ANGELO LO RIZZO
L?occhio destro chiuso, capelli lunghi e ricci, cappellino con risvolto di pelliccia, vestito riccamente ricamato : ecco come viene rappresentato ai posteri, su un dipinto, il famoso menestrello, guerriero, diplomatico, avventuriero Oswald von Wolkenstein. Esponente di spicco della cultura e della vita medioevale, da ben 24 anni è il padrino di una delle manifestazioni più interessanti e suggestive dell?Alto Adige.
Anche quest?anno, quindi, storia, tradizione e folclore tornano ad incontrarsi ai piedi dell?Alpe di Siusi tra venerdì 9 e domenica 11 giugno, quando in sella a splendidi cavalli avelignesi, squadre di cavalieri medievali si sfideranno nell?emozionante Cavalcata di Oswald von Wolkenstein. La rievocazione storica è un tributo alla memoria di uno dei più famosi trovatori medioevali di lingua tedesca , e vedrà oltre un centinaio di partecipanti darsi battaglia fra ali di folla che, come al solito, attirerà non solo moltissimi amanti dei cavalli, ma anche appassionati di antichi tornei, folclore e natura. Le squadre, composte da quattro cavalieri ( ma ci sono anche molte belle amazzoni), abbigliati nei costumi tipici delle rispettive vallate, partono da Ponte Gardena, in valle Isarco, dal Castello natale di Oswald, lo ?Schloss Trostburg? ( Castel Forte).
Il premio più ambito è lo Stendardo. Ne entrano in possesso, per la durata di un anno, i cavalieri o le amazzoni che vincono il Torneo, facendosi nel contempo depositari dello ?onore cavalleresco?. Le prove da superare sono diverse e tutte in luoghi diversi. Il primo torneo ?La passeggiata degli anelli? si svolge a Castelrotto, sul monte Calvario, e si tratta di una prova di abilità. I quattro cavalieri che compongono ogni squadra devono, a turno e passando al galoppo ,infilare un?asta in tre anelli appesi a intervalli regolari. La seconda prova , molto spettacolare, è chiamata ?Il Labirinto? e vede impegnati tutti i cavalieri contemporaneamente: la sfida al galoppo per raggiungere la fortezza. Si tiene a Siusi, vicino a Castelvecchio dove l?amato Oswald abitò, e la maggiore difficoltà del torneo consiste nell?attraversare un labirinto in groppa al cavallo e giungere al traguardo prima degli avversari.
Segue poi al laghetto di Fiè il terzo gioco, ?il Galoppo? . Qui i cavalieri devono abilmente far percorrere ad una biglia uno scivolo, recuperarla, superare un percorso ad ostacoli e poi giungere ad un cancello facendo camminare il proprio quadrupede ?a ritroso?. Il Gran Finale, nel pomeriggio, sui prati ai piedi di Castel Presule, con il coreografico ?Passaggio fra le porte?. Come in una gara di slalom i cavalieri si sfideno a galoppare zigzagando tra pali infissi nel terreno impugnando l?asta, da passare successivamente ai compagni di squadra come un testimone. Qui, nella spettacolare cornice scenica ed architettonica del maniero, avverrà anche la premiazione della squadra vincente.
La Cavalcata è aperta a tutte le razze di cavalli : dal tradizionale aveglinese, agile e tranquillo, agli arabi dal temperamento focoso. Ma a prescindere dalla razza, cavallo e cavaliere formano un binomio inscindibile, e spetta al cavaliere ? o amazzone ? far emergere il meglio dal proprio cavallo.
Si può esserne certi : anche questa 24^ edizione della Cavalcata sarà un?ottima occasione per tutti coloro che amano la natura e desiderano vivere in un?oasi paradisiaca, per conoscere questa parte dell?Alto Adige. E sembra quasi che Oswald von Wolkenstein, il poeta del 14° secolo, impavido cavaliere di cappa e spada, voglia invitare tutti coloro che amano vacanze tranquille, distensive, sicure a venire qui, all?Alpe di Siusi, sul più grande altipiano d?Europa, all?ombra dei ripidi torrioni e delle alte vette dolomitiche, dove il passato è il compagno naturale del presente, dove la tradizione continua a vivere per noi.