CLARA DI MEGLIO



    

La Puglia punta in alto,  il promontorio del Gargano che racchiude tutte le tipologie del turismo diventerà prodotto d?eccellenza turistica. E? quanto auspicato dai responsabili della Comunità Montana e anche dalla Regione Puglia.

La Comunità Montana del Gargano comprende 13 Comuni: Mattinata, S.Giovanni Rotondo, Monte S.Angelo, Peschici, Vieste, Rodi Garganico, Sannicandro, Ischitella, Carpino, Vido del Gargano, San Marco in Lamis, Cagnano Varano, Rignano Garganico. Ciascuno di questi Comuni ha delle proprie caratteristiche che la contraddistinguono formando il mosaico dell?offerta turistica del Gargano. 

Per capire e analizzare quale è la situazione attuale e ciò che si potrà realizzare in un prossimo futuro è stato dato incarico all?Econstat, società di consulenza  turistica, di realizzare un Piano strategico di marketing turistico del Gargano che è stato presentato a Roma presso la sede della Regione Puglia. Alla conferenza stampa  sono intervenuti il presidente della Comunità Montana Nicola Pinto, Piergiorgio Togni membro del Consiglio di Amministrazione dell?Enit Agenzia del Turismo, Renzo Arbore, che in quanto ambasciatore della sua Regione si spende sempre con slancio e simpatia per la sua terra, ed è intervenuto a sorpresa il Presidente della Regione Niki Vendola. Ha raccordato i vari interventi l?annunciatrice della RAI Alessandra Canale.


    
Prima di presentare il Piano marketing il Presidente della Comunità Montana Pinto ha sintetizzato la linea programmatica che la Comunità si è data, per fare del Gargano un polo turistico, offendo più servizi, creando la Gargano Card, fidelizzando i turisti con incentivi, collaborando con i t.o. per i pacchetti turistici, già avviata la collaborazione con l?ORP  (Opera Romana Pellegrinaggi) per il  turismo religioso. Ma l?offerta turistica è ampia e diversificata come è il paesaggio e il territorio del Gargano. Ma si vedrà nei particolari del Piano quanto e cosa è possibile fare.

 Dal canto suo Togni si è congratulato con chi finalmente ha capito che il turismo non può andare avanti se non si applica una vera politica turistica, e non si realizza un piano strategico, i turisti nel giro di dieci anni raddoppieranno e cerca i  luoghi che possano offrire tante cose proprio come il Gargano, che ha mare, montagna, castelli e torri saracene, centri storici , risorse enogastronomiche, artigianato, e luoghi sacri valgono per tutti S. Giovanni Rotondo e Monte S. Angelo con la Grotta dell?Arcangelo Gabriele, ma è necessario qualificare l?offerta, quindi migliorare la qualità nei servizi, nell?accoglienza, nella formazione professionale. L?Enit è stata dotata di 50 milioni di Euro e nel suo ruolo istituzionale deve promuovere il nostro Paese all?estero, e se il Gargano diventa destinazione d?eccellenza sarà più facile. Del resto in questi ultimi anni il turismo in Puglia è andato sempre più aumentando, e i turisti cominciano a conoscerlo meglio.
    

    
Non trascurabile il problema dei trasporti e dei collegamenti, argomento oggetto di discussione e ne ha parlato anche il presidente della Regione Vendola. Per il Gargano manca per esempio un aeroporto, i trasporti ferroviari sono carenti e  mal collegati i vari  paesi, quindi il turismo verso questo promontorio è soprattutto  quello automobilistico, con intasamenti stradali facilmente immaginabili in alta stagione. 

Problemi che conoscono bene i responsabili del turismo ma se manca una politica dei trasporti, una strategia turistica, tutto diventa più difficile.

 

 

IL PIANO STRATEGICO

 

?Il turismo è un?industria e come tale va visto? così ha esordito il Prof. Stefano dell?Aglio direttore dell?Econstat che con il suo gruppo di lavoro ha realizzato  il Piano. Il progetto, che dovrebbe essere proiettato in 5 anni,  è stato portato avanti in un anno di lavoro, è stato diviso in più momenti, diagnosi, indagine turisti, strategia, progettualità.

 Primo lavoro quindi è stato quello di analizzare la situazione attuale di tutta l?area con la valutazione delle risorse e dell?attuale sistema turistico, quindi impostare  la strategia del rilancio e poi i progetti di sviluppo.

Sono state condotte  indagine  sulle motivazioni del viaggio sia tra i turisti che in estate erano presenti  sulle spiagge, sia tra i t.o. stranieri i quali hanno ribadito la necessità di migliorare l?accessibilità alla zona, soprattutto aerea, migliorare il rapporto qualità-prezzo, sviluppare nuovi prodotti per destagionalizzare il flusso turistico, e lanciare una campagna pubblicitaria per creare l?identità Gargano.

 

Ponderoso il Piano e molto articolato. Per quanto riguarda la strategia, per esempio, sono stati centrati 10 obiettivi, come rilanciare una nuova immagine per la marca Gargano, sviluppare nuovi prodotti turistici in modo da mettere in gioco tutte le

risorse disponibili dell?area e estendere la stagione turistica, rafforzare il sistema commerciale e sviluppare sistemi di prenotazione per l?intero Gargano, qualificare l?offerta ricettiva alberghiera, specie sulla costa e diversificare quella extralberghiera nell?entroterra, qualificare la professionalità del turismo.


    
Il Piano scende nei particolari anche nell?individuare il ?portafoglio? prodotti turistici: Mare (tradizionale,climatico-sociale), Relax (turismo rurale), Attività

(itinerari scoperta, ecoturismo  e vacanza attiva, sport acquatici, sub e naturalismo marino),Interesse speciale (eventi, religioso).

Non mancano i progetti di intervento sull?organizzazione del sistema turismo, sulle risorse, e le strutture, sui trasporti e collegamenti, c?è anche la proposta del metro del mare, e sulla promozione e comunicazione.

Un Progetto completo che una volta realizzato potrebbe veramente portare il Gargano, con un suo marchio ben riconoscibile, una destinazione d?eccellenza in Italia.

Anche il presidente della Regione Niki Vendola è per le innovazioni e stimola tutte le nuove iniziative che servono a fare sistema, sistema del turismo pugliese che diventa complementare con quello locale,  allargando così l?intervento a tutta la Regione, e  ha sottolineato come bisognerebbe saper sfruttare meglio  alcuni filoni, come quello religioso prendendo ad esempio Santiago di Compostela che con il Cammino di Santiago ha, non solo fatto conoscere la Galizia, ma anche le altre regioni che il Cammino attraversa entrando in Spagna, in Italia si sta risvegliando l?interesse per la Via Francigena, bisognerebbe approfondire  l?argomento. La Puglia può offrire tutta una gamma di turismi, dal naturalistico allo scientifico, tanti prodotti ma poi ?la Puglia è  lontana, mal collegata con il resto del Mezzogiorno?.

Nel corso della conferenza stampa tanti interventi, spiegazione particolareggiata del Piano strategico ma non si è parlato di quanto tutto questo bel Piano verrebbe a costare. Pare che i  fondi dovranno essere trovati dai vari Comuni che fanno parte della Comunità  Montana, con l?apporto della Regione.  Ma questo è un argomento da trattare successivamente.