ANGELO LO RIZZO
Da ?turismo di nicchia? a ?turismo di massa?. Stiamo parlando del turismo enogastronomico, quello per intenderci che considera i grandi monumenti italiani, dalla Torre di Pisa al Colosseo, ormai ?out?, o almeno non li considera più simboli del Bel Paese. In questi ultimi anni, infatti, la moda è andata sempre più orientandosi verso itinerari e soggiorni, alla ricerca della cucina tradizionale, intesa come emanazione della cultura gastronomica di una determinata località o area geografica.
E? solo un fenomeno di moda? Una tendenza di costume destinata a svanire negli anni?Vedremo. E? curiosità, è vocazione ad esplorare non soltanto i paesaggi, ma anche i sapori, i gusti e le tradizioni culinarie. Sono questi elementi a muovere ed animare i nuovi ?nomadi del gusto?, spinti dalla necessità di evasione, di assaporare qualcosa di diverso dai cibi precotti o dai pasti delle mense aziendali.
Si può, quindi, ben comprendere l?iniziativa ?Abruzzo a tavola? che la Camera di Commercio di Pescara, con il patrocinio della Regione e dell?APTR, da qualche anno promuove ed organizza, offrendo la possibilità a gruppi di giornalisti, stranieri ed italiani, di effettuare un viaggio nel gusto e con gusto, alla ricerca dei prodotti locali e dei sapori antichi che l?Abruzzo conserva e gelosamente custodisce. Un percorso nel territorio, in cui gli elementi di attrazione sono costituiti in primo luogo appunto dal cibo, dal vino, dall?olio, dal paesaggio, ma soprattutto dalla cordialità ed ospitalità della gente. Un press-tour con uno speciale itinerario immerso fra mare e colline, tra vigneti verdeggianti e profumo d?olii d?oliva di primissima qualità, per conoscere una gastronomia che solo a nominarla fa venire l?acquolina in bocca. Cibi e ricette strettamente legati alla tradizione che per il turista di oggi, specialmente fra i più giovani, rappresentano una scoperta di sapori e di profumi forse mai conosciuti.
?Abruzzo a tavola? vuole diventare proprio il punto di incontro fra le produzioni tipiche di nicchia e la domanda di un turismo enogastronomico che, anche attraverso le specialità, vuole andare alla ricerca ed alla scoperta del territorio e di tutto quanto sta dietro ai prodotti ed alla gastronomia, come tradizioni, storia, cultura. E? anche questo un modo per difendere le proprie tradizioni in campo alimentare ed enogastronomico. Le ragioni di questo impegno sono molteplici e facilmente intuibili. Vi è innanzitutto la consapevolezza data dal fatto che promuovere un prodotto tipico significa, anche, valorizzare i luoghi di produzione. Ciò è importante perchè consente di mantenere vive forme tradizionali di allevamento, di valorizzarle da un punto di vista economico e sociale e, nel contempo, si crea un movimento turistico ?intelligente?, perchè rispettoso della natura e della cultura popolare. Agricoltura, pesca, artigianato, prodotti tipici, cultura sono tutti anelli di una catena che deve essere rinforzata.
Insomma il progetto di ?Abruzzo a tavola? si propone di completare la conoscenza della regione che non vuole essere solo quello oleografico del ?forte e gentile?, bensì tende a far scoprire un territorio che vuole recitare un ruolo di rilievo nel panorama turistico italiano, anche attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e di una cucina che ha il grande merito di aver conservata la tradizione e di non aver tradito le proprie origini di civiltà e di cultura.
E non possiamo concludere queste note se non così: Abruzzo, cornucopia dell?enogastronomia. Cordialità, ricette appetitose e vini di qualità le carte vincenti. Venite, quindi, a gustarvi l?Abruzzo alla scoperta di sapori perduti!