VALERIO S PROVVEDI
All?inizio sembrava una discutibile mania del presidente del Consiglio Regionale toscano, Riccardo Nencini. Ospitare mostre d?arte nelle austere sale di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio, delle commissioni e dei gruppi consiliari, pareva abbastanza fuori luogo. Poi, con il tempo, il reiterarsi dell?operazione ne ha dimostrata una sua effettiva validità, unitamente al riconoscimento del pubblico.
Non per niente esiste un assessorato regionale alla cultura: la promozione dell?arte, in quanto parte non trascurabile anche della politica, si è rivelata, alla fine, non solo un notevole fatto culturale ma ne ha pure coinvolto quello economico.
Ovviamente la maggior parte di queste esposizioni è stata, ed è, dedicata alla pittura, alla scultura e, sia pure in parte minore, alla grafica.
Iniziate nell?ormai quasi lontano 2000, alla fine dello scorso 2005, sono state allestite circa un centinaio di mostre, corrispondenti ad un numero complessivo di oltre mille opere esposte mentre, nel calendario 2006, ne sono già previste in numero di trenta. Tra queste, da citare quelle di artisti come Alberto Bitossi, ceramica, Mario Cini con ?L?essenza delle cose? dal laboratorio del carcere di Sollicciano, Romano Rizzato, pittore e illustratore, Luca Giannelli, Pino Deodato, Marko Lukolic e molti altri, più o meno noti.
Racconto d’amore
Artisti di diverse regioni e stranieri, non solo toscani, chiedono di poter esporre le loro opere nella sede del Consiglio Regionale a Firenze, in via Cavour al n° 2.
Opportuno ricordare che, nelle sale di Palazzo Panciatichi, sono stati ospitati lavori di artisti famosi, come Jean-Michel Folon, Onofrio Pepe, Joseph Sheppard, Enrico Baj, Marcello Giannozzi, Shuei Matsuyama, Enzo Pazzagli, Mirella Forlivesi e molti altri.
Successo che deriva non solo dalla posizione strategicamente felice del Consiglio Regionale, a due passi da Santa Maria del Fiore, il che favorisce un crescente interesse ad esporre in queste magnifiche sale, ma un successo che, comunque, è accresciuto dall?ambizione di potere mostrare le proprie opere in un ambiente così insolito e prestigioso.
Quello toscano appare l?unico Consiglio Regionale autoimpegnatosi a promuovere direttamente l?arte in maniera così immediata, assumendo, peraltro, l?aspetto e la funzione, di autentico mecenatismo pubblico.
Le mostre vengono realizzate a titolo completamente gratuito, restando a carico degli espositori soltanto il necessario materiale espositivo. In virtù di tale accordo e grazie al dono volontario d?opere da parte degli artisti, il Consiglio ha concretizzato la possibilità di creare una originale, iniziale Pinacoteca, che, a tutt?oggi, comprende già 34 opere.
Alle sale e alle scale espositive del Consiglio sembra che, tra breve, possa aggiungersi anche un cortile interno del Palazzo da offrire, a turno, durante i mesi estivi, a Gallerie d?arte, anziché a singoli artisti.
Data la posizione logisticamente favorevole di tale ?open gallery?, facile presumere il conseguente ampio movimento turistico durante la buona stagione, il che, oltre alla promozione culturale, comprenderebbe pure quella dell?economia legata al commercio dell?arte.