TERESA CARRUBBA
Nonostante la coda della sensibile crisi del turismo registrata nel 2009, i flussi internazionali sembrano in crescita del 3-4% nel 2010, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo. Una tendenza confermata dall?indagine effettuata dagli Uffici Enit-Agenzia all?estero. Per l?Italia si può ragionevolmente sperare in una buona ripresa della stagione turistica vacanziera che, come sempre, ha preso il via con le festività pasquali. La domanda turistica, specie da parte degli stranieri, ha subito dei cambiamenti nelle modalità, dando preferenza a soggiorni brevi semmai ripetuti nel corso dell?anno, ad occasioni last minute, al rapporto qualità prezzo, ma non rinunciando alle attrattive di una vacanza in Italia.
?Il 71% delle nostre sedi Enit nel mondo ci comunica che l?Italia è la destinazione preferita? conferma il Presidente dell?Enit Matteo Marzotto durante la conferenza stampa ?quindi siamo fiduciosi che il turismo in Italia possa tornare ai livelli del 2008, cioè prima della crisi. La Spagna, legata all?Italia per affinità culturale, USA, Canada e Giappone danno un segno positivo nei nostri confronti. Il pezzo forte sono come sempre le città d?arte, non solo quelle tradizionali come Roma Firenze, Venezia, ma anche centri minori dove è possibile fare un turismo culturale, ma anche scoprire tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche. L?Enit ha lavorato molto per la valorizzazione di queste località minori, dei borghi e del turismo religioso, che fa parte del turismo culturale. Comunque l?Italia rimane un grande protagonista del turismo con le variegate opportunità che offre. Dopo la Pasqua c?è ancora la possibilità di sciare al nord, nelle Alpi, e al sud comincia già la stagione balneare. Per l?Enit la Pasqua è il test per prevedere l?andamento della prossima stagione estiva. Le aspettative sono buone.? continua Marzotto
?Già dall?inizio del 2010 si è vista la reattività del nostro Paese alla crisi del turismo dello scorso anno. Anche se la frammentazione del turismo e la varietà delle offerte rischiano di generare confusione nelle statistiche, si ipotizzano 40 milioni di arrivi con soggiorni in media di 4 giorni e mezzo, dunque 163 milioni di presenze. I dati numerici potrebbero dirci cose positive, i dati economici vanno ancora verificati; i t.o. che portano i turisti in Italia devono fare indagini di mercato prima di pronunciarsi. Lo scorso anno , l?andamento del turismo è stato ancora incerto, soprattutto negli altri Paesi dove la diminuzione dei flussi si è attestata al 14%, mentre per l?Italia è andata meglio, abbiamo avuto una perdita minima, intorno al 3,5%. Dati più confortanti per il 2010 considerando l?incremento addirittura del 18% degli stranieri che visitano l?Italia; una ripresa dovuta anche alla riconsiderazione da parte delle strutture ricettive sul rapporto qualità-prezzo?.
E l?aspetto economico, naturalmente, condiziona le scelte del turismo. "La domanda proveniente dal Giappone seppur lentamente dà segni di ripresa, denotando una predilezione per l’Europa e per l’Italia, grazie anche al rafforzamento dello Yen rispetto all’Euro, che rende più concorrenziale la nostra offerta" aggiunge il Direttore Generale dell’ENIT-Agenzia, Paolo Rubini. ?Ma è l’ecoturismo la nuova frontiera del turismo internazionale perché il nostro Paese può offrire, unico nel mondo, luoghi con un ambiente incontaminato insieme ad un life style inconfondibile. E’ su questo aspetto che dovrà giocarsi la partita, per rendere l’ Italia una destinazione turistica d’eccellenza, irripetibile e non comparabile con quelle degli altri paesi".
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