ANGELO LO RIZZO

    

      Saranno le accoglienti sale dell’Hotel Ambassador di Tortoreto Lido in Abruzzo ad ospitare dal 1 al 3 dicembre la 74^ Assemblea nazionale dell’AIRA, l’Associazione che da più di trenta anni si rivolge agli oltre duecentomila dipendenti d’albergo operanti in Italia.

      Il rapido progresso tecnologico ed il vertiginoso ampliarsi delle conoscenze hanno profondamente mutato la figura del dipendente d’albergo, la cui preparazione scolastica diventa superata nel giro di poco tempo. Di qui la necessità di continuare anche durante il periodo lavorativo, la preparazione professionale mediante attività di formazione.

     Tempo fa Nazario Altieri, Presidente dell’AIRA, in un nostro incontro ebbe a dire “ come impiegati d’albergo quando parliamo del nostro lavoro parliamo del nostro albergo, della nostra azienda, del posto di lavoro come fosse la nostra casa e lo difendiamo a tutti i costi. Il primo ed ultimo volto che il cliente incontra è il nostro e dovrà portare un buon ricordo di noi e dell’azienda che rappresentiamo”.
    
Ed è per questo che l’AIRA continua a considerare l’aggiornamento della preparazione professionale un vero e proprio investimento, del quale è poi possibile misurare la produttività. I pur notevoli vantaggi derivanti dall’uso del computer non possono far dimenticare che la personalizzazione del servizio è un fattore di grande qualificazione dell’impresa alberghiera che non può certamente essere sostituito dal cervello elettronico.

      Specialmente per i più giovani il desiderio di aderire ad un’associazione di categoria professionale parte dal presupposto di trovare l’opportunità di migliorare la qualità del proprio ruolo nell’ambiente di lavoro e che al tempo stesso aiuti a crescere individualmente in una società che oggi – più di ieri –ci sollecita a stare al passo con la tecnologia e le esigenze della clientela. Lavorare in un’azienda di servizi come l’albergo spesso può essere assai più difficile che operare in altre tipologie aziendali. Alla base di tutto sono le sue esperienze che l’aiutano, ma oggi ciò che più si fa sentire è il desiderio di un aggiornamento e di una formazione professionale per contare di più.