Testo di Luisa Chiumenti
La New Media Farm, in collaborazione con Triumph Group International, ha lanciato sul web, Illustrando il progetto in una affollata conferenza stampa di presentazione svoltasi il 22 luglio scorso, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Portale della musica popolare italiana: www.musicapopolareitaliana.com. La presentazione si è aperta con una breve performance in cui, con strumenti costruiti con materiali provenienti dal mondo contadino, si sono potuti ascoltare : 2 pezzi di tradizione natalizia, il primo calabrese e il secondo basato su una tarantella lucana. Il progetto presentato, che ha come obiettivo quello di “promuovere l’Italia attraverso la musica popolare”, si basa su alcune scelte fondamentali, fra cui, la più interessante appare quella di mettere in rapporto stretto l’immagine a volte puramente “oleografica” della musica popolare italiana, con le tecnologie più innovative. Si è partiti infatti da una sorta di “innovazione – sfida” , considerando come la musica popolare italiana possa diventare un prodotto culturale fortemente innovativo che si incrocia con le tendenze più avanzate nel mondo digitale. Rotta così la dicotomia fra produttore e consumatore, queste due figure possono oggi coincidere ed integrarsi, quale frutto di creatività di gruppi in cui non esiste in effetti alcuna rottura fra chi esegue e chi ascolta, dando un valore fondante alle caratteristiche simboliche del territorio, con le sue trame antiche sedimentate nel tempo.
La potenza della musica popolare è insita nella sua possibilità di accogliere personalità e presenze appartenenti ad ogni luogo e ad ogni realtà e l’ incrocio con le nuove tendenze culturali può quindi origine ad una nuova, forte visibilità di tutto ciò che non avrebbe più soltanto un valore tradizionale, ma potrebbe appartenere ad una piattaforma internazionale, in lingua italiana ed inglese, adibita ad ospitare un numero illimitato di artisti, agenzie, organizzatori, festival, consorzi ed istituzioni, ossia ogni possibile canale “attivo” nel ramo della musica “Made in Italy” che racconta e promuove l’immagine della nostra Penisola proprio a partire da una delle arti espressive che l’ha resa un’autentica antesignana in materia. Innovazione, creatività ed opportunità per tutti gli appassionati ed operatori del settore sono le linee guida del nuovo portale con cui il concetto di “musica popolare” si rivolge ad ampi bacini di utenza che comprendono il follo, nelle sue radici o rivisitazioni , ma anche la controcultura, l’underground, le espressioni orali di affabulazione musicale, la multietnicità, la musica antica e contestualizzata, le note scritte con il linguaggio del popolo e per il popolo, retta da meccanismi dinamici dell’inserimento continuo di notizie e file multimediali forniti dagli stessi utenti che possono, tra l’altro, iscriversi gratuitamente. Si è pensato soprattutto di contribuire a radicare un’idea del “locale”, aperto tuttavia anche al “popolare dei nuovi italiani”, accogliendo anche le orchestre multietniche, aperte a nuove sonorità.
E va sottolineato come, sul sito “www.musicapopolareitaliana.com” siano già presenti 1.500 artisti e band, 15.000 video musicali, scuole di ballo e canto e migliaia di eventi: con una media mensile di 13.000 utenti unici e 16.000 visite, più di 22.000 utenti sui social network (tra cui Facebook, Twitter e Youtube) e 2 app dedicate (1 scaricabile da iTunes e l’altra da Google Play), in una vera e propria “vetrina” che oltre ad approfondire ogni argomento per tematiche, aree geografiche e stagionali, canali multimediali e blog di discussione, offre opportunità di lavoro attraverso annunci rivolti non solo ai singoli ma ad aziende, fondazioni ed enti istituzionali (locali e nazionali). “Numerosi sono i criteri di ricerca presenti sul portale che, se da un lato offrono maggiori occasioni di visibilità ad artisti, organizzatori od eventi che intendono promuovere la propria immagine in vari ambiti, dall’altro propongono argomentazioni didattiche utili allo studio socio-storico-territoriale del nostro Paese, attraverso una interazione col canale Wiki sul glossario di strumenti e balli tipici ed una catalogazione per regioni all’interno della quale la continua immissione di video relativi a performance contemporanee e segnalazione di eventi territoriali dedicati fa interagire passato e presente. Oltre ai vari approfondimenti trattati all’interno della piattaforma, curati direttamente da grandi esperti del settore, tra cui Ambrogio Sparagna, Antonio Infantino, Francesco Fiore e Mimmo Epifani, si apriranno anche speciali dedicati ai territori italiani, ai loro luoghi, eventi,usi, costumi e tradizioni, prodotti tipici e maestrie artigiane”, sempre comunque in un “target plurigenerazionale”.
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