GIUSEPPE GARBARINO
Il Ballo del Doge 2009
credits Studio Immagine Mirco Toffolo
Luci e colori, ombre e fantasia, storia e mistero. Queste sono le sei parole con le quali definire il Ballo del Doge, da oltre sedici anni un vero e proprio sussulto coreografico nel Carnevale veneziano.
E? un mondo a parte, uscito dalla fantasia senza limiti di una donna nata dalle nebbie della laguna, in quegli angoli nascosti dove i miti e la realtà si fondono con la natura di questi luoghi. Venezia è unica ed unico è questo evento al limite della sostenibilità e per dirla con le parole di un grande scrittore, Milan Kundera, il Ballo del Doge forse rappresenta ?l?insostenibile leggerezza dell?essere?, inteso come essere uomini e di vivere come leggeri spiriti liberi, immergendoci per una sera in un limbo tra realtà e fantasia.
Le sale di palazzo Pisani Moretta sembrano quest?anno luogo di convegno degli spiriti dei nobili veneziani, ci sembrerà di passeggiare accanto ad un Grimani, un Barbaro, un Gritti, cognomi immortali in una città a sua volta immortale.
Il Ballo del Doge 2009
credits Studio Immagine Mirco Toffolo
Quest?anno il titolo parla da se: ?Sette Sogni 7 Sette Peccati?. Il programma per chi ama la trasgressione posta un piano puramente simbolico è una serata perfetta. Le allegorie dei sette peccati capitali sfileranno davanti agli occhi degli invitati, che avranno modo di porsi quesiti imbarazzanti e attraversare come tanti novelli Dante Alighieri i regni ultraterreni, l?Inferno, il Purgatorio e il Paradiso organizzati seguendo quello che il divino poeta aveva già idealizzato: ogni piano del palazzo rappresenterà uno dei livelli danteschi a partire dall?Inferno per poi, una volta arrivati al secondo piano di palazzo Pisani Moretta, trasformare gli ospiti in tanti angeli, in un?atmosfera celestiale di estasi e bellezza, realtà e meraviglia. Per il resto ? sorprese da scoprire il 13 febbraio ?.
Le esperienze di questi ultimi anni pongono il Ballo del Doge sul piano del paradiso, un?esuberante insieme di spettacoli nell?evento che già nel nome è quanto di più intrigante, spettacolare ed esclusivo possa offrire oggi il Carnevale di Venezia.
Alla genialità di Antonia Sautter si affiancano personaggi come Chris Channing, Calixte de Nugremont, Eve la Plume, Jeff McBride e la coppia Duel, che per l?occasione fungeranno da Maestri di Cerimonia; ma questi sono solo alcuni dei nomi di chi accoglierà gli ospiti della serata, intrattenendo e creando sensazioni che spazieranno dal Burlesque ai virtuosismi di canto e pianoforte, dalle performance di acrobazie circensi, alla musica che scalderà gli ospiti fino alle prime luci dell?alba.
Il Ballo del Doge 2009
credits Studio Immagine Mirco Toffolo
Palazzo Pisani Moretta si presenta come sempre illuminato magicamente, il solo cruccio è la nebbia e le atmosfere che potrebbe evocare con la sua presenza, ma non è possibile ipotecare la presenza di eventi atmosferici che darebbero un tocco di magia in più.
Antonia Sautter rappresenta la magia e la volontà di creare qualcosa di unico. Non per nulla la rivista Vanity Fair ha definito la serata ? il ballo più suntuoso, raffinato ed esclusivo del mondo?.
Dietro le maschere ricche di magia si nascondono oggi come ieri personaggi unici. Un tempo, nei salotti veneziani, si usava la maschera come un modo per evadere dai rigidi schemi voluti dalla tradizionale chiusura tra aristocrazia e il popolo. Nel carnevale tutto era concesso e dietro alle classiche maschere in cartapesta si potevano nascondere principi, dignitari, ricchi commercianti o un semplice popolano che per una notte si trasformava in un?altra persona.
