Testo e Foto di TERESA CARRUBBA



    Ha mantenuto il nome originario ?Molino Stucky?, il nuovo Hotel Hilton Venice, che sarà inaugurato il prossimo giugno a Venezia, sull?isola la Giudecca. L?imponente struttura neogotica che a fine Ottocento fu mulino e granaio gestito dall?industriale Giovanni Stucky, pur mantenendo intatta la caratteristica facciata di mattoni a vista, è stata sottoposta  ad una pregevole  ristrutturazione interna, degna di un hotel della catena Hilton. L?albergo, che ovviamente si pone come obiettivo un target di clienti di alto tenore, ha una capienza notevole, pur emanando fortemente un?atmosfera calda e accogliente, come fosse un palazzo di famiglia. Ben 380 camere su 8 piani, di cui 73 suite: 55 junior suite, 17 diplomatic suite ed una prestigiosa Presidential Suite con terrazzo sulla torre dell?ex-mulino e dotata di ascensore “Vip?” che la collega direttamente alla hall.

    

Centro congressi per 2000 persone, Centro fitness, solarium e Beautyfarm, piscina panoramica,molo di attracco privato.

Discorso a parte merita il servizio di ristorazione. Il Molino Stucky Hilton Venice, vanta ben quattro locali, tra ristoranti e bar: dal raffinato ed intimo Aromi Restaurant & Terrace, con tavolini anche in terrazza, a Il Molino Restaurant, un ambiente molto particolare che può accogliere fino a 218 persone. Dall?esclusivo Skyline Bar dove sorseggiare un aperitivo ammirando l?incredibile panorama della laguna dal suggestivo terrazzo al Rialto Bar & Lunge, per un drink o un caffè.

E ambienti di tale eleganza non potevano che essere affidati ad uno chef di talento il quale sapesse armonizzare la tradizione della cucina veneziana alla creatività più raffinata tanto da compiacere in ogni occasione la clientela dell?Hotel. Stiamo parlando di Franco Luise, lo chef scelto da Hilton International per il Molino Stucky .


    
Nato a Padova e cresciuto a Venezia, Luise ha più di 30 anni di esperienza e ha lavorato con tutti i grandi nomi dell?hotellerie e della ristorazione: dal celebre Cipriani di Venezia al Lapa Palace di Lisbona, dal raffinato Villa San Michele di Firenze all? Antica Osteria del Ponte di Milano, all?Hotel Caruso di Ravello. Franco Luise ha cucinato per Bill Clinton, Paul McCartney e Madonna.

 

Cucina tradizionale veneziana, dunque, attingendo persino alle ricette di sua nonna, per lo chef Luise che predilige cibi semplici, ma di altissima qualità e rigidamente rispettosi della loro stagionalità.
Nel menu dei ristoranti del Molino Stucky Hilton Venice trionferà il pesce fresco dell?Adriatico: sogliole, orate, branzini, scampi, granseole e capesante. E poi, nella stagione appropriata, il fritto di granchi di laguna, le moeche. Prediletti i piatti della tradizione, fra cui quelli a base di polenta e i prodotti tipici del territorio, come le castraure, i carciofi dalle sfumature viola tipici della vicina isola di Sant?Erasmo. Anche l?abbinamento dei vini sarà caratterizzato da scelte locali e territoriali: etichette di Veneto, Friuli, Trentino e Lombardia.

    
STORIA DEL MULINO STUCKY

Fu lo svizzero di origini veneziane Giovanni Stucky a volere il Mulino sull?Isola veneziana della Giudecca nel 1833, avendo intuito che la maggiore facilità del trasporto del grano su acqua rispetto a quello su terraferma faceva di quell?isola lagunare un?ottima localizzazione per impiantare il complesso industriale. I risultati gli dettero ragione. Il Mulino Stucky arrivò a macinare 2500 quintali di farina al giorno, dando lavoro a 1500 operai e operando 24 ore su 24, tanto che nel 1895 fu necessario ingrandirlo. I lavori furono affidati all?architetto Ernest Wullekopf cui si deve la famosa facciata neogotica, che per oltre un secolo fu considerata simbolo dell?architettura industriale italiana. Il periodo d?oro della famiglia Stucky si esaurì nel 1910, quando l?imprenditore fu assassinato da un proprio dipendente. Per il figlio Giancarlo il compito di mandare avanti il Mulino divenne molto impegnativo anche in considerazione del fatto che i loro macchinari furono considerati superati a causa dei nuovi trasporti su rotaie. La struttura chiuse nel 1955, abbandonata fino a quando la società dell?Acqua Pia Antica Marcia rilevò la struttura col progetto di recuperare l?antica area industriale, lasciandone inalterata l?architettura neogotica e trasformandola in un albergo Vip, affidata, come si è detto, alla gestione Hilton.