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Viviana Tessa
Sulla carta geografica della Francia, guardando verso sud-ovest si nota l’ultimo tratto bagnato dall’Atlantico che confina con la Spagna e sempre sulla direttrice frontaliera i Pirenei. Mare, pianure, fiumi, montagne. Ecco l’Aquitania con capitale Bordeaux, sulle rive della Garonna, nota per i suoi vini, e Midi-Pirenei con capitale Tolosa, sulla rive gauche della Garonna, la città rosa per i colori dei suoi palazzi, nota per la sua università.
Un sud dove si può andare tutto l’anno perché ogni stagione offre qualcosa, in estate i bagni al mare lungo i 270 chilometri di costa o chi ama la mondanità Biarritz, la capitale del surf, con il suo famoso Casinò e il festival, lo sci in montagna nei Pirenei d’inverno, il turismo religioso i pellegrinaggi a Lourdes e le visite culturali ed enogastronomiche in altre stagioni, un po’ ovunque.
E poi si può sempre fare un ripasso di storia visitando i castelli, i villaggi, le bastide. Il Perigueux ci parla dei Romani di 2 mila anni fa che lì costruirono Vesunna, rimangono le vestigia, le mura e il tempio di Vesona. Dell’antica città rimane la Villa des Bouquets, villa gallo-romana del I sec., attorno a cui l’architetto Jean Nouvel ha costruito un bellissimo museo di oltre 4 mila metriquadrati, dalle pareti trasparenti, ma la città di oggi ha anche le case medievali e i palazzi del Rinascimento, del ‘700 e ‘800. La sua cattedrale di Saint Front dalle cupole in stile bizantino è patrimonio dell’umanità.
L’Aquitania è Bordeaux con il più grande vigneto del mondo, 145 mila ettari di vigne. Tra i vigneti del Medoc sono organizzate visite guidate, dall’ufficio del turismo di Bordeaux. All’interno dei vigneti vi sono anche delle strutture per la “remise en forme”, cioè massaggi, trattamenti rilassanti al corpo e al viso, bagni di vapore. Ma non c’è quindi solo vino, ci sono i musei e i palazzi settecenteschi che ricordano l’epoca d’oro della città mercantile. Non mancano i riferimenti letterari. Il villaggio di Bergerac ci ricorda Rostand il suo Cirano, ma anche il guascone D’Artagnan era di queste parti, nel Gers cuore dei Midi Pirenei. Il cadetto di Guascogna Charles de Batz, più noto come D’Artagnan, è realmente vissuto come luogotenente del Re tra il 1611 e il 1673, e si può visitare il suo villaggio natale Lupiac e ad Auch sulle rive del fiume Gers c’è una statua a lui dedicata che lo ritrae in posa da eroe.
Tra le curiosità, il trenino d’Artouste il più alto di Francia che collega il lago di Fabrèges al lago d’Artouste a oltre 2 mila metri e permette di scoprire le vette più belle dei Pirenei. 10 chilometri di percorso per quasi un’ora di emozioni tra creste e cornici montuose.
Un’altra curiosità: nel Parco nazionale dei Pirenei in mezzo alle montagne c’è “la breche de Roland” secondo la leggenda il paladino Orlando spaccò la roccia con la sua invincibile spada, la Durlindana. Anche questa barriera montana Cinque de Gavarnie è classificata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. In cima al Pic du Midi 2872 m. sorge l’altrettanto leggendario osservatorio astronomico del “Pic du Midi de Bigorre”, dove le eccezionali condizioni di purezza e trasparenza dell’aria rendono possibili osservazioni di grande importanza scientifica. Qui sono state preparate le mappe lunari per la missione Apollo della Nasa. L’Osservatorio si può visitare nel periodo estivo.
Da vedere è il Museo nazionale della preistoria, il primo museo specializzato in archeologia paleolitica (500.000-10.000 a.C.), 5 mila metriquadri, di cui 1200 di sale espositive, nel cuore della valle della Vézère, pesenta 18 mila reperti dei 3-4 milioni di ritrovamenti fatti nella zona.
Riferimenti artistici non mancano, ad Albi la rossa, per il colore dei mattoni del villaggio, è nato nel 1864 Henry Toulouse –Lautrec, e nell’ex palazzo vescovile del XIII sec. è stato costituito un museo a lui dedicato, che ospita la più grande collezione del mondo, oltre mille opere dell’artista fra dipinti, litografie, disegni e opere di altri artisti a lui più legati.
Trattando del Midi Pirenei non possiamo ignorare Lourdes, oltre 6 milioni di visitatori l’anno, ma non ci sono soltanto i pellegrinaggi. A Lourdes si può fare anche il turismo classico, certo c’è un’aria di sacralità che va rispettata, i visitatori non vengono soltanto in gruppo ma ci sono anche molti individuali, nella zona vi sono una decina di terme, soprattutto in montagna con vari tipi di acque e ora si sta sviluppando una forma di “termoludismo”, cioè la cura del corpo legata a una forma di divertimento.
Impossibile poter descrivere tutto ciò che si può vedere visitando l’Aquitania e il Midi Pirenei, ma non possiamo tralasciare la parte gastronomica, anche qui ricchissima, non si possono ignorare il fois gras, il tartufo (a Sorges nel cuore del Perigord verde c’è il museo de la Truffe), le noci doc del Perigord (anche per le noci c’è un museo, e una strada delle noci lungo la Dordogna) le prugne di Agen, i formaggi, il Roquefort, re del formaggi di latte di pecora, il cioccolato di Biarritz, i famosi vini di Bordeaux con oltre 57 diverse denominazioni d’origine, e una grande acquavite, l’Armagnac, che viene prodotto in una precisa zona doc nel Gers, l’antica Guascogna.</div> <div>Chi ama scoprire un’altra parte del mondo non può mancare un viaggio per conoscere “tutti i piaceri del sud”, lo slogan del sud ovest della Francia.