Foto aerea dell’invaso esagonale  del Porto di Traiano. Concessione della Pro Loco di Fiumicino

Testo e foto di Luisa Chiumenti

 

Fiumicino è un Comune giovane della costa laziale, che ha conquistato recentemente la propria autonomia, dopo un lungo e difficile percorso che vedrebbe ora il suo culmine nell’impegno per la realizzazione di un potenziamento del porto turistico-croceristico. A tale proposito si sono svolte recentemente due giornate di studio, con un interessante Convegno accolto dalla sala Congressi del modernissimo Hotel Tiber di Fiumicino. L’agenda dei lavori ha previsto innanzitutto, nell’ambito della promozione del territorio, una visita guidata dei partecipanti al Castello San Giorgio di Maccarese e al Castello medievale e alla cantina del Castello di Torre in Pietra, oltre all’Oasi di Porto, l’area naturale protetta che si è sviluppata attorno ai agli antichi porti Di Claudio e di Traiano. Nella Galleria delle carte topografiche dei Musei Vaticani, in un affresco del 1582, si possono vedere rappresentati entrambi i porti (www.prolocofiumicino.it): quello fatto costruire appunto dall’imperatore Claudio nel 42 d.C. e inaugurato poi da Nerone nel 64 d.C., dal caratteristico molo “a tenaglia”, culminante con il grande Faro e oggi occupato ormai quasi interamente dall’Aeroporto Internazionale e il Porto di Traiano dovuto all’imperatore Traiano e realizzato fra il 100 e il 112 d.C. Una foto aerea bene evidenzia tuttora  il caratteristico bacino esagonale dalla circonferenza di circa un miglio e di una superficie pari a 330.000 mq., scavato interamente nella terraferma  e collegato al Tevere tramite canali con funzione di approdo per le imbarcazioni  con la divisione delle banchine in settori, che permettevano l’ormeggio di circa 200 navi.  

 

E oggi proprio attorno a quel bacino esagonale si può visitare quello che è il fulcro del Parco Naturale dell ‘ “Oasi del lago”, area protetta cui si accede utilizzando le simpatiche “navette” , ossia i carri trainati dai cavalli. Ed è qui che, dopo una piacevole passeggiata osservando la flora e la fauna particolare dell’intorno, si può consumare una simpatica colazione presso la “Cicogneria”. Il Convegno, dal titolo: “ Fiumicino : tra il nuovo porto crocieristico e l’aeroporto intercontinentale una destinazione di pregio per il turismo nazionale e internazionale”, ha visto alternarsi tecnici e politici , con relazioni molto interessanti, che hanno messo in evidenza proposte e problemi inerenti alla creazione di una struttura innovativa per il porto turistico, capace di attivare un futuro più efficace per l’economia di Fiumicino. Siamo di fronte ad un territorio di altissima valenza e di rilevanti potenzialità, che arriva da una parte fino ad Ostia e dall’altra fino a Bracciano: 17 chilometri di costa con una fervida attività cantieristica, zootecnica, di ristorazione, ospitalità ed enogastronomia in pieno sviluppo. E’ dunque auspicabile che si abbandoni quel certo clima di “provincialismo” che l’aveva caratterizzato fino ad oggi, per avviarsi ad accogliere un turismo di qualità e “di grandi numeri”, sottolineato da un vero e proprio “porto crocieristico”. Certo l’Aeroporto è stato un grande passo già compiuto da tempo , candidato ora a diventare uno dei più importanti d’Europa e tale da aumentare il livello della qualità della vita dei cittadini, livello peraltro già altissimo sia per la popolazione che per gli ospiti, nella ricerca di un habitat molto umano ed equilibrato per tutti.

 

Depositari come siamo in Italia del 70% dei Beni culturali di tutto il mondo (47 siti Unesco e altri 39 in lista d’attesa), chi si candida a gestire la “cosa pubblica” nel settore del turismo ha anche la responsabilità di promuovere azioni perché il territorio possa usufruirne in termini di sviluppo economico e quindi essere messe a profitto facendo in modo che la cultura , come ora si dice, “sia monetizzabile”. E’ quindi necessario “fare impresa” cosicché il territorio venga  promosso in maniera concertata, con buona prassi pubblico-privato, basata su una profonda coscienza del territorio in cui ci si trova e  far sì che esso abbia “accessibilità e sviluppo”, sia per i cittadini, che per i turisti che, ad esempio, devono poter accedere al Museo delle Navi e all’area archeologica, dando forza altresì ai commerci vivi nella zona, aiutando i piccoli artigiani locali , che possono tenere vive le tradizioni.  Una grande risorsa sarebbe da vedere quindi nella proposta avanzata anche da alcuni amministratori di spostare il porto crocieristico da Civitavecchia a Fiumicino, sfruttando prima, al massimo, tutte le possibilità già presenti,  trasformando il sito nel primo Distretto Balneare e secondo polo turistico di Roma Capitale, che comprende già i comuni di Pomezia, Valmontone, Fiumicino, il XIII Municipio , parte del XV e del VI e includendo sia i siti archeologici da visitare, che i locali di enogastronomia e quelli in cui vive l’artigianato locale, sulla base di un grande impegno che dovrà riguardare un adeguato sviluppo della viabilità in tutto il distretto, per la quale sono già in atto notevoli sinergie economiche favorevoli a chi fa impresa nel turismo.

 

Per quanto riguarda il porto crocieristico, già sul finire degli anni’90 e all’aprirsi del nuovo millennio, era stato predisposto un modello con un progetto in grado di creare quel tassello mancante per la creazione di quella “porta sul Mediterraneo” che poteva rispristinare lo storico collegamento di Roma con la Spagna e il nord Africa. Un nuovo progetto quindi è stato lanciato: il nuovo porto commerciale di Fiumicino; nell’estate del 2012  la Regione Lazio ha recepito il decreto di approvazione  ed ha messo a gara il progetto preliminare ed avviata la progettazione definitiva di un primo stralcio. Il porto commerciale e quello croceristico sarebbero comunque in sinergia e non in un rapporto concorrenziale e si integrerebbero con un collegamento veloce con l’aeroporto. Non è questa la sede tecnica per approfondire tutte le tematiche legate a queste interessantissime proposte, sulle quali comunque il Convegno di Fiumicino ha fatto luce, ma rinviamo il lettore a prendere contatti diretti con il Comune e con il territorio, per goderne in anteprima le importanti aspettative ventilate dalle varie relazioni e dai sopraluoghi effettuati.

Per informazioni:

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