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?Una svolta sul piano istituzionale certamente c?è, ed è stata generalmente condivisa.
Valuto positivamente i provvedimenti che sono stati adottati e sono favorevole alla nuova collocazione del turismo con un Ministro di rango elevato come quello dei Beni e delle Attività culturali.
È una soluzione che indica un nuovo modo di intendere il turismo. Non più un settore a sè stante, con le sue imprese e i suoi addetti, ma un?attività che entra a far parte di una ?materia? molto più ampia che è quella dei beni culturali.?
Lo ha detto il Commissario Straordinario dell?ENIT, Amedeo Ottaviani
intervenendo al Convegno Nazionale ?Turismo italiano? ? è in vacanza ?Politiche e investimenti per il rilancio del turismo italiano nella competizione mondiale?, organizzato a Ferrara nel corso della Borsa delle 100 Città d?Arte d?Italia.
Ottaviani ha aggiunto che ?così il turismo entra a far parte delle politiche di governo che riguardano la più grande risorsa del nostro territorio, la cultura, e può, quindi, trovare un terreno molto fecondo nei programmi che il governo intenderà avviare per la tutela e la valorizzazione delle grandi ricchezze culturali del nostro Paese. Una visione sistemica che è assolutamente necessaria per realizzare un modello italiano del turismo che veda tutte le politiche pubbliche ?dello Stato ma anche delle regioni, degli enti locali e dei privati? finalmente coordinate.?
Fra gli ostacoli da superare per mettere in condizioni il nuovo ministro, al quale sono affidate le sorti del turismo, di operare efficacemente in questo settore come in quello della cultura, il Commissario Straordinario dell?ENIT ha individuato l?inadeguatezza della dotazione finanziaria per le sue alte funzioni; la mancanza di un?organizzazione, di un budget per rendere veramente funzionale il Comitato Nazionale del Turismo. Così come la nuova Agenzia Nazionale del Turismo non eredita dall?ENIT una dotazione minimale per garantire un programma promozionale all?altezza di un Paese che è tra le prime potenze turistiche del mondo.