LUISA CHIUMENTI



E? stata allestita recentemente in Roma, nelle sale del Complesso del Vittoriano la mostra ?Il Viaggio di Eleonora Duse intorno al Mondo?. Curata da Maurizio Scaparro, Maria Ida Biggi e Alessandro Nicosia, l?esposizione nasce dal progetto scientifico di Maria Ida Biggi Direttore del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini e docente di spettacolo nella Facoltà di Lettere dell?Università Ca? Foscari di Venezia.
La mostra illustra la figura artistica della grande attrice Eleonora Duse, da una angolazione del tutto nuova. Uno dei ?miti? che si sono spesso identificati con il concetto di ?identità nazionale? , viene proposto al grande pubblico, sul piano più propriamente umano, analizzando ad esempio il suo particolare  rapporto con la figlia, attraverso il copioso carteggio con cui rimasero a lungo strettamente unite e le sue affascinanti esperienze di viaggio. Da queste ultime scaturisce l? interessante, indiscutibile peso che la sua personalità ebbe non soltanto sulla vita teatrale, ma anche su quella sociale e civile del nostro Paese nel delicato periodo postunitario. In tal senso la bella mostra del Vittoriano si manifesta come omaggio alla grande attrice, da celebrare giustamente in occasione del centocinquantesimo anniversario dell?Unità d?Italia, il Paese che amava al punto, da concludere spesso le lettere alla figlia Enrichetta,  con l?espressione ?Viva l?Italia!?, spesso ricordandole il senso del dovere verso la Patria e di quanto ella stimasse in particolare la figura di Mazzini, augurandosi che …? la sua luce e la sua fede scenda in ogni core??. La mostra, organizzata da Comunicare Organizzando, che fa parte appunto del programma delle Celebrazioni del 150° Anniversario dell?Unità d?Italia, é stata  promossa dalla  Fondazione Giorgio Cini e Il Teatro Italiano nel mondo ? Progetto della Compagnia Italiana con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Società Italiana degli Autori ed Editori in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Lazio ? Assessorato alla Cultura, Arte e Sport. Essa si articola in un percorso variegato, in cui si passa dai dipinti ai  bozzetti scenografici, agli affascinanti costumi, abiti e fotografie d?epoca, per non parlare delle locandine, dei manifesti e dei programmi di sala, capaci, con la loro aulica grafia di ricreare atmosfere d?epoca di grande efficacia.

A mano a mano si possono così sfogliare una serie di  lettere e telegrammi, di oggetti e di memorabilia, in una sequenza espositiva che mette in risalto l?autonomia creativa e lo spirito innovativo della sua arte evidenziando anche le capacità imprenditoriali e le doti organizzative dimostrate dalla Duse nella sua articolata esperienza teatrale.
E? noto come l?attrice  abbia intrattenuto rapporti d?amicizia vivaci e stimolanti con personaggi di alto livello nella società e nella cultura internazionale del tempo, quali: da Giuseppe Giacosa a  Matilde Serao, a d?Annunzio, Pirandello, Rainer Maria Rilke, George Bernard Shaw, Isadora Duncan, Natalia Gontcharova, per citarne soltanto alcuni.

Nella seconda sezione della mostra il visitatore riesce proprio ad ?entrare? nel mondo della Duse, e nelle affascinanti  vicende delle sue tournées internazionali, a cominciare   da quella sud-americana del 1885, con un repertorio basato soprattutto su testi teatrali francesi, a quella in Egitto del 1891 e poi a tutte quelle che si susseguirono lungo l? intero arco della fine del secolo, in Europa, in Russia e negli Stati Uniti, con  testi francesi, ma anche  italiani (da Goldoni a Marco Praga a Verga), nonchè  traduzioni da Shakespeare appositamente eseguite per lei da Arrigo Boito e pièces di Ibsen). Ripercorrendo poi i primi anni del Novecento, la mostra ricorda il rapporto particolarissimo con D?Annunzio e gli anni in cui l?attrice iniziò ad inserire nel proprio repertorio e a  portare in Europa e negli Stati Uniti e ancora in Sud America i testi teatrali che il Poeta scriveva per lei.


Ma sarà Pittsburgh a vederla sulle scene per l?ultima volta, a conclusione di una lunga tournée che dal 1921 al ?24 l?aveva vista partire  da Torino con una storica messinscena de ?La donna del mare? di Ibsen, per poi dirigersi a Vienna, Londra, New York, Chicago e Philadelphia, fino a l?Avana, New Orleans,  a San Francisco e Pittsburgh appunto, dove moriva, all?improvviso, nel ?24.
La breve, ma intensa esperienza con il cinema é documentata in mostra dalla proiezione del film ?Cenere?.  

I documenti esposti, tutti originali,  provengono dall?Archivio Duse della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dal Museo Teatrale del Burcardo di Roma, dal Museo Civico di Asolo e da altre collezioni pubbliche  e private.
La casa editrice Skira ha pubblicato un prezioso Catalogo, curato da  Maria Ida Biggi, che raccoglie oltre ad un bel materiale iconografico, numerosi testi di approfondimento soprattutto sulle esperienze di Eleonora Duse nei diversi paesi, firmati da importanti studiosi, quali : Mirella Schino, Franco Perrelli, Paola Bertolone, Francesca Simoncini.
Ricordiamo infine, quali collaboratori ufficiali della mostra: Cinecittà Luce, Rai Teche, Hotel Eden.

Per informazioni:

tel. 06/6780664;
Centro studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma europeo tel. 041/2710234 e-mail: teatromelodramma@cini.it;
www.cini.it