LUISA CHIUMENTI
La mostra-evento “L’anima e la musica”,inserita nelle iniziative per celebrare i 150 dell’Unità d’Italia e promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, é stata allestita nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, a cura di Sergio Carrubba, Orietta Rossi Pinelli e Roberto Venuti. L’esposizione, che si avvale di un Catalogo edito da Silvana Editoriale, é davvero una mostra-evento, in quanto, forse per la prima volta in quella sede, é riuscita a “sposare le arti alle nuove tecnologie, intrecciando fra loro diversi linguaggi: pittura, musica e brani letterari in unica cornice, al fine di dare un prodotto di immagine estremamente raffinato, armonizzando le arti con le nuove tecnologie e trasformando così il museo si in “un'esperienza emotiva”.
La cornice in cui si inserisce la musica del Romanticismo, narrando l’esperienza romantica e l’età del Risorgimento attraverso dipinti, documenti e musica, tutto ciò viene valorizzato da “elaborazioni multimediali di grande impatto emotivo, che oltre ad offrire al pubblico uno “straordinario spaccato della realtà storica e culturale dell’Europa dell’Ottocento”, permettono di entrare nella medesima atmosfera che stimolò il popolo in quelle circostanze, attraverso musiche d’epoca e testi di poeti e letterati, recitati da ottimi artisti, in un vero e proprio viaggio nell’esperienza romantica e nell’età del Risorgimento non solo attraverso i dipinti, ma anche attraverso la musica offerta all’ascolto con un richiamo esplicito e costante alle grandi figure della cultura romantica da Schubert a Mendelsshon, da Schumann a Liszt, da Wagner a Verdi ( con mazurche, notturni, ballate, polacche, valzer, preludi e concerti), che accompagnano il percorso, attraverso sofisticate elaborazioni multimediali. E quindi la sensazione di chi entra nel Museo é proprio quella di trovarsi avvolto dal calore degli ambienti di una casa dell’Ottocento, quale appare nella ricostruzione che le abili suggestioni multimediali, unite a dipinti e oggetti di arredamento originali, riescono a realizzare, dando l’illusione di essere i protagonisti di un incontro che si svolge effettivamente in quella biblioteca o nel salotto o nel giardino d'inverno o in un’ “alcova d'amore” di quell’epoca, in un viaggio virtuale nell’età romantica e risorgimentale, dove rivivono i personaggi e la letteratura dell’epoca. Si rimane quindi suggestionati e come “rapiti” dalle musiche, in quanto fortemente “attratti dalle campane sonore che riproducono le voci narranti di poeti e viaggiatori”.
Sulle pareti degli ambienti della casa ottocentesca, si vedono intanto scorrere le immagini virtuali di alcuni dei momenti più innovativi della stagione culturale del Romanticismo, che ha costituito in effetti il vero “contesto culturale e politico entro cui si é innestato il Risorgimento italiano, testimoniato in mostra dai riferimenti ad alcuni episodi particolari, come la presenza di Verdi a Milano all’indomani delle Cinque giornate e la visita che Garibaldi fece a Manzoni, che arrivano dopo il lungo soggiorno italiano di Shelley e Byron in Italia e di un altro soggiorno significativo, quello di Stendhal a Milano, dove lo scrittore francese iniziò il suo celebre “De l’Amour”. Insieme alle opere originali tra cui spiccano quelle di Fussli e Ingres, Blechen e Friedrich, Constable, Vernet e Caffi, compaiono in successione e su schermi al plasma, alcune opere virtuali, attraverso un gioco di proiezioni e stampe serigrafiche di estremo impatto sulla sensibilità e la fantasia del visitatore.
La parte musicale della mostra è stata curata dal professor Fabio Pianigiani, regista sonoro e curatore dei paesaggi sonori, mentre l’allestimento, piuttosto complesso e difficile, è stato curato dall’architetto Andrea Milani, che si é basato su caratteristiche assolutamente innovative, in un lavoro d’equipe concepito come una vera e propria esperienza multisensoriale, che coinvolge naturalmente sia la vista che l'udito.
L’idea di intrecciare il Romanticismo con il Risorgimento sottolinea l’importanza e le caratteristiche più salienti della novità romantica in ambito europeo. reciproche influenze europee: il Romanticismo e la grande rivoluzione culturale che abbraccia il primo Novecento, fatto rivivere attraverso alcuni momenti tematici, in un percorso innovativo in cui si gli ideali ed i modi di comportamento, si confrontano e si incontrano con lo stile estetico.
Questa mostra, unica nel suo genere per il suo carattere innovativo che unisce la visione, l’ascolto e la tecnologia, posti all’unisono in una atmosfera estremamente coinvolgente, si propone di proseguire, nella propria opera di profonda valorizzazione, il complesso di S.Maria della Scala, che già si profila quale polo culturale forte nell’ambito del Progetto che vede il futuro disporsi di Siena quale possibile “Capitale della Cultura” per l’anno 2019.
Una mostra dal taglio così innovativo ha visto una proficua collaborazione tra Vernice Progetti, il Comune di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ognuno nel proprio ambito culturale e professionale e con energie diverse.
Da segnalare infine l’ interessante offerta educativa portata avanti dalla Delegazione FAI di Siena con il progetto “Apprendisti Ciceroni al Museo” che “vede la scuola coinvolta in un servizio culturale per il pubblico”. E’ previsto infatti che alcune classi di studenti senesi opportunamente preparate dai loro insegnanti e dalle strutture educative del Santa Maria della Scala, accompagnino gruppi di visitatori provenienti da altre scuole, dall’Università per Stranieri, dalle Contrade, dalla cittadinanza senese stessa nel percorso espositivo, illustrando il contesto culturale e politico che guida la mostra e le singole opere esposte.
Per informazioni, tel. 0577 534511 o 0577 534501