CARMEN DEL VANDO BLANCO
Dai tempi del Rinascimento, il disegno è stato considerato come la concretizzazione di un pensiero, la prova di una idea che precede l?opera d?arte, un elemento primordiale che dall?invenzione passa alla struttura per rivelarci lo spirito dell?artista. Il disegno svela la sua sensibilità, il suo talento, le sue emozioni fino all?inconscio? un concetto che è cambiato poi con la liberazione delle arti nell?Ottocento, quando il disegno è stato elevato alla dignità di mezzo artistico per se stesso.
Questa rassegna, appena inaugurata nel prestigioso museo madrileno, ha l?obiettivo di approfondire la sua modernità artistica, sfoggiando una selezione di 71 lavori su carta, realizzati da alcuni degli autori più rinomati nell?arte durante il XIX e il XX secolo. Opere firmate da Goya, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Picasso, Miró, Freud e Warhol, fra gli altri, che, facendo parte di una collezione privata spagnola -la ?colección Abelló?-, vengono allestite per la prima volta dentro un ambiente così vasto.
Dalla mano degli artisti presenti, si segue l?evoluzione di questa disciplina lungo i due secoli, a partire da Goya per arrivare a Lucien Freud. Un cammino completo che mette in luce gli ultimi trenta anni dell?Ottocento e la prima metà del Novecento, periodo del trionfo delle vanguardie, dall?Impressionismo al Surrealismo.
Dentro questo arco di tempo, questa celebrazione del disegno punta sulla produzione spagnola, data la risonanza internazionale raggiunta dalla maggior parte degli artisti spagnoli riuniti in questo straordinario appuntamento, come Pablo Picasso, Juan Gris, Julio González, Óscar Domínguez, Salvador Dalí o Joan Miró.
Il percorso espositivo inizia con uno splendido ritratto a matita, eseguito da Goya a sua moglie nel 1805. Il pittore aragonese fu l?indiscusso precursore dell?arte moderna, specialmente nella grafica con la quale conquistò una grande notorietà internazionale.
Seguono Degas con il rivoluzionario ?Dopo il bagno?; a grande distanza del modelo naturale, Matisse con ?Giovane pettinandosi? e ancora più lontano, fino alla sfigurazione, ?Donna accovacciata? di Egon Schiele.
Dopo l?enfasi cromatico e la ricerca di emozioni dell?Impressionismo e dell?Espressionismo da parte di Pissarro, Bonnard, Nolde, Munch e Kandinsky, nasceranno i primi germi del disegno como creazione autonoma: dal sintetista Gauguin al sofisticato Klimt, l?esistenzialista Giacometti o lo stesso Van Gogh, di cui si può ammirare ?Testa di una contadina? di una grande forza espressiva.
Da segnalare, la stupenda serie di opere su carta di Picasso, che rappresenta una mininarrazione dell?artista malagheno e del suo secolo.
Non potevano mancare altri interpreti della corrente cubista e delle sue derivazioni come Gris o Blanchard, Gargallo e Torres García. Spiccano ugualmente l?opera su carta di Julio González, nel passato secolo figura chiave della scultura che egli stesso definì ?disegno nello spazio?.
Dall?altro estremo, per la sua semplicità primitiva, appare ?Donna nuda in piedi? di Brancusi, mentre un?altra, ?Donna seduta?, eseguita da Henry Moore, domina maestosamente la scena.
Il Surrealismo, un? altro dei grandi movimenti dell?avanguardia del Novecento, si manifesta attraverso gli spagnoli Miró, Dalí -quest?ultimo col suo capolavoro ?Ritratto del padre dell?artista e sua sorella?- e Óscar Domínguez, oltre a André Masson e René Magritte.
Chiude il percorso espositivo la seconda metà del XX secolo, con una buena dimostrazione ad opera di Balthus, Freud e Warhol, insieme a dei disegni di Miró, come il suo ?Omaggio a Pollock?, dove i tratti non sono più i contorni che fissano l?esterno e l?interno ma dei veri tragitti, linguaggio di una azione piú veloce del proprio pensiero: il disegno allo stato puro.
Una rassegna che, attraverso i lavori su carta, ci trasmette tutte le vibrazioni dei loro autori.