LUISA CHIUMENTI
E stato presentato in anteprima mondiale a Roma ( Roma, Gate – Ala Mazzoniana-Stazione Termini), il Caravaggio dei Windsor la tela de “La chiamata dei Santi Pietro e Andrea” che Horace Walpole ebbe a definire “il più bel Caravaggio.
Affascinante la storia che ha circondato lopera: in realtà una tela raffigurante la “Chiamata dei Santi Pietro e Andrea” era conservata nei magazzini della Royal Gallery di Hampton ed era attribuita ad un seguace di Caravaggio. Si trattava di un quadro ingiallito dalla vernice, sporco e poco leggibile, che tuttavia leccezionale abilità di Sir Denis, intuì essere.. qualcosa di diverso. Dopo aver fatto quindi eseguire alcuni tasselli di pulitura, egli, pur con le iniziali, evidenti difficoltà di lettura, diede inizio agli accurati studi che avrebbero infine condotto alla attuale,definitiva, attribuzione al Caravaggio.
Ed ecco come Sir Denis Mahon, uno dei massimi esperti e studiosi dell’arte del Seicento, Ha avuto ora lidea di realizzare a Roma la mostra “Caravaggio. Capolavori nelle collezioni private”, all’interno della quale ha pensato di esporre per la prima volta quel dipinto ritrovato” (che resterà presso il GATE Termini Art Gallery, fino al 31 gennaio 2007), sottolineando così il fatto che Roma fosse appunto la città che aveva visto la luce di quella tela.
Affascinante la storia che ha circondato lopera: in realtà una tela raffigurante la “Chiamata dei Santi Pietro e Andrea” era conservata nei magazzini della Royal Gallery di Hampton ed era attribuita ad un seguace di Caravaggio. Si trattava di un quadro ingiallito dalla vernice, sporco e poco leggibile, che tuttavia leccezionale abilità di Sir Denis, intuì essere.. qualcosa di diverso. Dopo aver fatto quindi eseguire alcuni tasselli di pulitura, egli, pur con le iniziali, evidenti difficoltà di lettura, diede inizio agli accurati studi che avrebbero infine condotto alla attuale,definitiva, attribuzione al Caravaggio.
Ed ecco come Sir Denis Mahon, uno dei massimi esperti e studiosi dell’arte del Seicento, Ha avuto ora lidea di realizzare a Roma la mostra “Caravaggio. Capolavori nelle collezioni private”, all’interno della quale ha pensato di esporre per la prima volta quel dipinto ritrovato” (che resterà presso il GATE Termini Art Gallery, fino al 31 gennaio 2007), sottolineando così il fatto che Roma fosse appunto la città che aveva visto la luce di quella tela.