Presentato a Roma presso la sede della Legacoop, l’evento “Lampedusa. Piacere di conoscerci. Festa del turismo responsabile e dei diritti umani” che avrà luogo nell’isola dal 22 al 29 giugno prossimi.
“Lampedusa deve far fronte all’organizzazione dell’accoglienza per due flussi di arrivi nello stesso periodo dell’anno, i turisti dal Nord, e i profughi dal Sud” ha sottolineato Maurizio D’Avolio, Presidente AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile). “Noi affronteremo questi temi attraverso varie iniziative, promuovendo un turismo sostenibile e il rispetto dei diritti umani e della dignità delle diverse culture. Avremo anche incontri con la popolazione locale per individuare ed affrontare insieme le difficoltà di Lampedusa nei periodi di emergenza”. In collaborazione con AITR, Amnesty International Italia, che attraverso il suo Portavoce Riccardo Noury ha sostenuto: “Abbiamo accettato con grande soddisfazione di partecipare all’evento per la salvaguardia dei diritti umani sia di chi approda a Lampedusa in un tentativo di salvezza, sia di chi ci vive e che apprezza la nostra collaborazione fin dal 2006. Questa iniziativa di fine giugno 2013 è infatti il completamento di un’attività che svolgiamo a Lampedusa da tempo. Un’isola in posizione strategica al centro del Mediterraneo, che si è rivelata un esempio straordinario dello spirito di accoglienza quando l’Europa dava segni di non essere in grado di gestire il fenomeno dell’immigrazione. Per questo noi come Amnesty, conoscendo i problemi che Lampedusa deve affrontare ogni anno, facciamo in modo di non lasciarla sola. Tra le iniziative di quest’anno, organizzeremo dei laboratori per bambini e incontri con i lampedusani”.
“Tutta l’isola è un grande laboratorio dove si possono costruire gli strumenti per affrontare l’emergenza di far convivere con dignità culture diverse” Così ha dichiarato Carlo Testini, Coordinatore Nazionale Politiche culturali ARCI. “Abbiamo aderito all’iniziativa portando avanti il progetto -Mediterranean Networking: step one Lampedusa- della rete italiana della Fondazione Anna Lindh, iniziato nel 2012 e sostenendo il Lampedusa Film Festival. Il nostro focus è la messa a punto di percorsi per affrontare temi specifici, non solo sull’arte, ma su un turismo partecipativo e sulla difesa dei diritti umani”.
Ma Lampedusa è soprattutto natura, che va a tutti i costi salvaguardata. Un compito importante è affidato a Legambiente, come ha riferito Sebastiano Venneri, della Segreteria Nazionale.“A Lampedusa sentiamo di poter fare gli onori di casa perché è dal 1995 che gestiamo quella che è considerata tra le spiagge più belle del mondo, l’isola dei conigli, per conto della Regione Sicilia. L’impegno del nostro centro locale è valorizzare il volto migliore dell’isola facendo convivere in modo ottimale il sito delle tartarughe marine, estremamente delicato dal punto di vista naturalistico specie durante la deposizione e la schiusa delle uova, e l’affluenza dei bagnanti. La difficile gestione della spiaggia è stata affidata ad una persona tanto efficiente da meritarsi di essere eletta sindaco di Lampedusa. Legambiente si metterà a disposizione per la visita guidata all’isola dei conigli e al cimitero delle navi”. Sullo stesso tema ha parlato Laura Ravazzoni CTS (Centro Turistico Studentesco): “Negli Anni Novanta un gruppo di ragazzi volontari attratti dalle tartarughe marine si sono fermati nell’isola per fare della ricerca che man mano è diventata un’attività più strutturata svolta da ricercatori, ecovolontari, veterinari e biologi marini per un territorio promosso a Riserva naturale e area protetta delle Pelagie. A tutto questo hanno contribuito con entusiasmo gli abitanti di Lampedusa. L’evento di fine giugno dovrebbe puntare i riflettori sul nostro centro che punta sullo slogan: turismo sostenibile e cittadini più responsabili”.
Dalla natura alla cultura, il variegato programma dell’iniziativa di Lampedusa comprende anche altro, come ha testimoniato Deborah Soria, vice Presidente Ibby Italia. “L’Ibby, Associazione internazionale che promuove la letteratura di qualità come ponte tra i popoli, non poteva rimanere indifferente di fronte ad una lacuna di Lampedusa: la mancanza di una biblioteca, soprattutto per l’infanzia, perché evidentemente la lettura non è considerata strumento indispensabile per la crescita. Quindi, l’istituzione da parte nostra di una biblioteca con centro specifico per i bambini e libri “senza parole” per superare l’incomprensione delle varie culture, è stata recepita con molta positività”. Parlando di bambini, non mancherà a Lampedusa uno spazio da dedicare al turismo sessuale. Yasmin Abo Loba, Coordinatore ECPAT Italia, da sempre impegnata contro lo sfruttamento sessuale dell’infanzia ha detto: “L’ esperienza di qualità e il turismo responsabile saranno utili per la sensibilizzazione nei confronti di un tema delicato e difficile come quello del turismo sessuale”.