Testo di Luisa Chiumenti
Il Praemium Imperiale è il più importante premio d’arte a livello internazionale, tanto da poter essere considerato il “Premio Nobel per l’Arte”, come ha sottolineato lo stesso Lamberto Dini, Consigliere Internazionale del Premio, durante l’annuncio dei vincitori della XXVI edizione. Il Premio, che si riferisce a cinque categorie artistiche: pittura, scultura, architettura, musica e teatro/cinema, è stato assegnato, per la scultura, a Giuseppe Penone. Ancora una volta quindi si afferma la scultura italiana (si ricordi che la precedente edizione ha visto vincitore Pistoletto). Nelle parole di Penone, in sede di presentazione del Premio, è stato interessante cogliere l’ammirazione per il modo con cui un paese come il Giappone continui ad avere un così grande interesse e a “dare dignità” alla scultura italiana. Fra le motivazioni del premio risalta come la scelta prevalente, da parte di Penone, sia sempre verso materiali (bronzo, marmo, pietra, acciaio), usati allo stato naturale, elementi tutti che hanno una loro “persistenza”.
Usando la Natura infatti Penone vuole esprimere la realtà ed è soprattutto l’”albero, la “scultura perfetta”, che egli pone al centro della propria creatività. Le sue opere vogliono includere il segno dell’Uomo nella Natura, considerando come la mano stessa del nostro corpo possa adattarsi naturalmente al corpo che tocca. Da qui la funzione anche ”sociale” dell’operadello scultore, nel senso che fa riflettere l’Uomo sulla realtà che lo circonda e il critico Celant ha sottolineato la prevalenza di “un’idea di fare un’ Arte molto legata alla condizione ambientale” in una sorta di “svolta generazionale, che ha segnato la Storia”. E se il Praemium Imperiale è in effetti un “Premio alla carriera”, Giuseppe Penone è uno dei più giovani premiati e quindi ha ancora molto da produrre. Si tratta davvero di un premio che riempie d’orgoglio il nostro paese e in particolare segnaliamo come la città di Firenze ospiti, proprio in questo momento, la grande mostra monografica di Giuseppe Penone nelle due prestigiose sedi del Forte di Belvedere e del Giardino di Boboli.
Diamo infine notizia degli altri Premi assegnati alle altre sezioni:
Per la Pittura: Martial Raysse (Francia) ; Per l’Architettura: Steven Hall (Stati Unit); per la Musica : Arvo part (Estonia); per il Teatro/Cinema: Athol Fugard (Sududafrica).
Da segnalare inoltre una importante iniziativa rivolta ai Giovani Artisti: la Borsa di Studio del Praemium Imperiale. Ricordiamo infatti che nel 2005 la ventunenne Marie-Cécile Zinsou istituì, nella repubblica del Benin, sulla costa occidentale dell’Africa, la Fondation Zinsou (selezionata dal Consigliere Internazionale del Praemium Imperiale Jean-Pierre Raffarin – Francia), “con lo scopo di fornire accesso gratuito alle Arti, promuovere l’arte e la cultura africane e far migliorare l’istruzione attraverso attività culturali e artistiche.
Per informazioni:
Maria Grazia Filippi
Cell.(39) 333.2075323