Una mostra di Antonia Ciampi presso i Musei di Villa Torlonia, Casina delle Civette e Dipendenza. Fino al 30 marzo 2014

 

                                                     Testo di Luisa Chiumenti

 

E’ un percorso sensoriale quello che Antonia Ciampi ha realizzato con l’”Archivio dei sogni”, una sequenza di opere di grandi dimensioni, sculture e arredi che “abitano” lo spazio onirico della Dipendenza e della Casina delle Civette. Facendo effettivamente “sentire” lo spirito  del Principe Giovanni Torlonia, attraverso il suo lavoro la Ciampi, riesce a far “conversare” il visitatore con il  Principe Torlonia, ascoltando insieme il “Flauto Magico” seduto accanto a lui sul divano, o “leggendo il suo ritratto” su un cuscino. Ed è così infatti che le installazioni che “arredano” la Casina delle Civette, rendono vive le atmosfere del tempo in cui il Principe Giovanni si fermava a riflettere nel “Salottino delle 24 ore” o nella “Stanza dei pavoni” e in quella “Delle Rondini”. La musica fa da sottofondo diffuso al percorso di visita, facendo tesoro dell’innovativo sistema della “sonosfera”, che è in grado di propagare musiche dell’epoca all’interno della Casina delle Civette.

 

 

L’efficacia di questa affascinante realizzazione deriva indubbiamente da una lunga e appassionata indagine che l’artista ha svolto nel tempo sulla figura del Principe Torlonia, a cominciare dalla sua stessa biografia. Ella ha altresì studiato a fondo l’architettura della Casina delle Civette, fin dall’originario progetto redatto dall’arch. Jappelli, per poi proseguire con le varianti apportate dalle  successive esecuzioni per poi addentrarsi nel significato della originale, vastissima e capillare opera decorativa, recuperando documenti originali, foto e disegni. I materiali impiegati sono, oltre a quwelli naturali, vetro, trasparente, resistente, ma al tempo stesso fragile, il  piombo, come una sorta di matita da disegno che lascia il segno , una traccia pesante, mentre  la tela è una trama e la gommapiuma è la morbidezza e la   tela e gommapiuma. Tutti materiali che realizzano quanto l’artista si propone e cioè una completa fruizione “estetica ed emozionale”, poiché Antonia Ciampi afferma: “nei miei lavori intendo recuperare il rapporto tattile; il tatto è il primo ricostruire”. Su questa base ella stessa ha realizzato una “civetta” , quale omaggio alla sede che ospita la sua mostra: una sorta di “guardiana della casa” , “portatrice di conoscenza razionale”, ma anche “simbolo di confine tra vita reale ed esoterico”.

 

 

 

Un altro animale, la chiocciola, con La sua spirale, è presente in varie parti interne ed esterne della casina  e a sua volta è da vedere come come la rinascita e l’eterno ritorno, nella scoperta periodica della rigenerazione.Tutto ciò si assapora molto bene nella Casina delle Civette, mentre, nella Dipendenza, per sua natura architettonicamente forse più asettica, ospita il “Birthdate”, il cielo astrale, “ritratto cosmico che connette l’uomo alle stelle , con l’esoterismo del mistero della nascita”. Nel portico d’ingresso della Dipendenza, una grande installazione  introduce alla visita, simbolo e metafora della memoria e della vista stessa, appare una gigantesca ragnatela cristallizzata. La mostra, curata da Claudio Strinati, con le sue installazioni “site-specific” è un incontro poetico fra “Arte-Uomo-Natura” e,  colma di pathos, ha la capacità di evocare la figura del Padrone di casa, in tutta la sua personalità colta ed eclettica. Il progetto, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai beni Culturali, con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.

 

Per informazioni:

Zètema Progetto Cultura

Chiara Sanguiniti : c.sanguiniti@zetema.it

www.zetema.it