Testo e Foto di Luisa Chiumenti



Roma é una Provincia tra le più ricche in Italia di parchi e musei archeologici, non solo situati in città, ma in molti centri del territorio laziale. Da qui l?idea di proporre una mostra e un catalogo che raccogliesse alcuni esempi significativi di un tale patrimonio culturale ed artistico, per poterlo mettere  a disposizione di tutti e dare quindi visibilità a ricchezze che altrimenti rischierebbero di essere ignorate.

Nell?ambito quindi della iniziativa dal titolo ?La Provincia delle meraviglie?, svoltasi di recente a Roma e giunta quest?anno alla sua seconda edizione, tramite i reperti in mostra al Vittoriano, si é voluto in certo modo ?dare a tutti l?opportunità di vivere direttamente le stesse emozioni che hanno già colpito molti grandi artisti internazionali, lasciando spesso traccia nelle loro opere, dedicate alle tradizioni, ai paesaggi, agli angoli nascosti del nostro territorio?. E come ha dichiarato Nicola Zingaretti, la Provincia ha voluto ?dimostrare che tanti comuni?, da Albano a Monterotondo, a Tolfa, a Subiaco, Valmontone, Nemi o Nettuno,  possono offrire nuovi itinerari per la cultura e per il turismo, strade che finora sono state riservate a una nicchia di appassionati ma che invece offrono grandi potenzialità anche per un pubblico più ampio. Luoghi meravigliosi che sono, per le loro caratteristiche artistiche e culturali, la porta verso un passato nobile e magico che merita di essere riscoperto?.


Osserviamo ad esempio come il fiume Tevere abbia sempre rappresentato uno ?spartiacque? molto importante per il territorio, definendosi  sempre ?cuore vitale? di ogni urbanizzazione sul territorio. La stessa Roma, com?è noto, ha visto la sua localizzazione nel territorio latino, proprio sulla sponda del Tevere, in particolare sulla riva sinistra (la sponda meridionale appunto); più a nord invece si sviluppava l?area sabina  e sulla riva opposta si affacciavano ?i nemici?, ossia i centri presidiati dagli Etruschi.

La posizione strategica di Roma, sul ?suo? fiume, fu in effetti una delle ragioni fondamentali della sua fortuna dando linfa vitale, attraverso la facilità dei commerci, ai numerosi centri, che trassero prosperità dalla sua vicinanza.

Di grande interesse anche é  quanto é stato messo in rilievo circa l?importanza delle due  viabilità principali in questo settore: due vie consolari quali la via Flaminia e la Salaria, che, poste ai due lati del percorso fluviale, costituivano due importanti vie di comunicazione terrestre, che si affiancavano a quella navigabile del fiume. Numerose anche qui le testimonianze archeologiche, come il pezzo più antico (risalente all?età arcaica, metà del VII sec.a.C.), proveniente forse da una tomba del Monte Aguzzo, e che è ora conservato a Formello, dove si sta ultimando la realizzazione del Museo dell?Agro Veientano, destinato ad ospitare una selezione di reperti provenienti da Veio e dal suo territorio.


Ed é stato proprio questo l?obiettivo della manifestazione ?La Provincia delle Meraviglie?, come ha sottolineato Alessandro Nicosia, ?attuare la valorizzazione e la promozione delle eccellenze diffuse sul territorio, che la grande offerta della capitale fino ad ora ha offuscato. Basti pensare alla presenza di ben 76 Musei, 29 palazzi storici, per non parlare delle numerosissime ville, teatri, necropoli e catacombe oltre ai 5000 mq. di parchi, giardini, parchi archeologici, un sito FAI e tre Siti Unesco?. In tal senso ora sta avviandosi un ?progetto di comunicazione integrata, scegliendo per la provincia, ogni anno, un particolare ?testimonial?, che quest?anno, é stato appunto rappresentato dai ?reperti archeologici?.

In tal modo possono essere ?portati a Roma?, come ha detto l?Assessore D?Elia, ?le meraviglie del territorio: reperti e tesori ancora poco conosciuti?.

 

 

 

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