Di Mariella Morosi
Non c’è un vicolo, un angolo di Cortona che non racconti antiche storie, di magnificenza e di sconfitte, di fasti e di capitolazioni. Qualsiasi ruolo le abbia assegnato di volta in volta la storia, alla città non è mai venuto meno l’orgoglio di essere comunque una protagonista. Sorge su un colle che domina la Valdichiana aretina, quasi al confine con l’Umbria, in posizione strategica, circondata dalla massiccia cinta di mura etrusche. Incantevole la vista sul Lago Trasimeno. Ha vissuto una grande storia oggi leggibile nelle piazze, nei palazzi e nei tanti luoghi della fede. Per l’agenzia di comunicazione canadese QMI è al top ten delle più belle città collinari d’Italia. Cortona fu una delle dodici Lucumonie nei secoli dello splendore della civiltà etrusca, come testimoniano i raffinati oggetti in bronzo e terracotta custoditi nel Maec, il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città. Inglobata e dominata in seguito dall’impero romano, risorse all’epoca dei comuni come fiorente centro di commerci che attirarono artisti stimolando le produzioni d’arte.
A finanziarle furono i ricchi mecenati, vogliosi di lasciare un segno nella storia. La città fu poi di nuovo piegata fino a diventare oggetto di scambio tra Ladislao Re di Napoli e la Repubblica Fiorentina. Oggi Cortona è una frequentata meta turistica, un piccolo gioiello della già tanto bella Toscana, con i suoi palazzi, i suoi musei ed un’intensa vita culturale. Forse è più conosciuta dagli stranieri che dagli italiani. Accadde infatti, non molti anni fa, che una scrittrice americana, Frances Mayes, vi acquistò un rudere e lo ristrutturò, facendone la sua casa. Niente di particolare, fin qui, se non che l’avventura rurale diventò un libro: “Sotto al sole della Toscana”. Divenne di colpo un best seller di cui sono stati venduti milioni di copie, tradotte in svariate lingue, e da cui fu tratto anche un film. Come se non bastasse il suo appeal storico e artistico, Cortona è così una meta particolarmente desiderata e non solo dai turisti d’Oltreoceano. E’ conosciuta al punto che arrivano in tanti a sposarsi.
