CARMEN DEL VANDO BLANCO


Canova

L?eros in tutte le sue sfaccettature interpretato dall?arte di diversi autori di rilievo in una mostra che riprende il titolo dell?ultimo libro dello scrittore francese Georges Bataille, ?Les larmes d?Eros?, giustificato dall?ispirazione che trae da alcune delle sue idee sull?erotismo, incentrandosi sui tormenti della passione, il lato più recondito del desiderio sessuale.

L?approccio a tutti gli orientamenti e nicchie del desiderio, quindi, lo sguardo maschile e femminile, l?etero e l?omo, il voyeurismo e l?esibizionismo, la schiavitù e il sadomasochismo, insieme  ai vari tipi di feticismo, ecc. illustra la trasmissione del grande repertorio dei miti dell?Eros, tanto quelli provenienti dall?Olimpo grecoromano come quelli tramandati dalla Bibbia, mostrando la sua trasformazione nell?epoca moderna, in grado di assegnargli nuovi sensi perversi.

Curata da Guillermo Solana, responsabile artistico del prestigioso museo, una serie di 121 opere fra dipinti, sculture, fotografie e video, allestita con un criterio tematico -ogni sala è dedicata a uno dei grandi miti di Eros-, percorre dal Romanticismo al Simbolismo, al Surrealismo e al Contemporaneo, includendo alcuni capitoli più lontani con flashback verso il Rinascimento e il Barocco per mettere a fuoco il nesso fra l?arte dei secoli passati e la creazione più attuale.

Magritte
Nel Thyssen, ?Afrodite? (Venere per i latini) appare nei dipinti di Amaury-Duval e Bouguereau e in una scultura di Rodin, aggiornata in una fotografia di Rineke Dijkstra e in un dipinto di John Currin; ?Eva e il serpente? in cui gli artisti moderni ?come Gauguin e Toulouse-Lautrec- si concentrano nella loro complicità, insieme alle più recenti foto di Avedon e James White, dimenticando Adamo; ?Sfinge e Sirene?, due mostri mitologici che simboleggiano la seduzione: le sfingi viste da Moreau o Vedder accompagnano le percezioni più attuali di Mapplethorpe, Bourgeois o Quinn, mentre le ninfe o sirene interpretate da Corot, Courbet, Burne-Jones e von Stuck si misurano con una posteriore fotografia di Tom Hunter; ?Le tentazioni di Sant?Antonio?, la scena dell?eremita preda di visioni perturbatrici che introduce il voyeur, viene interpretata da Furini, Cézanne, von Stuck e Antonio Saura; ?Il martirio di San Sebastiano?, condannato morte da Diocleziano, con la sua espressione fra l?agonia e l?estasi ?figurato da Bronzino, Reni, Ribera e Moreau e scolpito da Bernini-  è diventato l?icona gay per eccellenza; ?Andromeda incatenata?  alla roccia e poi salvata da Perseo, permette ad artisti come Rubens e Millais di esprimere al meglio la contrapposizione fra la carne nuda e l?armatura nera dell?eroe, un mito evocato dai surrealisti Dalì, Dominguez, Penrose e Bellmer; ?Il Bacio? secondo Munch, Rodin, von Stuck, Ernst, Magritte, Warhol si completa con tre video sulla coppia di Bill Viola.

Cezanne
Nella sede di Caja Madrid, ?Apollo e Giacinto? diede spunto al grandioso capolavoro del Tiepolo della collezione Thyssen e, posteriormente, ai neoclassici Broc, Blondel e Dubufe; ?Il sogno di Endimione?, come un passivo oggetto erotico, viene ritratto da Rubens, Guercino, Girodet o Canova fino al recente video di Sam Taylor-Wood che riprende David Beckham nel sonno; ?Cleopatra o l?agonia  voluttuosa?, le sue posizioni ottocentesche ricordano quelle dell?orgasmo e un?altra bella suicida, Ofelia, viene immortalata da Gregory Crewdson e Tom Hunter, mentre Man Ray, Dalì e Delvaux identificano la morte con la chiamata ?petite mort?, l?estasi; ?Maddalena penitente? rivive nei lavori di Luca Gordano, Canova, Lefebvre, Puvis de Chavannes, Kiki Smith e Marina Abramovic; ?Cacciatori di teste? nelle storie bibbliche, la decapitazione si presenta come metafora della castrazione per mano femminile attraverso i dipinti di Francesco del Cairo, Valentin de Boulong, Jacob van Oost, Guercino, Tiepolo, Benjamin Constant, Lévy-Dhurmer, Franz von Stuck e Cindy Sherman.
Senza pregiudizi o tabù, la rassegna totalmente riuscita nel suo obiettivo, attraverso diverse epoche e autori artistici, affronta ripetutamente alcuni motivi simbolici per delineare il linguaggio invariato e, allo stesso tempo, mutante del messaggio erotico.