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Chi ha avuto la possibilità di visitare la Cina anche solo 25 anni fa assieme all’emozione provata per la Grande Muraglia e la Città Proibita di Pechino, per il grandioso Esercito di terracotta di Xian e la struggente bellezza dei paesaggi di Guilin ed Hangzhou, ricorderà l’imbarazzo provato per la scarsa attenzione dedicata al recupero della propria storia più recente, quella del periodo coloniale. La spiegazione che ne veniva data era quella che il retaggio Maoista, che voleva fosse cancellata l’onta dell’assoggettamento della nazione alle potenze coloniali, fosse ancora vivo.Il grande sforzo per la ricostruzione di una identità nazionale faceva si che ogni testimonianza di diverso segno dovesse essere cancellata.Probabilmente, in realtà, la grande crescita economica passava per altre priorità in agenda che non fossero quelle che avrebbero interessato una ristretta, per l’epoca , cerchia di intellettuali.Ancor più la rimozione destava imbarazzo se paragonata al contrario all’atteggiamento di altri paesi che, con un passato simile, quanto a dominazione coloniale e rivoluzioni che ne seguirono (in alcuni casi non meno cruente), tanto sforzo dedicavano al recupero degli aspetti culturali che caratterizzarono periodi, magari bui dal punto di vista sociale , ma di grande interesse dal punto di vista artistico e culturale : basti pensare al Messico , all’India ed allo stesso Vietnam.
Ed è così che chi oggi dovesse tornare, magari proprio a Shanghai, che più di ogni altra città soffrì la dominazione straniera, avvertirà stupore per l’incredibile opera di recupero architettonico di quel passato. Interi quartieri , Xin Tien Di ad esempio, sono stati ricostruiti fedelmente per come apparivano in epoca coloniale ed addirittura dei Musei sono stati realizzati proprio con l’intento di ricostruire continuità tra urbanistica coloniale e sviluppo architettonico contemporaneo: il Rockbund Art Museum tra la costruzione della RoyalAsiatic Society del 1933 ed il restauro realizzazione per una parte di David Chipperfield, l’importante architetto inglese, può esserne considerato il più cristallino esempio.La maturità della crescita della Repubblica Popolare Cinese sarà testimoniata senza ombra di dubbio da questa rinnovata sensibilità e da una, ora possibile, diversa agenda di priorità.
di terracotta
La Cina corre verso la modernizzazione, l’anno del coniglio, simbolo della dolcezza e della fortuna, appena iniziato con grandi festeggiamenti, sarà ricordato per l’inaugurazione del treno superveloce che collegherà Pechino a Shanghai, 1318 Km, in sole 5 ore.E’ proprio il caso di dire che questo coniglio è sprint.Questo treno ha già iniziato i viaggi di prova ed a giugno inizierà il servizio regolare con i passeggeri , verranno dimezzati i tempi di percorrenza .Il grande sforzo che il governo cinese sta facendo per dotare il paese di una mobilità all’altezza dei tempi è testimoniato dal progetto che sta per essere portato a termine dal nuovo collegamento Pechino – Guanghou , che prevede tempi di percorrenza di circa 6 ore.Entro il 2015 i chilometri di linee superveloci saranno oltre 25.000 su un totale di 120.000 km di strade ferrate, un bel risultato.Va ricordato che l’alta velocità già collega Pechino – Choonqoing, sono utilizzati locomotori capaci di raggiungere i 458 kmh anche se al momento , viaggiano ad una velocità media di 350 kmh.
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