Testo e Foto di TERESA CARRUBBA
La Slovenia degli ultimi anni, quella che dal 2004 è entrata a far parte dell?Unione Europea, non ha niente da invidiare alle più gettonate mete turistiche. Iniziative ad hoc per promuovere il territorio e le varie risorse che lo caratterizzano, consentono di profilare degli itinerari a tema, molto richiesti dal turista dei nostri giorni. L?attenzione per il benessere e l?estetica rende appetibili le numerose località termali della Slovenia, l?interesse per l?ecologia ed il naturismo trovano spunto nei fitti boschi e nei parchi sconfinati che complessivamente coprono oltre il 60% del Paese, i golfisti vedono nella Slovenia un motivo in più per un turismo attivo e personalizzato, grazie ai numerosi campi che qui trovano territorio stimolante e idilliaco. I parchi sono suddivisi in nazionali, regionali e ambientali: un parco nazionale, il Triglav, tre parchi regionali e la riserva naturale dei Goricko , che confina con Ungheria e Austria, e 33 parchi ambientali.
Poi c?è la storia, che viene ripercorsa visitando i suggestivi castelli e naturalmente anche il mare, un breve tratto, ma sufficiente per interessare gli appassionati degli sport acquatici e del turismo balneare.
Lubiana, la capitale, è già di per sé un richiamo, per la tipicità della sua architettura, a metà tra liberty e innovazione, con palazzi eleganti e dal sapore austro-ungarico, e, vicini a locali di design, palazzi dalle facciate rinascimentali, barocche e soprattutto in stile Secession, la più grande esposizione dell?architettura del maestro J. Plečnik. E? un richiamo per i suoi alberghi storici come il Grand Hotel Union, un palazzo in stile Secession al centro della città, considerato nel 1905 uno dei migliori alberghi dell?impero austro-ungarico. Per il suggestivo castello che la sovrasta dalla collina, per il lungofiume alberato. Per l?ammirazione locale verso illustri compatrioti come il poeta France Preseren: il giorno della sua morte, l?8 febbraio, è diventata la festa nazionale slovena, e la sua poesia Zdravljica, brindisi, è stata musicata come inno nazionale. La statua del poeta Preseren, nella piazza principale di Lubiana là dove si incrociano le vie della città vecchia e i tre ponti, è assurto a punto d?incontro, a riferimento per non perdersi.
Un punto importante di Lubiana, dove il ponte si fa romantico riparo per un ristorantino suggestivo quasi a pelo d?acqua in cui è possibile gustare dell?ottimo fritto di pesce e si fa mezzo per raggiungere la piazza rinomata per il coloratissimo mercato giornaliero. Qui fanno bella mostra di sé fiori freschi, oggetti di vetro soffiato e decorato, pani impastati con le spezie, mazzolini di fiori secchi stile biedermeier intrecciati sul posto dalle donne, il tipico miele sloveno e i suoi pregiati derivati, dolciumi, cosmetici, candele e la famosa grappa al miele, pappa reale. Pittoresche anche le tavolette di legno dipinte: nate per coprire gli alveari in modo da attrarre le api, e utilizzate dalla chiesa per divulgare messaggi, vengono vendute come elemento decorativo, tipo quadretto. Mercato di diverso genere la domenica, sull?altro lato del fiume, lungo le sponde alberate: piccoli oggetti vecchi o di antiquariato riportano ad un passato familiare intriso di ricordi che vanno ben al di là del valore venale.
Ma la storia Lubiana è più lontana, è la città sul fiume Ljubljanica lungo il quale Giasone e i mitologici argonauti trasportarono il vello d?oro, è la città della palude e delle case a palafitta, la città che eredita la ricchezza della romana Emona, capoluogo della provincia della Carniola, capitale delle Provincie illiriche di Napoleone.
Oggi, capitale della Slovenia, è il centro politico, culturale e commerciale, crocevia strategico tra i Paesi confinanti. Organizza moltissime manifestazioni culturali durante l?anno e ben 10 festival internazionali, come ad esempio il Festival estivo di Lubiana, la Biennale internazionale di arti grafiche, il festival internazionale di jazz. Ma Lubiana è anche un?importante città congressuale. Al Cankarjev dom, il principale centro culturale e congressuale sloveno, negli alberghi della città e nelle vicine strutture hanno luogo incontri d?importanza mondiale, conferenze e congressi di massimo livello. La presenza dell?Università, poi, rende la città molto vivace e giovane.
Oggi, capitale della Slovenia, è il centro politico, culturale e commerciale, crocevia strategico tra i Paesi confinanti. Organizza moltissime manifestazioni culturali durante l?anno e ben 10 festival internazionali, come ad esempio il Festival estivo di Lubiana, la Biennale internazionale di arti grafiche, il festival internazionale di jazz. Ma Lubiana è anche un?importante città congressuale. Al Cankarjev dom, il principale centro culturale e congressuale sloveno, negli alberghi della città e nelle vicine strutture hanno luogo incontri d?importanza mondiale, conferenze e congressi di massimo livello. La presenza dell?Università, poi, rende la città molto vivace e giovane.
