ANDREA CERRETI
Antonio Marzano, presidente del Cnel, dando il via ai lavori della Giornata di studio sul turismo in Italia, ha sottolineato che la politica del turismo è la politica della reputazione del paese con tutti i suoi pregi e difetti. Una reputazione che dipende da molte cose, dall?ordine pubblico, dalla sanità, dalla cultura dell?accoglienza, da tutte le situazioni che danno una bella immagine al paese. Ha ricordato che il turismo in Italia rappresenta il 12% del Pil. ?Il turismo in Italia – ha detto nel suo intervento di saluto – conosce alti e bassi, causati spesso da fattori esterni, ma anche da una forte concorrenza. E? bene ricordare che il passato governo ha prestato molta attenzione al turismo riformando l?Enit e creando figure istituzionali preposte a seguire il settore. Bene ha fatto l?attuale governo a delegare i poteri al vice premier Rutelli, dando ancora più rilevanza a tutto il settore?.
Marzano ha ricordato che in Italia ci sono 38 siti Unesco, tutti i tipi di turismo che altri paesi non possono vantare, da quello culturale, al religioso, al termale, dal balneare al crocieristico, al turismo della neve. Marzano ha anche auspicato che il Cnel, che ospita ogni giorno imprenditori e sindacati, possa diventare la sede dell?Osservatorio del turismo.
Bernabò Bocca, presidente di Confturismo ha evidenziato nel suo intervento la necessità del paese di migliorare l?offerta alberghiera e le infrastrutture investendo molto nei trasporti. Bocca ha ricordato che il mese di vacanza è finito da un pezzo per la maggior parte degli italiani e che la funzionalità di aeroporti e autostrade è fondamentale per tutti coloro che programmano una sola settimana di vacanza e devono ottimizzare al massimo il tempo disponibile. Per quanto riguarda l?Iva nel settore alberghiero Bocca si è domandato ancora una volta come mai in una Europa unita l?Iva in Francia sia al 5,5%, in Spagna al 7% e in Italia al 10%. Sul nuovo portale Italia.it Bocca ha auspicato che l?avvio e la funzionalità avvenga quanto prima anche in considerazione del grande uso di internet e che la nuova Enit spenda al meglio i 50 milioni di euro previsti nella finanziaria destinati in parte alla promozione del nostro paese.
Per Jannotti Pecci, presidente di Federturismo, dal turismo dovrebbe arrivare almeno il 20% del Pil come può vantare per esempio la Spagna e non il 12%. ?Se l?Italia risulta al primo posto nei desideri della gente, dovremmo favorire questa tendenza, anche se sarà impossibile che l?Italia oggi al 5° posto per arrivi, ritorni al primo posto. Sulla Cina, che ha superato l?Italia per presenze – ha spiegato – io non sarei d?accordo perché una gran parte degli arrivi nel paese risulta per traffico business, considerando il grande sviluppo economico che sta vivendo?.
Interessante l?analisi di Rocco Forte presidente di Rocco Forte Hotels che è intervenuto sui punti di forza e debolezza dell?Italia. ?L?Italia ? ha detto ? nei suoi punti di forza ha un patrimonio culturale unico, un clima sopratutto al Sud, mite tutto l?anno, una popolazione cordiale e avvezza al turismo, una cucina eccellente, una buona immagine all?estero. Ma le debolezze sono lo stesso molte e pesano alla fine sulle scelte del turista. L?Italia era il paese in Europa che aveva più autostrade, ora è tra gli ultimi, gli aeroporti sono piccoli e a volte inefficienti, le strutture alberghiere vecchie e non adeguate agli standard attuali, il personale degli alberghi a volte non professionale e ben addestrato che comunque gli imprenditori e datori di lavoro si devono tenere perché in Italia nessuno può essere licenziato. Non ci sono stati investimenti adeguati negli ultimi decenni anche se l?Italia può vantare centri turistici di eccellenza come Capri o la Costa Amalfitana o la Costa Smeralda?.
Sui capitali esteri in Italia Forte ha espresso la sua opinione sottolineando che le leggi sul lavoro, la grande forza sindacale dell?Italia e la burocrazia in genere sono un ostacolo per chi vuole investire. ?Entrare in Italia è come entrare in una selva oscura. Ci si può impantanare in autorizzazioni, leggi vecchie e nuove che sono lontane dalla realtà moderna. I tempi per organizzare un business sono davvero troppo lunghi?.
Rutelli che ha chiuso i lavori del convegno, è tornato sulle ferie scaglionate per rilanciare il turismo utilizzando i periodi di bassa stagione e non le classiche settimane di agosto dove si registra ovunque il pienone. Un accenno anche al rapporto qualità ? prezzo che per il nostro paese deve migliorare.