LUISA CHIUMENTI
Difficile esprimere quanto la personalità di Carlo Scarpa abbia suscitato un intenso fascino ( sia come Uomo, che come professionista ed artista ) in tutti coloro che ebbero l?opportunità di conoscerlo o ancor più, di essergli accanto nel suo lavoro.
E ancora maggiormente oggi si deve riconoscere quanto stimolante ( anche di ragionamenti e pensieri) sia ogni sua testimonianza creativa, realizzata o meno, per gli architetti, gli studenti e tutti coloro che hanno come obiettivo primario quello della ?qualità dell?architettura?.
Bisogna sottolineare comunque che si è trattato proprio di una ?grande scoperta? da Trieste, a Venezia, Vicenza e Treviso ( dove è stato inaugurato il Centro ?Carlo Scarpa?, nell?allestimento firmato da Umberto Riva ) fino a Roma e Palermo: tutte città che hanno visto illustrata, in occasione del Centenario dalla nascita, l?opera di un architetto la cui arte non fu sostanzialmente capita, mentre era in vita.
Ed è molto significativo, quanto singolare, il fatto che la Giunta Regionale del Veneto, abbia sentito l?impulso di porre un grande mazzo di rose rosse sulla tomba del maestro nel complesso monumentale Brion di San Vito di Altivole, che rappresenta forse la più importante e significativa sua opera realizzata.
?Un centenario innovativo nella formula e che anche per questo ha ottenuto una attenzione che è legittimo definire ?eccezionale?, come ha giustamente affermato il Presidente del Comitato Pio Baldi ( Direttore della DARC, Direzione per l?architettura e l?arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali).
Anche il Comitato ha una natura istituzionale innovativa, in quanto composto da rappresentanti di nomina statale e regionale che in piena sintonia hanno portato a realizzazioni importanti, prime fra tutte il recupero puntuale di disegni, fotografie e oggetti conservati da collaboratori, artigiani e committenti, e la loro catalogazione, insieme a iniziative di alta formazione, editoriali ed espositive.
I trenta luoghi scarpiani, da Palazzo Abatellis a Palermo al Museo Revoltella di Trieste, che erano proposti nella ?Tre giorni con Carlo Scarpa? , sono stati letteralmente ?presi d?assalto? da un pubblico in gran parte giovane. Quasi dappertutto le visite guidate sono state raddoppiate per far fronte alle richieste ( le prenotazioni infatti, hanno segnato, da subito, il tutto esaurito).
Particolarmente apprezzata l?apertura delle case private realizzate dall?architetto, con un attento afflusso che ha stupito non solo gli organizzatori ma gli stessi proprietari.
Più di 15 mila persone si sono concentrate, nei tre giorni, nei musei di Castelvecchio, al Revoltella di Trieste, al Centro Internazionale di Studi di Architettura ?Andrea Palladio? di Vicenza e al Museo Andersen di Roma per ammirare le mostre temporanee in essi allestite.
Ed è qui, in particolare, nella bellissima mostra ?Disegni mai visti?, come nota l?arch. Margherita Guccione, ideatrice dell?esposizione ( curata da Orietta Lazzarini ), che i 50 disegni selezionati (su carta e lucido, a matita e pastelli colorati, a carboncino, a gessetto), tracciati quasi integralmente a mano libera come schizzi prospettici, schemi ideativi ed ipotesi alternative, ?introducono all?universo creativo scarpiano, ai riferimenti architettonici utilizzati nella sua progettazione?., tra cui emergono i modelli figurativi tratti dal lavoro di allestimento che Scarpa conduce negli stessi anni per la Triennale di Milano (1927-1960) e per la Biennale di Venezia (1942- 1972).
La grande riscoperta nazionale di Scarpa continuerà, al di là di queste celebrazioni,
attraverso la messa in rete dei disegni e della fototeca del Maestro e con il restauro di alcune sue opere, prima fra tutte la Gipsoteca Canoviana di Possagno, i cui lavori si concluderanno tra pochi mesi.
Siamo infatti di fronte ad un importante passo avanti nella politica attuale della salvaguardia dei disegni e dei progetti degli architetti, di cui è appunto primo referente la DARC ( che sta acquisendo i vari archivi ), proprio per riuscire a realizzare un ?restauro del moderno? , il più possibile aderente ai progetti autografi degli architetti.
In occasione del Centenario il Presidente della Giunta Regionale Galan ha lanciato l?appello per il recupero del celebre Negozio Olivetti in Piazza san Marco, definito come la ?Cappella Sistina di Carlo Scarpa?, oggi deturpato e svilito. Per garantire un futuro meno avvilente per questo capolavoro dell?architettura scarpiana, il Presidente Galan chiederà un confronto con le Assicurazioni Generali che ne detengono la proprietà.
Per informazioni: www.studioesseci.net