NEI DINTORNI
Da Lubiana è possibile spingersi fino alle famose Grotte di Postumia, Postojna in sloveno, vera attrazione naturale, che oggi si percorre per un buon tratto con un trenino, e per un altro tratto a piedi per ammirare meglio le stalattiti e stalagmiti, concrezioni calcaree gigantesche che nei millenni hanno disegnato scenografie spettacolari di tale suggestione da far dimenticare il disagio per la bassa temperatura ( circa 8°C) e l?inevitabile umidità. La visita alle grotte di Postumia offre vari itinerari di graduale difficoltà a seconda dell?interesse e della disponibilità fisica ad affrontare qualche disagio. Ovviamente, per i percorsi più difficili è prevista una guida esperta. Uno scenario, quello delle Grotte, che ben si presta alla realizzazione di eventi musicali e culturali durante tutto l?anno per concludere a dicembre con un suggestivo presepe vivente.
A pochi chilometri di distanza, il singolare Castello di Predjama, quasi scolpito nella roccia come un magnifico bassorilievo. E? una struttura di origine medioevale sviluppatasi all?interno di una grotta e sotto uno strapiombo roccioso, con vie di fuga attraverso percorsi sotterranei, scenario di tetre vicende, come l?uccisione di Erasmo, signore del luogo, nel Quattrocento, e poi della rinascita, con la ricostruzione effettuata nel 1570 dal nuovo proprietario Ivan Kobenzl. Il maniero è stato restaurato negli ultimi anni e trasformato in museo, con la ricostruzione di scene di vita quotidiana nelle varie epoche.
Poi c?è il Lago di Bled. Sembra uscito da una favola, per quell?incredibile colore dell?acqua, un intenso blu cobalto che si arricchisce del riflesso dei boschi che lo frangiano tutt?intorno. Colline verdissime e protettive che ad un tratto mostrano un gioiello dell?artchitettura e della storia altomedievale, lassù, quasi una propaggine della roccia che cade a picco sul Lago. E? Blejski Grad il più antico castello del territorio sloveno, documentato gia nel 1011, quando l?imperatore tedesco Enrico II lo donò al vescovo di Bressanone. La suggestione comincia già dall?ingresso tra le spesse mura esterne, con l?arco gotico e il ponte levatoio sopra il fossato, l?enorme torrione cilindrico ed in modo particolare la cappella del secolo XVI, ornata di affreschi barocchi.
Nell?ala barocca del castello, vicino alla cappella, una zona museale illustra le vicende di Bled dalla preistoria fino al secolo XX, con una collezione archeologica dell?età del bronzo e una buona documentazione sullo sviluppo della signoria feudale. Al primo piano una bella esposizione di mobili rinascimentali, barocchi, neoclassici, stile impero e Biedermeier. Nei mesi estivi, qui viene ricreata l?atmosfera del passato, si svolgono tornei di tiro con l?arco e concerti di musica classica.
Bled si trova ai margini del Parco Nazionale del Triglav, l?unico parco naturale in Slovenia, e quindi è un ideale punto di partenza per escursioni naturalistiche. Ma il lago stesso offre spunti emozionanti come il giro in Pletna, la caratteristica imbarcazione del luogo con tetto a botte che ricorda da vicino la letteratura dei Promessi sposi, con cui ammirare le magnifiche sponde del lago e raggiungere l?isoletta, un tempo dedicata a Ziva, dea dell?amore e della fertilità.
Una ripida gradinata raggiunge il santuario della Santa Assunzione di Maria del sec. XVII; la sacralità del luogo faceva affluire molti pellegrini, perciò in momenti successivi furono apportate aggiunte e modifiche fino ad assumere l?attuale aspetto barocco. Nell?interno, a unica navata, domina l?aureo altare maggiore con le statue di Enrico II e di Cunegonda del 1747; degni di nota anche i due altari laterali in marmo nero e i primi affreschi quattrocenteschi sulle pareti del presbiterio.
Bled offre numerosissime opportunità di svago e attività sportive durante tutto l?anno. Sci di fondo a Pokljuka, a soli 12 km, i famosi campi di Kraniska Gora a circa 40 km; pattinaggio sul ghiaccio da giugno a marzo, e poi ancora canoa, rafting, pesca, equitazione, tennis, ciclismo. E per gli amanti del golf, è a disposizione il campo più grande della Slovenia, con 27 buche, aperto da marzo a dicembre e sede di importanti tornei internazionali.
Bled è rinomata anche per la sua Sala Festivalna dvorana, dove vengono organizzati congressi ed incontri non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Bled è rinomata anche per la sua Sala Festivalna dvorana, dove vengono organizzati congressi ed incontri non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Internazionale anche la fama del centro climatico di Bled la cui fondazione fu dovuta soprattutto all?idropata svizzero, Arnold Rikli, che arrivò a Bled e vi lavorò per oltre 50 anni.
Negli anni Venti del secolo scorso Bled fu infatti centro di cura dell? élite aristocratica di tutta l?Europa.
UFFICIO DEL TURISMO SLOVENO
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