CLOTILDE PATERNOSTRO


Luciano Fabro con La Ruota (1964)
foto di Daniel Soutif)
Archivio G.Colombo-MI

    

Al MADRE di Napoli : ?Luciano Fabro ? Opere 1963-1967?  (sino al 6 gennaio 2008), Fabro e l?Arte Povera. Arte Povera (1967). E tutto è visto nella essenzialità del segno. Le sculture di Fabro disegnano lo spazio, delineano la forma, sottendono spessore e massa. Tutto è ridotto al termine primo: la linea. Solo spazio, linea, equilibrio ? es. Ruota (1964) e così Struttura ortogonale (1989), non in mostra ovviamente quest?opera ma che ugualmente citiamo perché esempio lucido, privo di sovrapposizioni e sicuro veicolo di concetti. Ermeneutica è la scultura di Fabro ? concetti da inviare ?oltre?, da trovare ?oltre?; è mezzo per andare nell?ultramondano; è una ?cosa? che consente il passaggio e l?ultramondano è il fine. Heidegger (e Gadamer) ha ispirato più artisti; la pittura di Breccia, la scultura di Fabro.     

Struttura ortogonale (1989)
Archivio G.Colombo-MI

    Materiali e tecniche fanno il giuoco dell?autore. In questo essere quasi avulse dal reale, le 22 sculture in mostra sottolineano il passaggio per la dimensione ?altra?. Heidegger diceva: – ?la parola? ; ?l?arte? è anch?essa ? parola?: Fortemente concettuale è Fabro e la sua ?semplicissima? scultura è forse la via migliore perché la più pura, la più libera, per il discorso che ha inteso fare?-.? Il linguaggio (l?arte) è la casa dell?essere e in questa dimora abita l?uomo? (Heidegger).