LUISA CHIUMENTI
Palazzo Venezia, come é ormai tradizione, ha ospitato la Biennale dell?Antiquariato che, alla sua settima edizione, ha presentato quest?anno numerose, interessanti innovazioni. Prima fra tutte l?aumento degli spazi espositivi, che sono stati estesi anche all?ala quattrocentesca del Palazzo, al piano terra (completamente restaurata), oltre all?allestimento, sempre al piano terra, di una grande biblioteca-salotto, atta ad ospitare i numerosi incontri previsti e le presentazioni di libri.
Inoltre, é stata messa a disposizione degli espositori e del pubblico l?incantevole caffetteria sulla terrazza.
La ricca esposizione ha affascinato i visitatori per la grande varietà degli oggetti esposti: dal Trecento fino ai primi del Novecento, dalle terrecotte cinesi della dinastia Han, ai cassettoni e trumeau veneziani, alle specchiere, ai tappeti orientali, ai disegni.
E tra questi ultimi ecco i tratti sensibili ed efficaci nella forza della rappresentazione, dei disegni del Canaletto, in una ?mostra dossier? composta da 7 disegni en plein air, realizzata dalla Galleria Antonacci di Roma.
Molto affascinante e prezioso é apparso l? allestimento della Biennale, in una sorta di prezioso scrigno in cui gli antiquari hanno proposto i mobili antichi, i cassettoni di fattura veneziana, i trumeaux veneziani (da ricordare quello della metà del XVIII secolo appartenuto alla collezione Loren-Ponti), alcune specchiere della scuola del Bernini e quelle veneziane del Settecento, tappeti orientali e gli argenti preziosi notificati dallo Stato. Ed é giusto sottolineare come l? ICE, la società che gestisce l?importante appuntamento, abbia inteso realizzare ?una manifestazione di calibro internazionale, proponendo, ai massimi livelli, quell?alto antiquariato che è un piacere godere ma che costituisce anche uno dei beni-rifugio oggi più apprezzati?.
Numerosissime le Gallerie antiquarie che hanno partecipato a questa edizione della Biennale (l?elenco é consultabile sul sito:www.biennale-antiquariato.roma.it): molte di esse ritornano puntualmente ad ogni edizione, ma altre hanno costituito interessanti ?new
entries? sia dall?Italia che dall?estero, portando il numero totale degli espositori
a 70, e annoverando anche gallerie straniere (18 presenze da Europa e Stati Uniti) a dimostrazione della sempre maggiore stima dei galleristi internazionali per l?appuntamento romano.
Da segnalare, come per le passate edizioni, la collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma che ha concesso Palazzo Venezia, assicurando al tempo stesso anche la propria collaborazione scientifica alla perfetta riuscita dell?importante iniziativa.
Questa edizione della Biennale ha inoltre ottenuto l?Alto Patronato del Presidente della
Repubblica.
Da apprezzare quindi lo splendore del Settecento veneziano, con Bellotto e poi l? Ottocento, con Girolamo Induno o Ippolito Caffi e infine il primo Novecento con un Boldini del 1910-12 e un Boccioni intitolato ?Ritratto della Signora Cragnolini Fanna?, una delle ultime opere realizzate dall?artista prima di morire, proveniente dalla collezione di Margherita Sarfatti.
Per la scultura si sono potute apprezzare le preziosissime terrecotte cinesi della dinastia Han, ma anche i sarcofagi e la statuaria di epoca romana e poi un ?Amorino?
di Antonio Canova e un ?San Francesco d?Assisi? di Adolfo Willdt.
Rinviando il lettore al Catalogo della mostra, per ogni ulteriore approfondimento, ricordiamo ancora che la manifestazione è stata organizzata e promossa dall?Associazione Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma.
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