Testo e Foto di STEFANO ROSSINI



    

Immaginate una terra quasi perennemente abitata dalle nebbie e dai vapori, una landa in cui la superficie è tagliata da canali, valli e fiumi e in cui i paesaggi sfumano tra i ricci della foschia e non si capisce più dove è terra e dove è acqua. Da Comacchio sino a Venezia, la storia del territorio è la storia di come l?uomo abbia saputo controllare il rapporto tra questi due elementi. E? un equilibrio precario, più volte mutato nel corso dei secoli, che ha portato fortuna o distruzione alle città che si adagiavano lungo gli argini dei tanti rami del Po e del Reno.

 

Le bonifiche hanno inciso in modo determinante nell?evoluzione geomorfologica, ridisegnando il territorio per venire incontro alle esigenze dell?uomo e oggi sono un baluardo importante per la salvaguardia del patrimonio naturale del parco del delta del Po. Immagine ancora viva e pulsante di questo incessante lavoro è il Museo della bonifica di Argenta e l?impianto idrovoro di Saiarino.
    

    
Lungo le larghe golene dei fiumi, in inverno ogni suono è ovattato. Capita solo di percepire il lontano latrato dei cani alla ricerca del bianchetto, il tartufo di pineta. A due passi dal centro di Argenta eppure così isolato dal caos cittadino si trova l?impianto di Saiarino. Oltrepassato il grande cancello di ferro battuto, una strada conduce in un parcheggio tra due edifici. La villetta è il centro direzionale dello stabilimento: ai piani alti si trovano gli uffici, nei sotterranei gli archivi. Gli archivi nei sotterranei? O sono sconsiderati, oppure sono molto sicuri del loro lavoro! Sicuramente la seconda. E una visita guidata all?impianto di pompaggio ne è la dimostrazione. La guida è entusiasta delle macchine e del funzionamento di tutto il centro! E ne ha ben ragione.

 

 
    

        
Il fascino di questo luogo è davvero irresistibile. Il punto di forza di tutto lo stabilimento è proprio la grande sala delle pompe idrovore. Se a tutta prima si ha l?impressione di trovarsi in un museo ottimamente conservato ma legato ad un passato ormai trascorso, ci si rende subito conto che non è così! Gli imponenti macchinari in stile primi del novecento, i manometri e i sistemi a contrappesi meccanici: tutto è perfettamente funzionante!
    

        
Dal cantiere idrovoro di Saiarino, di proprietà del Consorzio della Bonifica Renana, si controlla lo stato del fiume, il suo livello e tutte le informazioni utili a riguardo. Alcuni anni fa lo stabilimento è stato restaurato per cercare di limitare i danni del tempo, ma tutto il lavoro è stato fatto nel massimo rispetto filologico dell?impianto senza però dimenticare la funzionalità. Il risultato è sorprendente: una struttura moderna e all?avanguardia che ha mantenuto intatto il suo stile e il suo fascino art nouveau. I nuovi sistemi informatici sono stati sì installati ma posizionati in modo discreto, in modo da rimanere fuori portata.


    
Il museo presenta il sistema generale, i manufatti, gli impianti e il loro funzionamento. Una mostra permanente, entro l?edificio della chiavica emissaria, offre informazioni storiche e tecniche, e molte ancora sono le sale da visitare.

Una passeggiata tra antico e moderno, tra sistema museale e stabilimento attivo, tra archeologia industriale e moderne apparecchiature: il Museo della bonifica di Argenta offre tutto questo, immerso nella preziosa cornice del Parco del Delta del Po dell?Emilia Romagna.


Prenotazioni, biglietteria, guide specializzate presso il Museo delle Valli d?Argenta (via Cardinala)

tel. e fax 0532.808058