LUISA CHIUMENTI
Uno tra i più sensibili protagonisti della scultura contemporanea italiana, Carlo Lorenzetti, ha esposto le sue opere più recenti, comprese fra il 1986 e i giorni nostri, all’interno degli affascinanti spazi della ex chiesa gotica di Santa Lucia (unico esempio, ai Castelli romani di struttura di un tale periodo), attuale Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino (RM).
L’esposizione “ Carlo Lorenzetti – la leggerezza della scultura”, che già nel titolo avvicina molto acutamente il nome dello scultore al concetto di leggerezza, organizzata da“Massenzio Arte” in collaborazione con il Museo Civico U. Mastroianni e posta sotto il patrocinio del Comune di Marino e della Provincia di Roma, fa parte di un programma culturale e artistico originata da una sentita “esigenza di libertà e autenticità espressiva” , che é stato avviato da questo Museo alcuni anni or sono e mira a mettere in evidenza il valore delle più interessanti esperienze innovative che l’arte italiana sta portando avanti. Fino ad oggi ha pertanto accolto ad esempio lavori di grande spessore artistico come quelli di Guido Strazza (2006) e di Alessandra Giovannoni (2008), sviluppando così, per i cittadini di Marino e dei Castelli romani, un vero e proprio “polo di attrazione culturale”.
Il programma prevede sempre un coinvolgimento dei giovani: nel caso della mostra di Lorenzetti gli studenti del Liceo artistico (ex Istituto d’Arte) e i bambini delle scuole di Marino hanno svolto attività laboratoriali e incontrato l’Artista, seguiti da un giovane artista, assai sensibile e con forti capacità didattiche, quale é Cristiano Gabrielli. E’ interessante segnalare come poi sia stato previsto che tali esperienze siano pubblicate in un opuscolo che sarà distribuito in tutti gli istituti scolastici della Provincia.
Alessandro Bedetti, direttore del Museo civico Umberto Mastroianni di Marino, mette bene in evidenza, nel suo saggio in Catalogo, come le sculture di Carlo Lorenzetti, un artista conosciuto ormai in tutto il mondo per le sue originali creazioni realizzate con diversi metalli (lamiera d’acciaio, alluminio, rame ed ottone), si armonizzino in modo particolare con “l’architettura gotica ed i reperti archeologici del Museo, creando quell’alchimia particolare che si verifica ogni qual volta un grande artista si confronta costruttivamente con l’antico”. L’Artista richiama infatti, con la sua attenta ricerca, tesa verso una “leggerezza aerea”, il librarsi, altrettanto aere, di certi particolari architettonici; Lorenzetti infatti “libra” le sue sculture nell’atmosfera circostante, evitando un appoggio concreto al suolo, senza mai utilizzare né basamenti né altri tipi di sostegno che in certo modo bloccherebbero l’opera in un’unica posizione, ma permettendone invece un mutevole e dinamico inserimento nello spazio.
Nato a Roma nel 1934, Carlo Lorenzetti ha dato vita ad una intensa attività artistica, a cominciare dalla sua prima “personale” allestita a Roma nel 1962, presso la Galleria Trastevere di Topazia Alliata ed ora, al Museo Mastroianni, possiamo apprezzare molto bene la forza espressiva dei suoi capolavori più recenti, come quelli eseguiti nel 2010: “E il navigar..” , una composizione di più elementi in acciaio inox brunito e ferro grafitato, e “Nodale”, in acciaio inox brunito.
Colpiscono poi ancora, in mostra, i lavori eseguiti verso la seconda metà degli anni ’80, quali: “Estroferroso” (1987), “Cosmoconico” (1989), “Diapason dello spazio” (1989), “Sidereoerrante” (1989), alquanto “ombrosi”, per l’incombenza dello strato di grafite nera dipinto sulla superficie metallica, insieme ad alcune opere degli anni successivi che porteranno invece l’artista ad “accogliere la luce grazie all’introduzione di lunari sculture in alluminio caratterizzate da un fare leggero che esalta la luce del metallo bianco.”
Un bel Catalogo, curato da Arianna Mercanti (curatrice anche della mostra e del suo allestimento (per cui ha avuto anche la collaborazione dello stesso Artista), “racconta” in effetti in modo più ampio l’intera produzione di Lorenzetti, dal suo esordio, fino ad oggi.