Testo di ANNA MARIA ARNESANO e Foto di GIULIO BADINI
La regione andina estesa tra l’estremo sud del Perù, il nord del Cile e l’ovest della Bolivia, sul lato occidentale dell’America meridionale, costituisce una delle aree più interessanti e sconosciute dell’intero continente, culla di antiche civiltà indie capaci di produrre ottime ceramiche e mummie vecchie di 7 mila anni. Si tratta di un altopiano ondulato ad una altezza media di 2.200-4.500 metri, sovrastato da imponenti coni vulcanici alti oltre seimila, occupato da steppe, aridi deserti e dai salar, enormi laghi salmastri entro bacini di salgemma a formare le aree più assolate del pianeta, con escursioni termiche giornaliere di 30 gradi e assenza totale di pioggia anche per anni. La popolazione di questo Tibet sudamericano è tra le più pure e incontaminate del continente e nelle sue vene scorre ancora sangue amerindo, così come all’epoca incaica risalgono molti usi e tradizioni degli indios, compresi i coloratissimi abiti di lana. Come si può riscontrare nei piccoli villaggi e nei folcloristici e affollati mercati, essi mantengono ancora oggi uno stile di vita che non è molto cambiato dall’epoca coloniale. Eppure queste terre all’apparenza inospitali hanno prodotto civiltà in epoca preistorica e storica, come attestano numerose testimonianze, capaci di mantenere rapporti commerciali con i popoli della costa pacifica e dell’interno del continente.
Ad attrarre i pochi visitatori sono gli estremi habitat geografici e naturalistici, i siti archeologici incas e preincaici, le eleganti architetture coloniali e barocche di alcune città, le genuine feste popolari e le lagune d’alta quota abitate da colonie di eleganti fenicotteri rosa. In questa regione si concentrano diversi primati: il condor andino come maggior rapace, in territorio boliviano la città più alta del mondo, Potosì a 4.100 m, e la capitale più alta, La Paz a 3.627, il Titicaca condiviso con il Perù come lago navigabile più alto della terra e il Salar di Uyuni come maggior distesa di sale del pianeta. Quest’ultimo, residuo di un enorme lago salato che in una lontana epoca geologica copriva la maggior parte della regione sud-occidentale del paese, si estende oggi per 12 mila chilometri quadrati (tre volte la Valle d’Aosta) ad un’altezza di 3.650 metri; si calcola che contenga ventimila miliardi di tonnellate di sale fossile e la metà delle riserve di litio del mondo; al centro di questa immensa distesa bianca, che più bianca non si può, sorge un’isoletta interamente ricoperta da possenti e centenari cactus, i quali in quest’ambiente tanto ostile si accrescono di pochi millimetri all’anno. Nel nord del Cile invece si trova il deserto di Atacama, il più arido della terra, dove l’assenza assoluta di umidità consente di spaziare con lo sguardo per decine di km, disseminato di lagune turchesi piene di fenicotteri e di manifestazioni geotermiche sotto forma di crateri fumanti, geyser, fanghi termali e bacini d’acqua calda.
Un possibile itinerario tra Cile e Bolivia parte dal deserto di Atacama, il deserto assoluto, per visitare alcuni caratteristici pueblos, diverse lagune, l’arida distesa del grande salar omonimo, la desolata Valle della Morte e l’affascinante Valle della Luna. In Bolivia attendono le incantevoli Laguna Verde e Laguna Colorada, dove i nomi dicono tutto, prima della regione termale di Sol de Manana, a 4.800 m, ricca di geyser e fumarole, e dell’enorme Salar di Uyuni. Seguono Potosì, la città più alta in assoluto, che nel 1700 fu anche la più ricca del sudamerica grazie alla presenza della maggior miniera d’argento, ricchezza riflessa ancor oggi nei suoi edifici coloniali, e poi Sucre, entrambe patrimonio Unesco, la città bianca d’impronta coloniale capitale costituzionale del paese. La capitale La Paz consente di puntate al non lontano suggestivo lago Titicaca, con i templi incaici del Sole e della Luna, al labirintico insediamento pre-incaico di Chincawa ed alle rovine precolombiane di Tiwanaku.
L’operatore milanese “Adenium – Soluzioni di viaggio” ( tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale, propone dal 9 al 23 agosto 2011 un tour di 15 giorni nella regione andina tra Cile e Bolivia. Partenza con voli di linea da Milano e Roma via Madrid, pernottamenti in hotel a 3 e 4 stelle con pensione completa (esclusi alcuni pasti), guide parlanti italiano, accompagnatrice dall’Italia, assicurazione, quote da 4.650 euro.