Dopo due anni e mezzo di sospensione, dovuta alla situazione di tensioni politiche e di scontri armati avvenuti e perduranti nello Yemen, l’operatore milanese I Viaggi di Maurizio Levi riprende la propria programmazione di itinerari e di spedizioni naturalistiche sull’isola yemenita di Socotra, primo tra gli operatori italiani. La validità della decisione, assunta durante l’estate sulla base delle informazioni tranquillizzanti fornite dal corrispondente locale, è stata ora confermata dal ripristino dei voli da parte della compagnia di bandiera Yemen Airlines tra Roma e Sana’a, fissato per il 14 dicembre, e dalla recente riapertura dell’ambasciata italiana nella capitale yemenita, entrambi segnali positivi di stabilità e di normalizzazione della sicurezza, almeno per quanto attiene la capitale.
Purtroppo non altrettanto si può ancora dire per il resto di questa affascinante nazione, dove i viaggi per i turisti occidentali sono tuttora a rischio e pertanto sconsigliati anche dalla Farnesina. Socotra, trattandosi di un’isola montuosa sperduta nell’oceano Indiano (grande 16 volte l’Elba), non ha mai avuto problemi di sicurezza, ma soltanto di accesso e di collegamenti, per cui i turisti mancano dal marzo 2011. A detta dei pochi che l’hanno visitata (da sempre i monsoni ne impediscono l’accesso per sei mesi all’anno, mancano approdi e negli ultimi decenni è stata un’inavvicinabile base militare sovietica) si tratta di uno dei luoghi più belli e incontaminati dal punto di vista ambientale e paesaggistico, con grotte, fiumi, cascate e canyon all’interno e sulle coste falesie precipiti, faraglioni e grotte, enormi spiagge deserte dove nidificano le tartarughe, candide dune di sabbia, basse lagune color smeraldo, colonie d’uccelli e tutt’intorno un mare d’incanto con una barriera corallina più ricca e intatta di quella del mar Rosso, dove sguazzano branchi di centinaia di delfini giocherelloni.
E anche tra i siti più interessanti da quello naturalistico, con un numero elevato di piante autoctone e per noi del tutto inusuali come l’albero del sangue di drago, il fico di Socotra, l’aloe e gli argentati alberi a bottiglia. Un Jurassik park vegetale con autentici fossili verdi viventi, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità e come riserva della biosfera, che nei ultimi sei milioni di anni (da quando cioè si è staccato dall’Africa) ha vissuto un’autonomia biologica senza alcuna interferenza esterna, preservando così il proprio peculiare ecosistema. Ma anche un Eden privo di strutture ricettive, dove per esplorarlo in barca e in fuoristrada occorre dormire in tenda, lavarsi in mare e portare i viveri e le bevande dalla terraferma.
Fino ad aprile 2014 Viaggi Levi propone a Socotra un tour di gruppo di 8 giorni che prevede la visita della capitale con le sue inimitabili architetture a torre e il suo folcloristico souq, il più vasto e ricco del mondo arabo, riservando cinque giorni all’esplorazione dell’isola. Partenze da Roma, guida italiana, pernottamenti in hotel 5 stelle a Sana’a e in semplici funduk e in tenda (due notti ciascuno) a Socotra con pensione completa.