ANDREA CERRETI
Sono state decisamente troppe le 30 ore di uragano che si sono abbattute sul Messico alla fine dell?ottobre scorso. Wilma si è lanciata con particolare crudeltà sulla Riviera Maya, più precisamente su Puerto Morelos, Cancun e l?isola di Cozumel, lasciando dietro di sé macerie, alberi divelti, spiagge ridotte a pattumiere. Un disastro che ha provocato danni economici considerevoli al paese, ma che sono arrivati a cascata anche su tutti i Tour Operator che programmano il Messico e che avevano impegni di voli charter in prossimità del Natale e delle festività.
I risultati li conosciamo tutti. Alberghi danneggiati, ristoranti e bar spazzati via, spiagge irriconoscibili. Persino l?aeroporto di Cancun ha avuto numerosi danni subito dopo il passaggio di Wilma e anche i due parchi naturali famosissimi in tutto il mondo, Xcaret e Xe-là sono stati danneggiati con alberi secolari ridotti a cespugli. E dire che il precedente uragano Emily che si era abbattuto per 8 ore, sembrava che avesse prodotto il peggio. Ma come si sa, il peggio non è mai morto.
Ma come è adesso la Riviera Maya? In quale stato effettivo si trova? Nel mese di dicembre l?occupazione delle stanze è stata del 50% a fronte dell?85 % dello scorso anno. Il che significa che il turista di tutto il mondo, ubriacato dalle immagine propinate da tutte le televisioni, ha preferito orientarsi su altre destinazioni, con perdite per il Messico di circa 2 milioni di dollari per entrate valutarie.
Approfittando comunque del momento, molti alberghi che avevano bisogno di essere rinnovati hanno deciso di farlo adesso, così come i tanti ristoranti e bar danneggiati.
Nel frattempo l?Ente per la promozione turistica del Messico ha dato il via a una campagna pubblicitaria per rilanciare l?immagine della regione colpita dall?uragano Wilma. L?investimento pubblicitario è di 10 milioni di dollari. E la cosa più difficile, è portare a conoscenza di tutti, che le immagini che in molti abbiamo visto, intrise di pioggia, vento, lampi e tuoni, sono solo un ricordo da cancellare perché adesso su quelle spiagge, splende il sole. D?altra parte nessuno t.o. porterebbe turisti in posti se fossero ancora impraticabili, con il rischio di danneggiare sia la propria immagine e magari incorrere in richieste di danni da parte del turista, oggi fin troppo smaliziato. Quindi scegliendo operatori seri e specializzati sulla destinazione si potrà essere sicuri che quanto descritto e offerto corrisponde alla reale situazione.
Altri importanti investimenti sono stati stanziati dal governo per aiutare gli albergatori, per sistemare gli aeroporti, per il rifacimento delle strade,spiagge, giardini illuminazioni e altri tipi di servizi pubblici.
Quindi il governo messicano si è mosso subito per dare un segnale forte al mercato, dando avvio a un piano di impegno finanziario per parecchi milioni di dollari nell?intento di risistemare velocemente quanto danneggiato dalla furia di Wilma.
Ma gli investimenti sono stati previsti anche per la costruzione del terminal 3 dell?aeroporto di Cancun, il secondo per traffico dopo quello di Città del Messico e per la costruzione di 10 mila nuove camere d?albergo su tutta la costa nei prossimi anni.
Gli americani e i canadesi sono i primi visitatori della riviera Maya, poi gli stessi messicani, a seguire gli europei. Di questi il 20% sono gli italiani che amano particolarmente la penisola dello Yucatan.
E? stata recentemente nominata dal Ministro del turismo messicano Rodolfo Elizondo la nuova direttrice dell?Ente per la promozione turistica del Messico. Si chiama Magdalena Carral e si occuperà dell?immagine del Messico in tutto il mondo.
Ente per la promozione turistica del Messico
Tel 06/ 4874698