BARBARA ROSSI


Santuario della Foresta – Rieti
    

Le risorse del turismo italiano sembrano non avere fine, soprattutto quando importanti e autorevoli soggetti del settore decidono di unire le forze  e recuperare un modo antico e allo stesso tempo attuale di fare turismo.

La regione Lazio e la regione  Umbria, l? Azienda Provinciale di Roma, Rieti e Frosinone coordinate dall? Agenzia Regionale di Promozione turistica del Lazio mettono a punto un vero e proprio gioiello del Made in Italy.

 

Anzitutto promuovendo un turismo a basso costo e sostenibile, sfruttando un? idea che ha la forza della semplicità: il cammino. L? Italia e la regione Lazio, con al centro la Capitale, sono il crocevia naturale e ideale dei grandi itinerari e pellegrinaggi europei; dalla via Francigena  alla via Appia antica , da Canterbury  alla Terra Santa, si passa per l? Italia, recuperando gli antichi tracciati del Cammino di Francesco e di San Benedetto.

Un itinerario della storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma.

Abbazia di Farfa
    
Fu soprattutto all?inizio del secondo millennio che l?Europa fu percorsa da una moltitudine di anime “alla ricerca della Perduta Patria Celeste”. Questi percorsi attestano  l?importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 kilometri al giorno e portava in sé un fondamentale aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione cristiana. È noto come tre fossero i poli di attrazione per questa umanità in cammino: innanzitutto Roma, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santiago de Compostela, dove l?apostolo San Giacomo aveva scelto di riposare in pace e naturalmente Gerusalemme in Terra Santa. Il pellegrino inoltre non viaggiava isolato ma in gruppo e portava le insegne del pellegrinaggio (la conchiglia per Santiago de Compostela, la croce per Gerusalemme, la chiave per San Pietro a Roma). Va detto che queste vie di pellegrinaggio erano allo stesso tempo vie di intensi scambi e commerci e che le stesse venivano percorse dagli eserciti nei loro spostamenti.

San Benedetto
    
Ma l? aspetto forse più interessante che questi itinerari permettono di far rivivere è quello spirituale. Habitare secum, amava ripetere S. Benedetto:abitare la solitudine, il deserto, il silenzio in una quiete pacificata evitando quelle fughe da se stessi , che inevitabilmente conducono ad uno smarrimento di adesione alla realtà:  una situazione irreale in cui non c?è più sforzo spirituale, né esercizio di vigilanza e neppure la presenza di Dio che pur si percepisce a tratti come schiacciante. La solitudine, il contratto con la natura  e l? uso del tempo per la purificazione di mente e spirito dalla fretta e dal rumore.

Questo esercizio spirituale trova oggi una modello di promozione che fa sistema. Mettersi in cammino tra gli eremi, le abbazie, i paesaggi i centri storici e i beni culturali del nostro paese è un modo antico di viaggiare che se favorito, coordinato e sostenuto dalle Istituzioni è un? importantissima risorsa per il turismo italiano. La riscoperta nelle Provincie di Roma, Rieti e Frosinone è  legata alle due grandi figure religiose di S.Francesco, patrono d? Italia, e S. Benedetto patrono d? Europa. Queste Provincie sono ricche di testimonianze storiche, architettoniche culturali e paesaggistiche.

San Francesco
    
A piedi, o anche a cavallo o in mountain bike, il pellegrino moderno è accreditato mediante un vero e proprio ?Passaporto del Pellegrino?, che offre sconti e servizi ad hoc. Dalla pianura alla montagna dal silenzio alle voci del passato: ci sono spunti per tutti. Non ha importanza che si sia credenti o meno: vale la pena seguire questi percorsi per l? approccio insolito a gente e paesaggi, per scoprire una nuova dimensione di viaggio.

Da Assisi a Roma sulla Via di S.Francesco, passando per Spoleto, Terni, e la Provincia di Rieti. Un tratto originariamente localizzato nel territorio della conca di Rieti (Terni, Piediluco, Poggio Bustone,Greccio e Terminillo) in ?un area di circa 80 km e in seguito integrato con gli ultimi 100 Km da Rieti a Roma. Dieci sono le tappe del cammino di Francesco che  incrociano a Terni le altrettante tappe della Via Benedicti:  da Norcia a Farfa, per poi superare Roma e Subiaco fino a Cassino.

Attraverso venti dei maggiori insediamenti monastici italiani nell? arco di 300 km, tra conventi e abbazie, si entra così in contatto con un patrimonio tra i più significativi del nostro paese.

 

 

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