Testo di ANNA MARIA ARNESANO e Foto di GIULIO BADINI


Multanovskiy

Se non siete scienziati polari, difficilmente potrete vantare di aver messo piede in Antartide, l?ultimo vasto luogo selvaggio e incontaminato rimasto sul pianeta e l?unico continente a non essere mai stato colonizzato dall?uomo. L?esplorazione delle terre emerse che si estendono a attorno al Polo Sud, quasi interamente coperte dal maggior sistema glaciale del mondo, è cominciata soltanto ai primi del 1900 e dalla metà del secolo hanno iniziato a sorgere una quarantina di costose basi scientifiche, dove operano geologi, glaciologi, meteorologi, biologi,  fisici e tecnici, attive soprattutto durante la breve estate australe (da novembre a febbraio). Dal 2003 hanno cominciato timidamente ad approdarvi anche un altro genere di persone, i turisti-esploratori, attratti dal fascino e dal mistero di una terra incognita, l?ultima del pianeta, ma dall?indubbia suggestione. Poche decine di migliaia di persone finora, che hanno pensato di sfruttare la presenza in loco di confortevoli e sicure navi oceanografiche da ricerche per esplorare un tratto di costa di un continente per altro inaccessibile, le quali a loro volta possono in tal modo finanziare in parte le loro attività scientifiche. Come il rompighiaccio russo Multanovskiy, una nave da ricerca oceanografica costruita in Finlandia nel 1985 con scafo rinforzato per la navigazione tra i ghiacci. Dotata dei più moderni sistemi di sicurezza, ospita un massimo di 52 passeggeri alloggiati in cabine esterne con oblò su tre ponti e dispone di ristorante, bar, sauna e infermeria; lo staff, tra cui un medico, è coadiuvato da un equipaggio con grande esperienza di rotte polari e spedizioni antartiche.


Le giornate di navigazione ? quasi 24 ore di luce continua ? vengono scandite da conferenze dei ricercatori (in inglese e spagnolo) e dalla preparazione agli sbarchi per le escursioni in gommone e a terra su isole, banchise, baie e canali. In precedenza per raggiungere l?Antartide occorrevano lunghe e monotone giornate di navigazione nel tempestoso mare di Drake, partendo da Punta Arenas nell?estremità meridionale del Cile, il punto più vicino tra i due continenti. Oggi lo si può fare con due ore di un volo speciale su un aereo da 60 posti, usato per gli avvicendamenti e i rifornimenti alle basi scientifiche, con atterraggio nella base militare Frei sull?isola di King George. Ovviamente una proposta riservata unicamente a grandi viaggiatori.

 

Cosa c?è da vedere in Antartide ? Infinite distese di ghiaccio, mai monotone, dove spesso si fa fatica a distinguere tra terra e mare data la variabilità stagionale della banchisa, le coste alte con baie, insenature e canali che si insinuano all?interno, scogliere di ghiaccio a picco sul mare, le isole che vi fanno corona, uccelli e mammiferi marini ai quali non siamo propriamente abituati, enormi iceberg alla deriva, l?attività dei ricercatori nelle loro basi, quella delle navi pescherecce in mare e la vita su un rompighiaccio. Non poco per un continente di ghiaccio. L?Antartide, grande due volte l?Australia (e anche molto più dell?Europa), è il continente quasi rotondo che occupa la calotta polare antartica (Polo Sud terrestre), circondata dagli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico; il continente che più gli si avvicina è la punta meridionale dell?America del Sud, distante comunque 1.130 km dalla protesa penisola antartica.


Conta 23 mila km di coste, nell?insieme uniformi ma in alcuni tratti interrotte da fiordi e insenature, in grado di ospitare anche due grandi mari interni, circondate da una serie di isole e ghiacci galleggianti. Morfologicamente risulta formata da vastissimi altopiani, ad una altezza media di 2.250 m (compreso lo spessore dei ghiacci di circa 2/3), solcati da catene montuose che arrivano fino a 5.140 m e coni vulcanici attivi alti anche 3.784 m. Vanta alcuni primati: la temperatura più bassa in assoluto (-89,6°C), la velocità massima del vento (300 km/h) e il ghiacciaio più esteso al mondo (il Lambert, lungo 64 km con una larghezza di 402). Un?ampia fascia circostante viene protetta come parco marino per tutelare la straordinaria ricchezza della fauna, in primis balene e balenottere, ma anche minuscoli crostacei e il prezioso plancton.

 

 

 

L?interno cela consistenti giacimenti minerari, in particolare carbone e ferro e petrolio in mare. Durante la breve estate la media della temperatura oscilla attorno allo zero, ma durante il lungo inverno può scendere fino a ?78°C; piogge quasi nulle e scarse le precipitazioni nevose. In presenza di simili condizioni non vi sono ovviamente insediamenti umani permanenti, se non le già citate basi scientifiche nazionali, compresa quella italiana di Baia Terra Nova. La flora annovera unicamente alghe, muschi e licheni, presenti solo nelle aree non coperte in permanenza da ghiacci (non oltre l? 1-2 %); la fauna registra invece uccelli marini (pinguini, albatros, papua, macaroni, procellaria, ossifraga, cormorani reali) e mammiferi marini (balene e balenottere, delfini, foche, elefanti e leoni di mare) e pesci. L?intero territorio è governato da un trattato internazionale che, per la fragilità ecologica dell?ambiente, ne impone la assoluta smilitarizzazione e l?utilizzazione a scopi esclusivamente pacifici, con divieto di sfruttamento delle risorse minerali.

Isola di Pasqua , Ahu Tahai
L?operatore milanese ?Adenium ? Soluzioni di viaggio? (tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale, propone dal 28 novembre all? 8 dicembre 2009 una aerocrociera naturalistica in Antartide di 11 giorni, di cui cinque di navigazione su una nave polare. Il programma prevede voli di linea da Milano e Roma via Madrid e Santiago del Cile (visita) per Punta Arenas, quindi volo speciale per la base polare sull?isola di King George nelle Shetland australi, da dove inizia la crociera. Il viaggio avviene nel periodo in cui i pinguini covano le uova e nascono i piccoli, nutriti dai genitori.La quota da 9.300 euro comprende l?intero programma, ad esclusione di 3 pasti in Cile, con guide di lingua inglese e spagnolo e accompagnatore dall?Italia. Possibilità di estensioni di 5 giorni all?isola di Pasqua. In considerazione del numero limitato di posti a disposizione, si suggerisce agli eventuali interessati una prenotazione anticipata.