CARMEN DEL VANDO BLANCO



Nei pressi del porto turistico della Cala, nel cuore storico della capitale siciliana, dentro il quartiere Kalsa ?la cittadella eletta dagli Emiri- si trova il palazzo del principe Tomasi di Lampedusa.

L?unica dimora storica che si affaccia sullo splendido lungomare di Palermo, fu edificata sulle casematte militari retrostanti le mura cinquecentesche  della città a partire dalla fine del Settecento.

Da ricordare che all?inizio del Cinquecento, nel momento cruciale per la supremazia navale del sud del Mediterraneo, la corona spagnola munì di nuove fortificazioni le città siciliane, erigendo i bastioni per la nuova guerra di artiglieria

Alle spalle dell?antico edificio, la città si adagia sulla Conca d?Oro, attorniata da imponenti montagne e arricchita dai lussureggianti giardini, aranceti, oliveti e dalla vegetazione sub-tropicale che cresce rigogliosa spinta dal mite clima mediterraneo.


Risale al 1849 quando, dopo aver abbandonato l?isola di Lampedusa ?di cui il titolo del principe- dietro pressioni del Re Ferdinando II di Borbone, grazie all?indennizzo versatogli dalla corona per l?espropriazione dell?isola, il palazzo fu acquistato da Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, il principe astronomo che ispirerà poi suo pronipote Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il personaggio nonché protagonista del celebre romanzo ?Il Gattopardo?.

Nel 1862 la famiglia De Pace acquistò metà del palazzo, adattandolo al gusto dell?epoca. Nel 1948, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che aveva perso il palazzo di famiglia nel bombardamento del 23 aprile 1943, recupera l?ala venduta  ai De Pace e vi vivrà fino alla morte avvenuta nel 1957.

Il palazzo ubicato in Via Butera, 28, a Palermo, è stata l?ultima dimora dello scrittore, attualmente abitato nell?ala nobile da suo figlio adottivo, Gioacchino Lanza Tomasi, che ha riunificato l?intero complesso e compiuto un completo ed accurato restauro del magnifico edificio. La biblioteca dello scrittore e la sala da ballo sono in gran parte arredate col mobilio proveniente dal distrutto palazzo Lampedusa, gli altri ambienti con mobili e arredi dal palazzo Lanza di Mazzarino.


Il fascino del palazzo risiede, oltre che nella sua posizione, nel gioco degli spazi e delle luci e costituisce un esempio delle grandi dimore palermitane con una raccolta di mobili ed arredi della migliore ebanisteria siciliana.

Ora, l?attuale proprietario insieme alla sua gentile consorte, mette a disposizione dei visitatori  alcuni settori del loro palazzo per permettere di assaporare meglio il glorioso passato della capitale siciliana. Otto appartamenti di cui alcuni con vista al mare e altri con vista della città.

 

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