Testo e Foto di ROMEO BOLOGNESI



 

Per la prima volta nella sua storia millenaria, il 7 e 9 dicembre 2011 tra le aguzze piramidi della necropoli reale di Meroe in Sudan, appena riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, risuoneranno le note di un concerto sinfonico. Ad eseguirlo il Quintetto di Venezia, due violini due viole e un violoncello, un apprezzato ensemble di strumentisti provenienti dal Conservatorio lagunare con esperienze concertistiche in tutto il mondo e collaboratori con alcune delle più importanti orchestre sinfoniche italiane e straniere, specializzati nel repertorio classico-romantico austro-tedesco.  In programma infatti musiche di W. A. Mozart (KV 164 e 516), che ben si adattano all’ambiente.  A proporlo il tour operator milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.deserto-viaggilevi.it), unico in Italia con il proprio catalogo “Deserti” specializzato in viaggi e spedizioni nei deserti di tutto il mondo,  che nel cuore del deserto della Nubia sudanese  gestisce le uniche strutture turistiche ricettive del paese. L’iniziativa, nata dall’incontro tra appassionati di musica e di deserto, ha anche un intento umanitario: donare un pozzo attrezzato alla popolazione del vicino villaggio rurale di Bagarawiaz, tuttora costretta ad attingere per le loro necessità idriche alle acque inquinate del Nilo.



 

Unica possibilità in Italia per assistere a questo evento eccezionale di estrema suggestione, per la straordinaria ambientazione tra le rosse dune di sabbia, le svettanti piramidi meroitiche e un’incredibile volta stellata, è di partecipare ad uno degli itinerari in fuoristrada tra i tesori archeologici nascosti nel deserto nubiano predisposti da Viaggi Levi in quel periodo. Si può scegliere tra Il regno dei Faraoni Neri, tour di 9 giorni con pernottamenti in hotel e campo tendato fisso in partenza il 4 dicembre (quote da 2.840 euro), Antica Nubia Express, viaggio-spedizione tutto in tenda di 9 giorni in partenza il 4 dicembre (quote da 2.180 euro) e Magica terra millenaria, tour di 16 giorni in alberghi e tenda con partenza il 25 novembre (quote da 3.080 euro). 



 

Meroe, una delle più importanti città antiche dell’Africa sahariana, fu la capitale meridionale del regno di Kush tra l’ 800 e il 350 a.C., e poi capitale del regno omonimo, esteso dall’Etiopia all’Egitto, fino al 300 d.C. Ubicata nel deserto nubiano nell’ansa formata tra la quinta e la sesta cateratta del Nilo, dovette la sua fortuna economica all’avanzata metallurgia ed all’intenso commercio tra Mediterraneo, Africa nera, penisola arabica e Asia. La sua necropoli reale, attiva per 600 anni, conta alcune centinaia di piramidi, la maggior concentrazione al mondo di questo tipo di monumento funerario (l’Egitto arriva in tutto a 120), parecchie decine giunte fino a noi in buono o discreto stato di conservazione, nonostante le depredazioni antiche o recenti subite da parte di cercatori di tesori.  Le piramidi meroitiche divergono parecchio dalle più famose consorelle egizie: assai più recenti, parecchio più piccole (alte non più di 10-20 m) ma anche più aguzze e svettanti, con pareti inclinate di 70° (contro i 40-50° delle egiziane), e ancora in costruzione quando quelle egizie erano già in rovina.  Inoltre quelle nubiane non contengono al loro interno la camera funeraria, perché  faraoni, regine (le potenti Candaci) e principi venivano sepolti al di sotto con i loro ricchi corredi e a volte in compagnia di concubine, dignitari, schiavi e animali, mentre sul davanti presentano un tempietto quadrato con le pareti istoriate da bassorilievi narranti le gesta del defunto.