Anche al Ballo del Doge questa magia si rinnova con scadenza annuale, rappresentando così una delle tradizioni più legate alla storia della città lagunare, quando nei palazzi affacciati sul Canal Grande i ricchi saloni si illuminavano con cento e più candele, sottolineando lo sfarzo e il potere della famiglia che vi risiedeva.
Il Ballo del Doge 2009
credits Studio Immagine Mirco Toffolo
Durante la serata i momenti più magici vengono immortalati da fotografi professionisti, come Toffolo e Bonaventura, ma le splendide immagini non riescono a rendere giustizia alla realtà che si presenta davanti agli occhi dei partecipanti.
Ma quanti sono i fortunati che partecipano ogni anno a questo evento? Dopo sedici anni di continua crescita verso la perfezione, il Ballo del Doge è sicuramente diventato la serata più intrigante del Carnevale della laguna e l?attenzione che vi pongono alcune delle più importanti figure istituzionali, sottolineano la sua importanza, anche se il numero dei partecipanti è limitato a circa 400 selezionati ospiti.
Non è un caso che alla conferenza stampa del 22 gennaio siano intervenuti Carlo Alberto Tesserin, vicepresidente del Consiglio Regionale Veneto e Raffaele Speranzon, Assessore alla Cultura della Provincia di Venezia, i quali hanno sottolineato come da un?occasione che potrebbe sembrare di frivola socialità, si inneschino meccanismi che coinvolgono settori economici, dall?artigianato locale a tutto il comparto turistico.
Il Ballo del Doge 2008
credits Agostino Bonaventura
Ma chi è Antonia Sautter? Forse ci verrebbero le parole di un Goldoni o la musica di Vivaldi per tracciare un profilo adatto alla vitalità di questa signora che vive ogni cosa con il brio di una ?primavera?, ancorandosi strenuamente alle tradizioni veneziane. Dopo anni di ?apprendistato? come amministratore e coordinatrice di società nel campo della moda, Antonia Sautter un giorno scopre che ha sotto gli occhi una delle più affascinanti palestre di vita del mondo: Venezia!
Ne studia i colori, le tradizioni e il suo artigianato, fino a creare un atelier e la linea di moda ?Venetia?. Da li al Ballo del Doge il passo è breve e insieme alla serata mondana nasce quel connubio che spesso manca in altri luoghi tra sogno e arte.
L?esperienza e la forza caratteriale ha dato modo a questo personaggio con sangue familiare tedesco e veneziano, di diventare il punto di riferimento per altri eventi e Galà internazionali, tra i quali quelli per uno sceicco saudita, rimasto affascinato dalla sua creatività e dal suo ottimo curriculum organizzativo.
Recentemente è stata inaugurata un?altra delle creature di Antonia Sautter, la Maison Sautter, un luogo dove si possono trovare rare stoffe dipinte e stampate a mano, sempre nella più rigida tradizione artigianale veneziana.
Il Ballo del Doge 2009
credits Studio Immagine Mirco Toffolo
Ma l?attività di madame Sautter non si fermano alla moda, spaziando anche nell?ambiente cinematografico, per il quale ha realizzato i costumi per il film ?Vivaldi, un Prince a Venese? e la collaborazione con Stanley Kubrik in ?Eyes Wide Shut?, quel labirinto di parole, di attese, di stupori improvvisi, di scoperte dolorose, celate proprio dietro le maschere ideate da Antonia Sautter.
Ma accanto a questi seri impegni, la nostra instancabile ideatrice è anche promotrice di una serie di boutiques rigorosamente in stile veneziano.Da Max Art Shop è possibile trovare marionette, carillon e teatri in miniatura, insieme ad altre frivolezze che fanno la gioia dei turisti alla ricerca di oggetti pregiati da regalare e collezionare.
Altro luogo è il Sole Luna, dove le maschere in cuoio e cartapesta fanno da padrone, mentre alla Maison Sautter sono raccolti oltre 1200 costumi d?epoca di Antonia Sautter in versione stilista. Ogni abito racconta una storia, una passione e un arcobaleno di emozioni che solo a Venezia è possibile vivere.
Questo è il mondo che gravita intorno al Ballo del Doge, dove niente avviene per caso.
Per concludere e sintetizzare, usiamo le parole di Antonia Sautter: il vero peccato è non esserci!