ANGELO LO RIZZO
Grande successo per l?ottava edizione di Agrietour, il Salone nazionale dell?Agriturismo, che si è da poco concluso al Centro Affari e Convegni di Arezzo.
Qui si sono dati appuntamento alcune migliaia di operatori per incontrare esperti e potenziali clienti.
Agrietour è, infatti, l?unico evento italiano dedicato interamente ed esclusivamente all?agriturismo ed al suo inconfondibile stile di vita, che ogni anno muove una moltitudine di turisti, nazionali ed esteri, facendo registrare milioni di presenze.
Ma ad Agrietour è stato anche il trionfo della Cucina contadina . Cibi dalla storia e dai sapori eccezionali che sono testimonial del territorio e che rappresentano il vero, grande valore aggiunto del nostro Paese sul piano economico, ambientale e sociale. Rispetto all?omologazione dei consumi alimentari, frutto dei ritmi frenetici della vita quotidiana e delle diffuse abitudini consumistiche dei tempi moderni, questi cibi ed i prodotti tipici sono un chiaro segno di istintività per consumatori che cercano nella propria alimentazione qualità, sicurezza, genuinità ma anche cultura, storia e tradizioni.
Non per niente qualcuno ha definito gli agriturismi reali, veri, schietti, umili e dalla cucina onesta e ghiotta. Ci sono ancora in Italia zone che possono raccontare il sapore della storia e le sue tradizioni attraverso itinerari suggestivi, attraverso luoghi lontani dai classici circuiti turistici, caratterizzati da un?accoglienza genuina e da una scansione lenta del ritmo della vita. Percorsi d?arte, di sapori e di tradizioni per ritrovare il proprio tempo.
E sullo scenario dell?agriturismo al Salone di Arezzo, le Regioni, i Comuni, le singole aziende agrituristiche si sono presentati da protagonisti e, dovunque, era tutto un fiorire di assaggi, degustazioni e di proposte per l?acquisto di prodotti tipici.
Impossibile citarli tutti, ma da buoni golosi ci siamo soffermati in un piccolo stand che presentava i sapori di un?antica tradizione: quello della raffinata e seducente offerta dolciaria. Proprio l?angolo più dolce di Agrietour. Uno stand curato da un singolo operatore, Giuseppe Triolo, che a Trapani è titolare di un singolare locale che si chiama Pasta e Sfizi. Non è un ristorante e neppure una rosticceria. E? un pezzo di Sicilia, dove tutto è targato Trinacria: dagli antipasti ai primi, ai secondi, ai contorni, ai dessert. E poi allo stand, tanti tanti dolci : dai cannoli alle cassate, ai dolci a base di frutta e frutta secca, dai dolci alle mandorle a tante altre cose sfiziose.
in un affresco del triclinio della Villa di Oplontis
E? noto che sia la cucina tradizionale siciliana che l?arte dolciaria dell?isola, sebbene sia povera di ingredienti è caratterizzata da un gusto nell?insaporire e nel presentare i piatti che la rendono senz?altro ricca.
Si dice che un ruolo fondamentale per la pasticceria dell?isola sia stato svolto dalle dominazioni straniere che nel corso della storia la Sicilia ha subito. Per esempio si deve agli Arabi l?uso nella dolceria siciliana della cannella e dello zucchero raffinato
Ma per la preparazione dei dolci vengono spesso adoperati anche la ricotta, il miele ed il cioccolato.
Tutto questo rende la pasticceria siciliana, quella che Giuseppe Triolo, questo piccolo grande uomo, nella sua modestia ha egregiamente rappresentato ad Agrietour, così vasta ed articolata, ma allo stesso tempo così raffinata, grazie a tutte le culture che si sono succedute in Sicilia nel corso dei millenni.