CHIARA POZZI
Bangkok ha ancora una volta rivendicato il suo ruolo di hub asiatico del mercato congressuale ospitando l?IT&CMA 2010, la borsa del turismo congressuale e incentive tenutasi al Bangkok Convention Centre a Central World dal 5 al 7 ottobre. E? stato Darren Ng, amministratore delegato TTG Asia Media, organizzatore della borsa, a dare le dimensioni di uno degli appuntamenti più attesi e meglio seguiti del settore Mice: 13,000 appuntamenti tra espositori e buyer, un incremento del 50% nel numero di delegati, e del 20% nel numero di spazi venduti rispetto all?anno scorso, la manifestazione ha ribadito la sua rilevanza per un settore in costante crescita ed evoluzione.
Attuali e salienti i seminari e le conferenze coordinati dagli organizzatori dalla sessione interattiva ?The You Say, I Say? con David Barrett, direttore Diethelm Events, agli interventi dell?Ente del Turismo Egiziano, del Taiwan Convention & Exhibition Association, di Airports of Thailand e del Thailand Exhibition & Convention Bureau (TCEB).
?Il turismo e il settore terziario sono di primaria importanza per l?economia thailandese?, ha detto Akapol Sorasuchart, presidente TCEB. ?Il settore congressuale rappresenta il 10.7% del fatturato globale dal settore turistico che, a sua volta, rappresenta il 6.5% del PIL thailandese?.
Ai primi di settembre, durante una visita all?Expo di Shanghai, il primo ministro Abhisit Vejjajiva ha annunciato che la Thailandia sarà tra i paesi candidati all?Expo 2020. ?Il premier ha confermato l?interesse della Thailandia a candidarsi e ha proposto tre località idonee: Ayutthaya, Chon-Buri and Chiang Mai. La decisione finale aspetta al comitato per l?Expo che, entro la metà del 2011, deciderà a chi assegnare la grande manifestazione?.
?La Thailandia, che ha ritrovato il suo equilibrio dopo i noti problemi politici dell?inizio dell?anno, si sente perfettamente in grado di ospitare un evento di questa importanza. Organizzare un Expo richiede forti investimenti, ma ci sarebbe un ritorno notevole e la Thailandia che diventerebbe portabandiera per tutti i paesi dell?ASEAN. Grazie ai nuovi corridoi nord-sud che, dalle regioni cinesi meridionali si collegheranno con quelle del Greater Mekong Subregion, si può parlare di oltre 900 milioni di potenziali fruitori?.