesche (su progetto del Borromini), sormontate da cuspidi piramidali, si apre una grande polifora gotica; mentre sul retro colpisce la forma poligonale dell?abside, con le tipiche monofore in doppio ordine.
VisiTuscia ha, com?è noto, quale principale obiettivo, quello di promuovere e commercializzare il territorio della Provincia di Viterbo e tutte le sue attrattive, con azioni mirate di marketing turistico orientato che, prescindendo da ogni altro presupposto, privilegi lo sviluppo di tutto il territorio della Provincia segmentato per linee di prodotto: religioso, balneare, lacuale, culturale, termale, ambientale ed enogastronomico. Il programma prevede, il 3 ottobre, un Workshop fra gli operatori viterbesi dell?offerta e quelli della domanda provenienti da una decina di regioni italiane e per la prima volta anche dall?estero. Per questa prima esperienza l?attenzione è stata rivolta dagli organizzatori all?area scandinava. Il workshop si terrà appunto presso il Palazzo Doria Pamphili.
E sarà proprio il palazzo Doria-Pamphili, completamente ristrutturato negli anni Ottanta del secolo scorso dall?allora Ente provinciale per il Turismo di Viterbo, per accogliere un centro congressuale e culturale, che aprirà i suoi spazi rinnovati alla manifestazione.
Si ricorda inoltre come siano previsti educational tour, riservati agli operatori partecipanti al workshop e ai giornalisti della stampa nazionale presenti all?evento.
Da sottolineare infine, come ha bene messo chiaramente in luce Mara Ciambella, Dirigente Settore Turismo della Provincia di Viterbo-?VisiTuscia come l? iniziativa ormai così bene avviata, dopo il successo delle scorse edizioni, quest?anno troverà il suo naturale sviluppo rivolgendosi anche ai tour operator del Nord Europa, particolarmente interessati alla cultura e all?offerta ambientale di questo territorio. ?La nostra idea di turismo?, ha ribadito Mara Ciambella, ?è quella che fa rima con qualità della vita. Lo sviluppo che ci attendiamo deve essere, pertanto, sostenibile e non in contrasto con le nostre realtà ambientali e culturali. E non solo perché il turismo è il futuro della Tuscia?, ma perché si tratta ?di una nuova edizione di VisiTuscia?, che si presenta come ?una manifestazione che sa coniugare qualità e turismo in maniera ineccepibile?.
Vari e numerosi sono infatti gli itinerari che un turista può percorrere nel territorio circostante: dal Lago di Bolsena, ai Monti Cimini, dalla Maremma viterbese al Lago di Vico, oltre a tutta una serie di aree protette, di complessi termali, di Musei, di ville, e di palazzi storici.
La manifestazione si presenta davvero come?un?occasione promozionale straordinaria? che s?innesta ?sulla scia della visita a Viterbo e Bagnoregio di Papa Benedetto XVI che, oltre all?elevato valore religioso, ha offerto una visibilità internazionale alla Tuscia?.
Per informazioni:
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