curiosità e musica per la Vogue Fashion’s Night Out
Testo di Giuseppe Garbarino
La Vogue Fashion’s Night Out, si è riproposta a Firenze il 12 settembre con i prodotti limited edition che sono stati messi in vendita da noti marchi della moda. La filosofia di questo evento è quella di proporre articoli realizzati appositamente e messi in vendita da negozi e boutique che per l’occasione avranno orari prolungati fino alle 23,30, in un contesto di cultura, musica e soprattutto divertimento che hanno fatto da cornice ai negozi di Cavalli, Luisa Spagnoli, Rifle e tanti altri, il programma ha previsto ben 27 strade del centro storico aderenti all’iniziativa creata dalla rivista Vogue Italia. Dopo i successi di New York, Londra, Roma e Parigi, finalmente anche Firenze ha vissuto la sua VFNO. La corsa ai gadget è stata sicuramente la più interessante, magari per riuscire ad impossessarsi della maglietta ufficiale della serata oppure di un portachiavi di Stefanel, mentre la maxi pochette di Pinko sono andate a ruba. In via Tornabuoni è stato organizzato un corner fotografico con musica, mentre il Caffè Florian si è esibito nella preparazione di un vegetarian light dinner dedicato alla scoperta di profumi e sapori da tutto il mondo. La Profumeria Aline ha proposto la collezione speciale di maquillage Chanel “NUIT MAGIQUE” mentre la Gioielleria Fratelli Piccini sul Ponte Vecchio si è mostrata in veste decisamente “contemporanea”, trasformando la sua vetrina nella consolle di una discoteca. Evento unico la possibilità di ballare Disco Music sull’antico selciato del Ponte Vecchio.
Ma l’iniziativa musicale, chiamata LOVE ON AIR è solo il contorno di uno sguardo più ampio, infatti con l’open cocktail che è stato allestito davanti alla gioielleria saranno vendute delle magliette realizzate dagli studenti del Polimoda, una sinergia decisamente positiva; le magliette sono state personalizzate da un elenco di titoli musicali in parte proposti direttamente dagli invitati tramite i social network; il ricavato della vendita rigorosamente in beneficenza. Infatti il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un campo di calcetto per i ragazzi e bambini del centro storico. Il luogo è unico, tralasciamo la storia secolare, il Corridoio Vasariano, le antiche lapidi, le vecchie botteghe dei macellai e pescivendoli che avevano dimora in quelle che oggi sono gioiellerie note in tutto il mondo, dimentichiamo questi aspetti di quotidiana commercializzazione del luogo e facciamo luce su un evento che potrebbe anche passare in secondo piano, lontano dalle notizie che affollano le pagine dei quotidiani e dai rotocalchi a tinte pastello.
E’ un’occasione unica quella di percorre il Ponte Vecchio in veste Dj set, mai accaduto, eppure ancora non si sono placate le polemiche per la concessione del suolo pubblico in occasione della cena voluta da Montezemolo per la sua Ferrari, in questo caso l’occasione è stata sicuramente più semplice e soprattutto aperta a tutti, il Ponte Vecchio non è stato off limit come nell’altra occasione mondana che ha suscitato polemiche a non finire, con lo storico ponte chiuso al traffico pedonale, spose che non potevano riprendere l’auto parcheggiata nel garage sull’altro lato, turisti a disagio e il nostrano fiorentino che proprio non buttava giù l’idea di dover fare un lungo giro per attraversare da un altro ponte. Le parole si erano sprecate, chi era favorevole e chi stigmatizzava l’iniziativa dell’amministrazione comunale che aveva concesso, a pagamento, il suolo pubblico del Ponte Vecchio. Non è necessario prendere una posizione per questo tipo di eventi, ci pensano gli altri, tutti i vari impegnati nei giudizi ed interpretazioni.
E’ comunque curioso come il tempo e le situazioni cambiano, mi viene in mente la canzone di Marasco, quella famosa l’Alluvione, con la quale diede vita ad un Arno arrabbiato, con tutta quell’acqua che passò sotto i ponti e dentro la città; immagini sbiadite nella memoria, in quel bianco e nero che ricorda quei tristi giorni che trasformarono la città in un inferno. Il Ponte Vecchio fu uno dei monumenti più colpiti, le botteghe sventrate e invase dai rami portati dalle onde. Oggi a chiusura di un’estate forse come sempre troppo breve non resterà che ballare, ascoltare musica e bere in drink con lo sguardo, anzi il portafoglio pronto per l’acquisto della maglietta della serata. La nuova visione aziendale della Gioielleria Fratelli Piccini dopo questa iniziativa che ha visto le storico negozio trasformato in quel sancta sanctorum dove si posiziona il Dj, non può rimanere certo in secondo piano dopo questa iniziativa. Il 17 settembre si replica, ma a Milano, mentre quest’anno per gli abitanti dell’urbe, Roma, niente evento fashion. Non per tutti quindi!